Alfa Romeo svela il piano 2026: cosa aspettarsi dal Biscione
Il piano 2026 di Alfa Romeo ridefinisce la gamma: la Tonale cresce su STLA Medium prodotta a Melfi, Giulia e Stelvio su STLA Large a Cassino, con focus su ibrido ed elettrico per consolidare il posizionamento premium e razionalizzare la produzione
Il futuro di Alfa Romeo si sta delineando attraverso un piano di rilancio che promette di ridefinire la presenza del marchio nel segmento premium. Nei prossimi anni, la casa automobilistica italiana, parte del gruppo Stellantis, intraprenderà una trasformazione industriale profonda, focalizzata su piattaforme modulari innovative e su una gamma di motorizzazioni sempre più orientate verso l’elettrificazione. Il piano, che sarà formalizzato dal CEO Antonio Filosa entro il 2026, mira a posizionare Alfa Romeo tra i protagonisti della mobilità sostenibile, senza rinunciare all’identità sportiva e alla qualità che hanno reso celebre il marchio nel mondo.
Il restyling della Tonale e non solo
Il primo passo di questa strategia ambiziosa è rappresentato dal restyling della Tonale, modello che ha già segnato una svolta nella gamma. Il crossover compatto sarà protagonista di un’evoluzione importante: crescerà nelle dimensioni, raggiungendo o superando i 4,6 metri di lunghezza, per collocarsi in una fascia di mercato più ampia e competitiva. Prodotta nello stabilimento di Melfi e costruita sulla piattaforma STLA Medium, la nuova Tonale sarà lanciata tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. L’offerta di motorizzazioni sarà particolarmente ricca e diversificata, includendo versioni ibride ed elettriche, con l’obiettivo di attrarre sia la clientela premium sia quella mainstream.
La trasformazione di Alfa Romeo proseguirà con il rinnovamento della Giulia, un modello iconico che vedrà slittare il proprio debutto rispetto alle previsioni iniziali. Il lancio della nuova generazione, infatti, è stato posticipato alla seconda metà del 2027. L’assemblaggio avverrà presso lo stabilimento di Cassino, sfruttando l’architettura modulare STLA Large. La futura Giulia offrirà una gamma di motorizzazioni che comprenderà soluzioni ibride e tradizionali a benzina, garantendo così un’ampia scelta per i mercati dove la domanda di propulsori convenzionali è ancora significativa. Questa strategia consentirà di mantenere un’offerta plurale e flessibile, in linea con le esigenze dei diversi mercati internazionali.
Che si dice sulla nuova Stelvio
Ancora più avanti nel tempo è previsto il debutto della nuova Stelvio, che rappresenterà un ulteriore tassello della strategia di elettrificazione. Il SUV di punta di Alfa Romeo arriverà tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028, anch’esso prodotto a Cassino sulla piattaforma STLA Large. La nuova Stelvio sarà protagonista di una decisa evoluzione tecnologica, con l’introduzione di varianti completamente elettriche e sistemi ibridi avanzati, rispondendo così all’obiettivo di decarbonizzazione della gamma e allineandosi alle più stringenti normative europee sulle emissioni.
Il rinvio dei lanci dei nuovi modelli mette in evidenza la complessità del processo di riconversione degli impianti produttivi di Melfi e Cassino. L’adeguamento alle nuove architetture e alle motorizzazioni innovative richiede investimenti significativi e tempi tecnici non trascurabili. Tuttavia, questi ritardi rappresentano anche un’opportunità per valorizzare le competenze industriali, modernizzare le linee di produzione e rafforzare la competitività di Alfa Romeo nel segmento premium globale.
Una fase di transizione
Dal punto di vista commerciale, la rete di vendita dovrà gestire una fase di transizione caratterizzata da finestre competitive più ristrette. Una comunicazione trasparente e dettagliata del piano industriale potrà però rassicurare il mercato in merito all’offerta, ai prezzi e alle opzioni di motorizzazione disponibili. La scelta di adottare piattaforme modulari come STLA Medium e STLA Large permette a Stellantis di ottimizzare gli investimenti, mantenendo al contempo la distintività e la sportività tipiche del marchio.
L’approccio modulare consente inoltre di realizzare economie di scala indispensabili per finanziare lo sviluppo di tecnologie legate all’elettrificazione e alla digitalizzazione, senza compromettere le dinamiche di guida che da sempre contraddistinguono Alfa Romeo. Dal punto di vista normativo e ambientale, la progressiva riduzione dei motori termici puri e l’incremento delle soluzioni ibride ed elettriche rispondono pienamente alle direttive europee e all’evoluzione della domanda di mercato. Resta ancora da definire quale sarà il peso relativo dei modelli a batteria rispetto ai sistemi ibridi plug-in o mild-hybrid nella strategia definitiva del marchio.
Il piano industriale che sarà presentato ufficialmente nel 2026 rappresenterà un momento cruciale per chiarire le tempistiche, le priorità e le strategie di investimento in qualità, tecnologia e rete produttiva. Con l’ampliamento della Tonale e la riprogrammazione dei lanci di Giulia e Stelvio, l’obiettivo dichiarato del Biscione resta quello di consolidare la propria posizione nel segmento premium a livello globale, elevando gli standard qualitativi e rafforzando la competitività internazionale.