Porsche ci ripensa, nuovo SUV a benzina entro il 2028: come sarà
Porsche conferma l’arrivo di un nuovo SUV a combustione per il 2028, dopo lo stop alla Macan termica. Focus su design, tecnologia e strategie di mercato
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Una vera e propria svolta nel panorama automobilistico europeo: Porsche sorprende il mercato annunciando lo sviluppo di un nuovo SUV a benzina destinato al Vecchio Continente entro il 2028. Una notizia che ribalta le aspettative e che segna un cambio di rotta rispetto alla strategia apparentemente incentrata esclusivamente sulle auto elettriche. Il CEO Oliver Blume, durante la presentazione dei risultati finanziari del primo semestre 2025, ha rivelato i dettagli di questa scelta strategica, sottolineando come il nuovo modello sarà “molto tipico per Porsche in questo segmento, ma ben distinto dalla nuova Macan elettrica”.
In risposta alle normative
Il contesto che ha portato a questa decisione è complesso e fortemente influenzato dalle recenti normative europee. La casa di Zuffenhausen si è infatti vista costretta a interrompere la commercializzazione della Macan a benzina in Europa a causa dell’entrata in vigore delle regolamentazioni GSR2 a metà In 2024. Queste nuove direttive in materia di sicurezza hanno imposto requisiti tali da rendere impossibile l’adeguamento della generazione attuale del SUV senza interventi strutturali profondi. Se da un lato la Macan continuerà a essere venduta in altri mercati internazionali fino al 2025, dall’altro la sua produzione terminerà definitivamente, lasciando un vuoto che Porsche si appresta ora a colmare con un modello inedito.
La svolta, dunque, non è stata una scelta puramente volontaria ma una risposta pragmatica alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione. Il nuovo SUV a benzina rappresenta la volontà del marchio di rimanere competitivo in un segmento che, nonostante la crescita delle auto elettriche, continua a registrare una domanda significativa. In particolare, la casa tedesca intende offrire un’alternativa credibile e all’altezza delle aspettative della propria clientela più tradizionale, che ancora oggi apprezza le prestazioni e il carattere dei motori termici.
La piattaforma tecnica
Un aspetto fondamentale della strategia riguarda la piattaforma tecnica su cui nascerà il nuovo modello. Per accelerare i tempi di sviluppo e ottimizzare i costi, Porsche potrebbe adottare la Premium Platform Combustion (PPC), una base tecnologica già impiegata all’interno del gruppo Volkswagen e utilizzata anche dalla nuova Audi Q5. Questa soluzione permetterebbe di sfruttare le sinergie industriali e garantire standard qualitativi elevati, da sempre tratto distintivo del marchio di Stoccarda.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, le ipotesi più accreditate parlano di una gamma articolata e in linea con le tendenze attuali: dai propulsori a benzina a quattro cilindri, passando per varianti ibride plug-in, fino ad arrivare a versioni sportive dotate di V6 mild-hybrid. Esclusa invece qualsiasi possibilità di ritorno al diesel, tecnologia che Porsche ha definitivamente abbandonato dal 2018. Il design del nuovo SUV manterrà le proporzioni e lo stile inconfondibile della casa, con dimensioni paragonabili a quelle della Macan attuale, assicurando così continuità visiva e identitaria.
A caccia di discontinuità
Un elemento di forte discontinuità sarà rappresentato dalla denominazione: il nome Macan verrà riservato esclusivamente alla seconda generazione della versione elettrica, prevista dopo il 2026. In questo modo, Porsche intende creare una distinzione netta tra le due anime della propria gamma, evitando sovrapposizioni e confusioni nel percepito dei clienti. La scelta di investire nuovamente nei motori a combustione riflette una valutazione attenta e realistica: la crescita delle auto elettriche non ha raggiunto i livelli auspicati, costringendo molti costruttori a rivedere le proprie strategie di prodotto.
Questa decisione si inserisce in una visione più ampia e bilanciata, che mira a consolidare la presenza di Porsche sia nel segmento elettrico sia in quello tradizionale. L’obiettivo è quello di offrire soluzioni innovative e diversificate, capaci di soddisfare le esigenze di una clientela globale sempre più eterogenea. La casa di Zuffenhausen continuerà così a investire in tecnologie d’avanguardia, sfruttando le competenze del gruppo e preservando la propria identità nel competitivo mercato dei SUV sportivi premium.
In definitiva, il ritorno di Porsche nel segmento dei SUV a benzina rappresenta una risposta dinamica e intelligente alle sfide del presente, ma anche un segnale di apertura verso il futuro. La capacità di adattarsi rapidamente alle evoluzioni normative e di mercato si conferma come uno dei principali punti di forza del marchio, pronto ancora una volta a ridefinire gli standard del settore.
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