Nuovo Codice della Strada: incidenti diminuiti del 4%

Nei primi sei mesi del nuovo Codice della Strada, incidenti, feriti e vittime calano significativamente. Risultati positivi grazie a prevenzione e controlli

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 23 giu 2025
Nuovo Codice della Strada: incidenti diminuiti del 4%

Nei primi sei mesi dall’introduzione del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, si registrano risultati incoraggianti per la sicurezza stradale in Italia. Il bilancio, stilato sulla base dei dati raccolti fino al 14 giugno 2025 da Polizia Stradale e Carabinieri in collaborazione con il Ministero dell’Interno, evidenzia un netto miglioramento della situazione sulle strade italiane.

Meno sinistri nei primi sei mesi

Le statistiche parlano chiaro: gli incidenti stradali sono diminuiti del 4%, passando da 35.209 a 33.786 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora più significativo è il calo delle vittime, scese dell’8,7% (da 634 a 579), mentre i feriti hanno registrato una flessione del 5,6%, con 1.115 persone coinvolte in meno. Questi dati rappresentano un primo passo verso una maggiore sicurezza sulle strade, frutto di interventi mirati e di una strategia di prevenzione più rigorosa.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per questi risultati, attribuendoli all’inasprimento delle sanzioni e al potenziamento dei controlli. In particolare, le misure contro la guida in stato di ebbrezza hanno avuto un impatto significativo. Su 418.000 verifiche effettuate con etilometri e precursori, solo l’1,83% degli automobilisti è risultato positivo all’alcol e appena lo 0,25% alle sostanze stupefacenti. Questo riflette una crescente consapevolezza tra i conducenti, probabilmente incentivata anche dalle nuove normative più stringenti.

Una prevenzione efficace

Le nuove regole prevedono limiti più rigidi sul tasso alcolemico, con tolleranza zero (0,0 g/l) per neopatentati e conducenti professionali, e una soglia di 0,5 g/l per gli altri. Inoltre, il sistema sanzionatorio è stato modulato in base alla gravità dell’infrazione, prevedendo nei casi più gravi la sospensione della patente e persino l’arresto. Per i recidivi è stato introdotto l’obbligo di installare dispositivi alcolock, che impediscono l’avvio del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti.

Questo approccio integrato tra repressione ed educazione stradale rappresenta un esempio di prevenzione stradale efficace, che sembra dare i suoi frutti. La sfida per il futuro sarà mantenere questo trend positivo, continuando a investire in attività di sensibilizzazione e garantendo un’applicazione rigorosa delle norme. L’obiettivo è chiaro: ridurre ulteriormente il numero di incidenti e vittime, promuovendo comportamenti responsabili alla guida.

La combinazione di sanzioni severe e campagne educative ha dimostrato di essere una strategia vincente. Tuttavia, è essenziale non abbassare la guardia e proseguire su questa strada. Solo attraverso un impegno costante e condiviso sarà possibile garantire una sicurezza sempre maggiore sulle strade italiane, tutelando la vita di tutti gli utenti della strada.

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