Alcolock è ora obbligatorio: il dispositivo antialcol che blocca l'auto di chi è recidivo
Scopri come il nuovo Codice della Strada introduce l'alcolock, il dispositivo obbligatorio per i recidivi della guida in stato di ebbrezza
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Il nuovo Codice della Strada introduce una misura innovativa per contrastare la guida in stato di ebbrezza: l’obbligo di installare l’alcolock, un sistema che impedisce l’avviamento del veicolo ai conducenti con tracce di alcol nel sangue. Questa disposizione si applica principalmente ai recidivi, ovvero coloro che sono stati sorpresi più volte con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, e prevede l’obbligo di utilizzo per almeno due anni, con costi interamente a carico del guidatore.
La normativa, entrata in vigore il 14 dicembre scorso e firmata dal ministro Salvini, stabilisce che il dispositivo anti-alcol sia installato sui veicoli destinati al trasporto di persone e merci guidati da chi è stato trovato con valori alcolemici elevati. Nei casi più gravi, quando il tasso alcolemico supera 1,5 g/l, l’obbligo di utilizzo si estende fino a tre anni. L’obiettivo è chiaro: aumentare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti causati dall’abuso di alcol.
Nessuna modifica al documento di circolazione
Dal punto di vista tecnico, l’installazione dell’alcolock non comporterà modifiche al documento di circolazione del veicolo. Tuttavia, i conducenti dovranno sempre avere con sé il certificato di taratura e la dichiarazione rilasciata dall’officina autorizzata che ha effettuato l’installazione. Per evitare manomissioni, gli installatori apporranno sigilli speciali al dispositivo. In caso di violazioni, sono previste sanzioni severe: multe che vanno da 158 a 638 euro e la sospensione della patente da uno a sei mesi.
Uno degli aspetti più discussi riguarda i costi. L’installazione del sistema ha un prezzo medio di circa 2.000 euro, a cui si aggiungono le spese per i boccagli monouso necessari ad ogni utilizzo. Questo rappresenta un onere significativo per i guidatori, che devono coprire l’intero importo. Inoltre, diverse associazioni di categoria hanno sollevato dubbi tecnici e operativi. L’Aiped, ad esempio, ha evidenziato la mancanza di controlli da parte della motorizzazione civile durante le fasi di montaggio e smontaggio del dispositivo. Federcarrozzieri, invece, ha sottolineato le difficoltà di installazione su molti veicoli datati, considerando che il 22% del parco auto italiano ha più di 19 anni.
Uno strumento essenziale
Nonostante queste criticità, il Ministero delle Infrastrutture ritiene che l’alcolock sia uno strumento essenziale per allineare l’Italia agli standard europei in materia di sicurezza stradale. Sul sito ufficiale www.ilportaledellautomobilista.it sarà possibile consultare l’elenco degli installatori autorizzati e dei veicoli compatibili con il sistema.
Questa misura rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la guida in stato di ebbrezza. Tuttavia, restano ancora aperte alcune questioni tecniche e legali sollevate dagli operatori del settore. La sua implementazione richiederà un’attenta supervisione per garantire che il sistema sia efficace e che non crei ulteriori difficoltà per i conducenti e le officine autorizzate.
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