Tesla Roadster, Sam Altman annulla la prenotazione dopo 7 anni

Sam Altman annulla la prenotazione della Tesla Roadster dopo 7,5 anni e chiede il rimborso di 50.000$. Elon Musk conferma il rimborso e risponde con accuse pubbliche

Tesla Roadster, Sam Altman annulla la prenotazione dopo 7 anni
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 2 nov 2025

Dopo un’attesa lunga oltre sette anni, Tesla Roadster diventa il simbolo delle promesse mancate nel settore automotive. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha scelto di rendere pubblica la sua frustrazione, annunciando la cancellazione della prenotazione Roadster e la richiesta di rimborso dei 50.000 dollari versati come anticipo. Il caso, amplificato da un vivace botta e risposta con Elon Musk, riporta al centro dell’attenzione i continui ritardi produzione della tanto attesa supercar elettrica di Tesla.

Addio Roadster: la pazienza di Altman è finita

“Dopo sette anni e mezzo ho deciso che era ora di cancellare la mia prenotazione e richiedere indietro i 50.000 dollari di acconto”, ha dichiarato Sam Altman, lasciando trasparire una delusione condivisa da molti altri clienti. Altman ha scelto la via della trasparenza, pubblicando su X le prove della sua prenotazione originale, la richiesta di cancellazione e persino uno screenshot di errore ricevuto tentando di contattare Tesla. Questo gesto ha scatenato un acceso confronto social con Elon Musk, che ha risposto confermando l’avvenuto rimborso entro 24 ore, ma non ha risparmiato una frecciata personale nei confronti del CEO di OpenAI, alludendo alla trasformazione di OpenAI da non-profit a Public Benefit Corporation.

Un sogno elettrico che si allontana

La supercar elettrica era stata presentata nel 2017 come una rivoluzione: prometteva uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di due secondi e un’autonomia vicina ai 1.000 km, cifre capaci di far sognare gli appassionati di mobilità sostenibile e performance estreme. All’epoca, Sam Altman fu tra i primi a credere nel progetto, versando l’anticipo richiesto per garantirsi uno dei primi esemplari. Le consegne, però, previste inizialmente per il 2020, sono state rinviate più volte: prima al 2023, poi al 2025 e ora addirittura al 2027. Una spirale di ritardi produzione che ha minato la fiducia anche dei clienti più entusiasti.

Dietro i ritardi: scelte strategiche e sfide tecnologiche

Le cause dei ripetuti slittamenti della Tesla Roadster vanno cercate soprattutto nelle strategie aziendali di Tesla. L’azienda, infatti, ha deciso di concentrare le proprie risorse sulla produzione di massa di Model 3 e Model Y, veicoli destinati a un pubblico più ampio, oltre a investire nello sviluppo di progetti di grande impatto come Cybertruck e Tesla Semi. A questo si aggiungono le difficoltà tecniche intrinseche nella realizzazione di una supercar elettrica ad alte prestazioni: lo sviluppo di batterie innovative, i test approfonditi necessari e le complessità della catena di fornitura richiedono investimenti e tempi superiori rispetto ai modelli tradizionali.

Altman vs Musk: oltre la questione commerciale

Lo scontro tra Sam Altman ed Elon Musk va ben oltre la semplice insoddisfazione di un cliente. Entrambi sono figure di spicco nel panorama tecnologico globale, spesso portatori di visioni divergenti su temi cruciali come l’etica dell’intelligenza artificiale e la governance delle grandi aziende. La loro disputa pubblica mette in luce le tensioni esistenti nel mondo hi-tech e riflette anche i timori degli altri clienti in lista d’attesa: quanto dovranno ancora aspettare? Che garanzie offre Tesla in caso di ulteriori ritardi produzione? E come verranno gestite eventuali nuove richieste di rimborso?

Lezioni per il mercato e per i consumatori

La vicenda della prenotazione Roadster evidenzia quanto sia complesso trasformare annunci sensazionali in prodotti concreti, soprattutto quando si tratta di tecnologie innovative e di grandi investimenti. Per il mercato, questa storia è un monito sull’importanza della comunicazione trasparente con i clienti, soprattutto quando sono in gioco cifre elevate e tempi di attesa fuori dal comune. Per Tesla, il caso rappresenta una sfida di credibilità: mantenere la fiducia degli appassionati e dimostrare di saper rispettare le promesse fatte.

Mentre Tesla continua ad assicurare che la Tesla Roadster arriverà, seppur con anni di ritardo, la pazienza di molti clienti – a partire da Sam Altman – sembra ormai esaurita. Quella che doveva essere una vetrina dell’innovazione automobilistica rischia così di trasformarsi nel simbolo delle difficoltà di realizzare i sogni annunciati, soprattutto in un settore in cui la reputazione e la fiducia dei clienti sono fondamentali.

Se vuoi aggiornamenti su Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti potrebbe interessare: