Suzuki Jimny: il pickup che i fan sognavano non arriverà mai
Suzuki conferma che non produrrà un Jimny pickup: motivazioni tra domanda limitata, vincoli di telaio e potenza del motore. Esistono conversioni aftermarket
Ci sono miti che nascono da una voce. Altri da un concept. E poi ci sono auto come la Suzuki Jimny, capaci di far germogliare intere leggende metropolitane nel mondo degli appassionati. Da anni, una delle più resistenti è sempre stata la stessa: “arriverà, prima o poi, una Jimny pickup?” La risposta, oggi, è definitiva. E fa male. No, non arriverà mai.
Una storia fatta di speranze e concept mai sbocciati
In Europa la Jimny è già diventata un piccolo tabù: non più vendibile per via delle normative sulle emissioni, relegata a un mito fuori listino. In Giappone, invece, vive una seconda giovinezza: è desiderata, venduta, celebrata. Ed è lì che nel 2018 Suzuki mostrò quel famoso concept Jimny Sierra Pickup Style al Salone di Tokyo. Una scintilla bastò per accendere l’immaginazione: cassone, passo corto, spirito d’avventura. Per molti fu un indizio, per altri un annuncio in codice.
Le speculazioni continuarono nel 2023, quando arrivò la Jimny a passo lungo. “Ecco la base perfetta per il pickup!”, dissero in tanti. Ma il sogno, oggi, si schianta contro la realtà.
Perché il pickup non si farà: poca richiesta e troppa tecnica
È stato Takamitsu Sasaki, ingegnere capo di Suzuki, a spegnere ogni illusione parlando con gli australiani di Drive: «Non c’è molta richiesta». Una frase semplice, quasi innocua, ma che per gli appassionati suona come una condanna.
Ma la richiesta non è l’unico problema. C’è un tema più profondo, quello tecnico. La Jimny è un fuoristrada puro, con un telaio pensato per la leggerezza, l’agilità, il lavoro in off-road. Trasformarla in un pickup significherebbe rinforzare il telaio, ripensare la distribuzione dei pesi e aumentare la capacità di carico. Tutto questo richiederebbe anche più potenza, perché il 1.5 litri da poco più di 100 CV, per un pickup vero, sarebbe semplicemente insufficiente.
Suzuki, però, non ha alcuna intenzione di stravolgere la ricetta. Alla domanda se fosse prevista una versione con un motore più grande, Sasaki ha risposto con una chiarezza quasi zen: «Non stiamo prendendo in considerazione un motore più grande. È una questione di equilibrio. La Jimny ha le dimensioni giuste».
In altre parole: toccare quell’equilibrio romperebbe ciò che rende la Jimny unica.
Il sogno continuerà altrove: nel mondo delle modifiche
Questo significa che la Jimny pickup non esisterà mai? Ufficialmente, sì. Ma nel mondo reale, quello fatto di officine creative e preparatori che vivono di sfide, il discorso è diverso. Negli anni non sono mancati esempi di Jimny trasformate, allungate, tagliate, rialzate, rese irriconoscibili e spesso affascinanti.
È lì che continuerà a vivere il sogno del pickup su base Jimny: non nelle linee di produzione Suzuki, ma nei garage degli artigiani dell’auto, negli atelier dell’off-road, nelle comunità che hanno fatto di questo piccolo fuoristrada un’icona di libertà. E forse, in fondo, va bene così. Perché certe leggende nascono per restare tali.