Incentivi auto elettriche, fino a 20.000 euro: quando arrivano

Tornano gli incentivi auto elettriche: fino a 20.000 euro per privati e microimprese, rottamazione obbligatoria, piattaforma digitale e criteri ISEE

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 1 ago 2025
Incentivi auto elettriche, fino a 20.000 euro: quando arrivano

La transizione verso una mobilità sostenibile in Italia segna un nuovo e importante capitolo. Il governo, attraverso la voce del ministro Gilberto Pichetto Fratin durante il question time alla Camera, ha annunciato un obiettivo ambizioso: raggiungere 39.000 veicoli elettrici a emissioni zero entro giugno 2026. Questa dichiarazione arriva insieme all’ufficializzazione del ritorno degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, fissato per settembre 2025, che rappresenta una svolta concreta per cittadini e imprese che puntano a un futuro più green.

Nuova linfa con l’ecobonus

Il cuore della strategia italiana per l’innovazione nei trasporti è rappresentato da uno stanziamento senza precedenti di 600 milioni di euro, destinato a dare nuova linfa al programma ecobonus. L’iniziativa non si limita a incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti, ma punta a modernizzare il parco auto nazionale, riducendo in modo significativo l’impatto ambientale del settore. In linea con le direttive europee sulla decarbonizzazione trasporti, il piano mira a colmare il divario che ancora separa l’Italia dagli altri Paesi UE nell’adozione delle tecnologie più pulite.

Il nuovo ecobonus si rivolge principalmente alle persone fisiche residenti nelle aree urbane funzionali, con l’obiettivo di incentivare la diffusione delle auto elettriche di categoria M1. La struttura degli incentivi è stata pensata per essere inclusiva e progressiva, basandosi sull’ISEE dei beneficiari. Chi presenta un indicatore fino a 30.000 euro potrà usufruire di un contributo fino a 11.000 euro per l’acquisto di una nuova vettura elettrica. Per chi, invece, ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro, il bonus sarà pari a 9.000 euro. Questo meccanismo garantisce un sostegno concreto alle famiglie che desiderano contribuire alla rivoluzione green senza dover affrontare costi proibitivi.

Valido anche per le microimprese

Un altro aspetto innovativo del programma riguarda le microimprese, che rappresentano il tessuto imprenditoriale più dinamico del Paese. Grazie alla nuova misura, le microimprese potranno ottenere fino al 30% di sconto sull’acquisto di veicoli commerciali elettrici N1 e N2, con un massimale che arriva a 20.000 euro per ogni mezzo acquistato. Questa opportunità è pensata per favorire la transizione ecologica anche nel settore della logistica e delle consegne urbane, contribuendo così a ridurre le emissioni nelle città più congestionate.

L’accesso agli incentivi sarà regolamentato da un decreto ministeriale, attualmente in fase di elaborazione, che definirà nel dettaglio le modalità operative. Tutte le procedure saranno gestite tramite una piattaforma digitale dedicata, che garantirà trasparenza, semplicità e rapidità nell’assegnazione dei contributi. Un elemento fondamentale per poter beneficiare dell’ecobonus sarà la rottamazione di un veicolo a combustione interna. Questa condizione non solo incentiva il rinnovo del parco auto, ma accelera anche l’eliminazione dei mezzi più inquinanti dalla circolazione, favorendo una reale riduzione delle emissioni nocive.

Un passo verso la decarbonizzazione

La nuova strategia si inserisce in un contesto europeo in cui la decarbonizzazione trasporti è ormai una priorità imprescindibile. L’Italia, attraverso questa misura, intende rafforzare il proprio impegno e recuperare terreno rispetto ai Paesi più avanzati nella diffusione dei veicoli elettrici. Secondo le previsioni del Ministero, il programma ecobonus produrrà effetti positivi sia dal punto di vista ambientale che economico: oltre a ridurre l’inquinamento, stimolerà l’innovazione tecnologica nel settore automobilistico nazionale e darà impulso alla crescita del mercato interno.

In conclusione, il ritorno degli incentivi per le auto elettriche e l’attenzione riservata a famiglie e microimprese segnano una svolta significativa nella politica italiana per la mobilità sostenibile. La combinazione di sostegni economici, digitalizzazione delle procedure e obbligo di rottamazione costituisce una risposta concreta alle sfide della transizione ecologica. Se il piano verrà attuato secondo le previsioni, l’Italia potrà finalmente accelerare il passo verso un sistema di trasporti più pulito, efficiente e allineato agli standard europei.

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