Leapmotor D19, ammiraglia SUV con range extender fino a 720 km

Leapmotor D19, la nuova ammiraglia SUV supportata da Stellantis, arriva nel 2026 con versioni elettrica e range extender: batterie grandi, 720 km CLTC e dotazioni premium

Leapmotor D19, ammiraglia SUV con range extender fino a 720 km
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Giorgio Colari
Pubblicato il 23 dic 2025

Numeri da primato e ambizioni globali: la Leapmotor D19 si prepara a ridefinire i confini del mercato automotive, forte del sostegno di un colosso come Stellantis. Attesa al debutto in Cina nel 2026, questa nuova ammiraglia promette di scuotere il segmento dei grandi SUV con una proposta tecnica e tecnologica di altissimo livello, offrendo al pubblico due anime: una completamente elettrica e una dotata di range extender. L’obiettivo? Conquistare la fascia premium, puntando su autonomia, potenza e comfort mai visti prima.

Le specifiche parlano chiaro: la versione full electric della Leapmotor D19 rappresenta il top di gamma, equipaggiata con due motori in grado di sprigionare una potenza complessiva di 540 kW (744 CV). In alternativa, la variante con motore termico agisce da generatore, portando la potenza a 400 kW (544 CV) e garantendo comunque prestazioni di rilievo. Ma è la batteria a rubare la scena: con una capacità di 115 kWh nella versione 100% elettrica, la D19 promette un’autonomia 720 km secondo il ciclo CLTC, un valore che la pone ai vertici della categoria. La versione range extender, invece, monta un pacco batterie da 80,3 kWh e offre fino a 500 km di percorrenza in modalità puramente elettrica.

La piattaforma 1000 V

Non solo numeri, ma anche tecnologia all’avanguardia: la piattaforma di ricarica della Leapmotor D19 è basata su un’architettura a 1000 V, soluzione che consente di ridurre drasticamente i tempi di rifornimento energetico, rendendo il veicolo particolarmente adatto ai lunghi viaggi e agli utenti più esigenti. Con oltre 5,2 metri di lunghezza, la D19 si inserisce nel segmento dei SUV di lusso, mirando a rivaleggiare direttamente con le ammiraglie elettriche sia locali che internazionali.

Ma il vero cuore pulsante della nuova ammiraglia Leapmotor è l’abitacolo, un concentrato di interni tecnologici pensati per offrire un’esperienza di viaggio superiore. Il cruscotto è dominato da uno schermo centrale da 17,3 pollici dedicato all’infotainment, affiancato da un display da 10,25 pollici per le informazioni di guida e da un head-up display che proietta i dati essenziali direttamente nel campo visivo del conducente. I passeggeri della seconda fila non sono da meno: a loro disposizione un mini schermo da 6 pollici per il controllo delle funzioni comfort e, soprattutto, un maxi display da 21,4 pollici per l’intrattenimento, una vera rarità nel segmento.

L’offerta si completa

A completare l’offerta di comfort troviamo due pad wireless per la ricarica dei dispositivi mobili, altoparlanti integrati nei poggiatesta, tavolini pieghevoli, un mini frigorifero da 8,1 litri, vetri acustici per un isolamento superiore, un sistema di profumazione ambientale e persino un generatore di ossigeno, pensato per chi affronta viaggi in aree di alta quota. Dettagli che confermano la volontà di Leapmotor di alzare l’asticella in termini di lusso e attenzione al benessere di bordo.

Il posizionamento commerciale della Leapmotor D19 è altrettanto ambizioso: in Cina, il prezzo previsto oscilla tra 250.000 e 300.000 yuan, ovvero circa 30.250–36.300 euro. Una cifra che colloca il nuovo SUV in diretta concorrenza con le ammiraglie elettriche più prestigiose, sia del panorama cinese che internazionale. Tuttavia, la strategia di export rimane ancora da definire, con particolare incertezza circa l’arrivo della D19 in Europa e la sua accoglienza da parte di un pubblico ancora diffidente verso i marchi cinesi.

Le opinioni degli esperti divergono

Le opinioni degli esperti sono divergenti. Da un lato, chi crede nel progetto sottolinea come la batteria da 115 kWh e la piattaforma a 1000 V rappresentino asset chiave per competere nel mercato dei grandi SUV di lusso, specie per chi cerca autonomia e tecnologia senza compromessi. Dall’altro, alcuni analisti invitano alla cautela, ricordando che i dati di autonomia 720 km secondo il ciclo CLTC potrebbero ridimensionarsi nei più severi cicli di omologazione europei, e che la costruzione di una rete di assistenza capillare sarà fondamentale per superare le barriere di fiducia e riconoscibilità del brand.

In questo scenario, il ruolo di Stellantis appare cruciale: la partnership con il gruppo automobilistico europeo potrebbe accelerare il percorso di Leapmotor verso l’internazionalizzazione, offrendo know-how tecnico, economie di scala e una maggiore credibilità agli occhi dei consumatori occidentali. Il futuro della Leapmotor D19 dipenderà dunque dalla capacità di conquistare il pubblico europeo con una proposta ricca di contenuti tecnici e interni tecnologici, ma ancora in cerca di una propria identità nel panorama automotive globale.

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