La baby Classe G non fa rimpiangere il Suzuki Jimny

Mercedes Benz lavora alla Baby G Class, una G Class compatta attesa nel 2027. Prospettive ibride o motore 2 litri, render discutibili e strategia di mercato

La baby Classe G non fa rimpiangere il Suzuki Jimny
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 17 dic 2025

La leggenda si fa più accessibile, ma senza rinunciare alla propria anima: questa è la missione che Mercedes Benz si prepara ad affrontare con il lancio della tanto attesa Baby G Class. L’obiettivo è ambizioso: portare l’iconica fuoristrada a un pubblico più ampio, offrendo una versione compatta e dal prezzo più contenuto, ma senza sacrificare l’essenza che ha reso la G un simbolo indiscusso di robustezza e prestigio. Un equilibrio delicato, che pone la Casa della Stella davanti a una sfida tecnica e commerciale di rara complessità.

Arrivo previsto fra un paio d’anni

L’arrivo della G Class compatta è previsto per il 2027, e le indiscrezioni non mancano: tra muletti avvistati su strada e render digitali che impazzano nelle community di appassionati, il fermento è palpabile. Le reazioni, però, sono tutt’altro che uniformi. Da un lato, chi vede nella nuova linea squadrata e nell’altezza da terra un chiaro omaggio al modello originale; dall’altro, non mancano i puristi che storcono il naso di fronte a proporzioni giudicate troppo “giocattolose”, con parabrezza appariscenti e passaruota esagerati che hanno portato qualcuno ad accostare la piccola G a una versione di lusso della Suzuki Jimny. Il rischio, evidente, è quello di perdere quel carattere massiccio e imponente che rappresenta il cuore pulsante della G-Class.

Sul fronte della motorizzazione, la strategia di Mercedes Benz ha subito una significativa evoluzione. Inizialmente, la Baby G Class doveva essere proposta esclusivamente in versione elettrica, in linea con la strategia di elettrificazione del marchio. Tuttavia, le ultime indiscrezioni parlano di una revisione dei piani: ora si valuta seriamente anche l’introduzione di varianti ibride e persino endotermiche, con la possibile adozione di un motore 2 litri a quattro cilindri. Una scelta pragmatica, dettata dalla necessità di mantenere i costi accessibili e di rispondere a una domanda di mercato che si presenta ancora frammentata tra diverse tecnologie di propulsione.

Una gamma di motori più ampia

Questa apertura verso una gamma di motorizzazioni più ampia rappresenta una mossa intelligente soprattutto in mercati dove le dimensioni generose e il prezzo elevato della G-Class tradizionale costituiscono un ostacolo all’acquisto. Tuttavia, il margine di manovra è sottile: semplificare troppo il design o spingere eccessivamente sul contenimento dei costi potrebbe alienare la clientela storica, rischiando di snaturare quell’aura di esclusività e solidità che da sempre avvolge il marchio.

La stampa specializzata e le community di appassionati restano profondamente divise. Da una parte, alcuni analisti lodano la flessibilità nella scelta delle motorizzazioni, considerata una risposta realistica alle incertezze che ancora caratterizzano il settore automotive. Dall’altra, c’è chi mette in guardia dal rischio di confusione identitaria: una G Class compatta che perda i tratti distintivi della sorella maggiore rischia di diventare un prodotto ibrido anche nella percezione del pubblico, privo di una personalità ben definita.

Massimo riserbo

Al momento, Mercedes Benz mantiene il massimo riserbo. Le immagini spia e le notizie che circolano non fanno che alimentare il dibattito, ma mancano ancora dati tecnici ufficiali e dettagli definitivi. L’appuntamento decisivo sarà nel 2027, quando il marchio tedesco dovrà dimostrare di saper fondere tradizione e innovazione, esclusività e accessibilità, senza compromettere il prestigio che ha reso la G-Class una vera icona.

Nel frattempo, la discussione resta accesa: c’è chi sogna una G finalmente alla portata di molti, e chi teme che questa democratizzazione possa trasformarsi in un appiattimento dell’identità. Per chi volesse approfondire gli aspetti estetici e le prime valutazioni critiche, è disponibile una raccolta di immagini spia e opinioni preliminari nel video.

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