Fiat Grande Panda con il motore italiano esiste: dove si trova

La Fiat Grande Panda, finalista al Car of the Year 2026, registra vendite solide. Stellantis assume 300 lavoratori marocchini e punta a 500 auto/giorno a Kragujevac; differenze motore tra Europa e Sud America

Fiat Grande Panda con il motore italiano esiste: dove si trova
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Giulia Darante
Pubblicato il 1 nov 2025

La sorprendente ascesa commerciale della Fiat Grande Panda sta ridisegnando gli equilibri produttivi di Stellantis, spingendo il gruppo automobilistico a riorganizzare le proprie strategie industriali per rispondere a una domanda ben superiore alle aspettative iniziali. Ogni giorno, dalle linee dello stabilimento serbo di Kragujevac, escono cinquecento nuove vetture, a testimonianza di un successo che coinvolge due continenti, due filosofie di motorizzazione e una pluralità di mercati in continua evoluzione.

La Fiat Grande Panda è riuscita a conquistare rapidamente l’attenzione del pubblico grazie a una combinazione di fattori: un design che richiama la storica Panda degli anni Ottanta, un listino competitivo e una gamma pensata per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più diversificata. L’effetto di questa formula vincente si riflette direttamente sulle dinamiche produttive: la domanda ha superato le previsioni, costringendo Stellantis a incrementare i turni di lavoro e ad assumere personale addizionale. In particolare, sono stati integrati ben 300 lavoratori marocchini, una scelta resa necessaria dalla carenza di manodopera locale e dalla volontà di mantenere alta la produttività anche nelle fasce orarie notturne.

Anche col 1.0 FireFly

Ma la vera chiave di volta del progetto Grande Panda risiede nella sua strategia commerciale multi-mercato. In Europa, la vettura viene proposta con il motore PureTech 1.2, una soluzione che ha diviso gli addetti ai lavori: da un lato, si tratta di una motorizzazione all’avanguardia, in linea con le severe normative sulle emissioni del Vecchio Continente; dall’altro, persistono alcune perplessità circa la sua affidabilità sul lungo periodo, tema su cui Stellantis è chiamata a fornire rassicurazioni e a investire in qualità costruttiva.

Per il Sud America, invece, la casa automobilistica ha optato per una scelta più tradizionale e collaudata: il motore FireFly da 1.0 litro. Questa unità è particolarmente apprezzata nel mercato sudamericano per la sua robustezza e per la facilità di manutenzione, due aspetti fondamentali in un’area dove l’affidabilità e i costi di gestione rappresentano criteri di acquisto determinanti. Non solo: la versione destinata all’America Latina subirà anche alcune modifiche estetiche, tra cui la rimozione dei riferimenti a “Panda” e “Lingotto”. È plausibile che la vettura venga commercializzata con denominazioni già consolidate come “Fiat Argo” o “Fiat Uno”, rafforzando così il legame con il pubblico locale.

Il potenziamento produttivo a Kragujevac non è però privo di conseguenze. Le organizzazioni sindacali hanno immediatamente sollevato questioni relative alle condizioni contrattuali dei nuovi assunti, in particolare dei lavoratori marocchini, chiedendo maggiore trasparenza e tutela dei diritti. Parallelamente, viene richiesta un’attenzione costante ai ritmi di lavoro e al benessere degli operai, soprattutto in un contesto di forte pressione produttiva. Dal canto suo, Stellantis sottolinea la necessità di una maggiore flessibilità per rispondere all’imprevedibile crescita della domanda, ponendo però l’accento sull’importanza di mantenere elevati standard qualitativi e produttivi.

Diversificazione strategica

La diversificazione delle motorizzazioni tra Europa e Sud America mette in luce due approcci diametralmente opposti: da una parte, l’innovazione tecnologica e l’attenzione alle emissioni rappresentano il cuore della strategia europea; dall’altra, in America Latina si prediligono soluzioni meccaniche semplici, affidabili e dal costo contenuto. Questo dualismo riflette la capacità di Stellantis di adattarsi rapidamente alle esigenze di mercati molto diversi tra loro, massimizzando le opportunità di crescita e consolidando la propria presenza a livello globale.

Il riconoscimento ottenuto dalla Fiat Grande Panda, che si è guadagnata un posto tra i sette finalisti del prestigioso Car of the Year 2026, è la conferma del valore strategico di questo modello. Oggi, la vera sfida per Stellantis sarà quella di mantenere un delicato equilibrio tra l’incremento della capacità produttiva, la salvaguardia della qualità e la sostenibilità economica delle proprie operazioni industriali. La Grande Panda, con la sua doppia anima europea e sudamericana, si candida così a diventare un vero e proprio punto di riferimento per il futuro dell’automotive globale.

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