I delusi da Elon Musk si buttano sulle auto diesel: cambio radicale

Fedeltà Tesla in calo: solo il 58% resta fedele, il 31% torna a ibrido o diesel. Cresce la concorrenza e l’elettrico avanza, tranne in Italia

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 22 set 2025
I delusi da Elon Musk si buttano sulle auto diesel: cambio radicale

Il celebre aforisma di Steve Jobs, “L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai”, sembra oggi echeggiare come un campanello d’allarme per Tesla. L’azienda californiana, un tempo sinonimo di rivoluzione e innovazione nel settore automobilistico, si trova ora ad affrontare un periodo di evidente rallentamento. Secondo uno studio di S&P Global, la fedeltà clienti è scesa al 58,1% nel secondo trimestre del 2025, contro il 68% registrato due anni prima. Questo calo significativo riflette diversi fattori, tra cui il progressivo invecchiamento della gamma, le scelte comunicative di Elon Musk e una concorrenza sempre più agguerrita nel mondo del veicolo elettrico.

Musk divide ancora

La gamma auto elettrica di Tesla mostra ora i segni del tempo. Nonostante alcuni aggiornamenti apportati a Model 3 e Model Y, questi modelli appaiono sempre più datati rispetto alle nuove proposte lanciate dai competitor, che si distinguono per design innovativo e tecnologie all’avanguardia. L’onda lunga dell’innovazione che aveva reso Tesla un vero e proprio punto di riferimento nel settore sembra oggi essersi attenuata, lasciando spazio ai rivali per colmare il divario e conquistare nuove quote di mercato.

Un altro elemento cruciale riguarda l’immagine pubblica di Elon Musk. Le sue recenti dichiarazioni, spesso polarizzanti dal punto di vista politico, hanno generato una spaccatura all’interno della clientela storica del marchio, tradizionalmente orientata verso posizioni progressiste. Le scelte e le affermazioni di Musk non solo hanno contribuito a un allontanamento di parte dei clienti, ma hanno anche generato tensioni interne all’azienda, con alcuni dirigenti che mettono in discussione le strategie di transizione verso una mobilità esclusivamente elettrica.

Diesel: aumento del gradimento

Uno degli aspetti più sorprendenti riguarda le scelte di chi decide di abbandonare Tesla. Se da un lato il 69% degli ex clienti resta fedele alla mobilità sostenibile scegliendo altri marchi di veicolo elettrico, dall’altro una quota non trascurabile – il 31% – fa marcia indietro, tornando a soluzioni più tradizionali. Di questi, il 28% opta per l’ibrido, mentre quasi il 3% torna addirittura al diesel. Questo fenomeno si osserva in modo particolare tra gli acquirenti del Cybertruck che, delusi dalle prestazioni o dalle caratteristiche del modello, scelgono di tornare ai classici pick-up a combustione come il Chevrolet Silverado.

Il confronto con BMW offre un quadro emblematico della situazione attuale. In passato, Tesla era in grado di sottrarre ben nove clienti BMW per ogni cliente perso. Oggi, invece, il rapporto si è quasi azzerato, segno che la casa tedesca – grazie all’ampliamento della propria offerta di auto elettrica – è riuscita a recuperare terreno, riconquistando una fetta di mercato sempre più rilevante.

L’interesse per le BEV cresce

A livello globale, l’interesse verso la auto elettrica continua a crescere, con l’Europa che si conferma in prima linea nella transizione verso la mobilità sostenibile. Tuttavia, l’Italia rappresenta un’eccezione significativa: circa 8 milioni di persone sono ancora convinte, in modo errato, che le auto elettriche siano più inquinanti delle tradizionali vetture a benzina. Questo dato evidenzia un serio problema di disinformazione, che rischia di rallentare ulteriormente l’adozione delle nuove tecnologie e frenare gli investimenti nel settore.

La situazione attuale di Tesla rappresenta in qualche modo uno specchio delle sfide che l’intero settore automobilistico si trova ad affrontare: la necessità di innovare costantemente, la pressione di una concorrenza in crescita e la gestione delle percezioni e dei dubbi dei consumatori. In un mercato dove la partita per il futuro della mobilità sostenibile è ancora tutta da giocare, solo chi saprà adattarsi rapidamente e ascoltare le esigenze dei clienti potrà continuare a essere protagonista.

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