L'Alcolock è ora obbligatorio: le regole per chi ha subito condanne
Dal 2025 alcolock obbligatorio per chi guida in stato d’ebbrezza: come funziona, costi, durata dell’obbligo e sanzioni per chi tenta di eluderlo
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Una vera rivoluzione è in arrivo sulle strade italiane: il recente decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale introduce una delle più importanti innovazioni in materia di sicurezza stradale. L’obiettivo è chiaro: ridurre drasticamente gli incidenti causati dall’abuso di alcol e responsabilizzare chi si mette al volante. Al centro di questa svolta c’è l’alcolock, un dispositivo che promette di cambiare radicalmente il modo in cui viene affrontato il problema della guida in stato d’ebbrezza.
L’alcolock è un etilometro elettronico installato a bordo del veicolo, capace di rilevare la presenza di alcol nell’alito del conducente. Se il dispositivo individua un tasso alcolemico superiore allo zero, il motore semplicemente non si avvia. Una misura forte, pensata per impedire che chi ha già trasgredito la legge possa ripetere comportamenti pericolosi. L’introduzione obbligatoria di questo sistema rappresenta un vero punto di svolta nella strategia italiana di prevenzione, soprattutto in vista dei periodi più critici come l’esodo estivo, quando il rischio di incidenti sulle strade aumenta esponenzialmente.
A chi si rivolge
Il provvedimento si rivolge specificamente ai conducenti che sono stati condannati per guida in stato d’ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro. Per questi automobilisti, non ci saranno alternative: l’installazione dell’alcolock diventa obbligatoria sul proprio veicolo. In concreto, chiunque venga sorpreso a guidare con un tasso compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro dovrà utilizzare il dispositivo per due anni, mentre chi supera la soglia di 1,5 grammi per litro sarà sottoposto all’obbligo per tre anni. Una codifica specifica sulla patente indicherà questa limitazione, rendendo immediatamente riconoscibile la restrizione in caso di controlli.
Il presidente dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, Giordano Biserni, ha sottolineato come questa misura rappresenti una “vera stretta per chi intende guidare in stato alterato dall’alcol”, e il tempismo della sua entrata in vigore, coincidente con il maxi-esodo estivo, ne amplifica la portata. Le conseguenze non riguardano solo il singolo conducente, ma anche le famiglie che condividono lo stesso veicolo: tutti i mezzi utilizzati dalla persona sottoposta all’obbligo dovranno essere dotati di alcolock, inclusi autobus e autocarri.
Un costo non indifferente
Dal punto di vista economico, l’installazione dell’alcolock comporta costi non trascurabili, interamente a carico dell’interessato. Il prezzo per dotare il proprio veicolo del dispositivo varia tra i 1.500 e i 2.000 euro. A questi si aggiunge la necessità di una taratura annuale, che dovrà essere effettuata esclusivamente presso installatori autorizzati. L’elenco di questi professionisti, insieme ai modelli di veicoli compatibili, sarà pubblicato sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, garantendo così trasparenza e facilità di accesso alle informazioni.
Un aspetto fondamentale del nuovo regolamento riguarda le sanzioni previste per chi tenta di aggirare il sistema. Chiunque manometta i sigilli del dispositivo o cerchi di ingannarlo facendo soffiare un’altra persona rischia multe superiori a 600 euro e l’applicazione di ulteriori provvedimenti sulla patente. Si tratta di una misura pensata per rendere l’alcolock uno strumento realmente efficace e non solo un deterrente formale.
Una pratica vista anche all’estero
L’introduzione di questo sistema allinea l’Italia alle migliori pratiche già adottate in diversi Paesi europei, dove l’utilizzo dell’alcolock ha già dimostrato di poter ridurre sensibilmente il numero di incidenti legati all’alcol. Il messaggio è inequivocabile: la sicurezza stradale viene prima di tutto, e chi mette a rischio la vita propria e altrui non potrà più farlo impunemente.
Questa innovazione rappresenta un passo decisivo verso una cultura della responsabilità al volante, in cui la prevenzione non è più affidata solo ai controlli delle forze dell’ordine, ma diventa parte integrante della quotidianità di chi guida. L’auspicio è che l’adozione dell’alcolock possa davvero segnare una svolta, riducendo il numero di tragedie sulle strade e promuovendo comportamenti più consapevoli e rispettosi delle regole.
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