Hyundai, ritiro strategico di Fourmaux al Rally Paraguay: cosa cambia per il WRC

Hyundai ritira Adrien Fourmaux dal Rally Paraguay per motivi tattici: tutte le conseguenze sulla classifica WRC e le strategie in vista del Rally Cile

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 1 set 2025
Hyundai, ritiro strategico di Fourmaux al Rally Paraguay: cosa cambia per il WRC

Nel mondo delle corse, spesso ciò che accade fuori dalla pista è tanto determinante quanto la prestazione al volante. L’ultima mossa di Hyundai al termine del Rally Paraguay lo dimostra in modo esemplare, riscrivendo gli equilibri del WRC e lasciando il paddock con il fiato sospeso. Le dichiarazioni del direttore tecnico François Xavier Demaison hanno fatto chiarezza su una strategia che va ben oltre la semplice gestione sportiva, aprendo nuovi scenari nella lotta al titolo.

Al termine di una gara resa infernale dal fango e dalle insidie del percorso sudamericano, la scuderia coreana ha preso una decisione che ha colto molti di sorpresa: il ritiro ufficiale della vettura di Adrien Fourmaux, nonostante il pilota francese avesse tagliato il traguardo in quarta posizione. Una scelta che, a prima vista, potrebbe sembrare controintuitiva, ma che in realtà nasconde una lucida visione tattica.

Grande competitività

Durante il Rally Paraguay, Fourmaux aveva dato prova di grande competitività, mantenendosi a lungo in seconda posizione prima che una serie di problemi tecnici e forature lo costringessero a cedere il passo, scivolando giù dal podio. Ma è stato proprio dopo la bandiera a scacchi che si è consumato il vero colpo di scena: la vettura numero 9 si è ritirata ufficialmente, aprendo la strada a una rivoluzione nella classifica piloti.

Il regolamento del WRC stabilisce che eventi consecutivi come il Rally Paraguay e il Rally Cile siano considerati come un’unica sequenza tecnica, obbligando i team a non sostituire elementi chiave come cambio e differenziale tra una gara e l’altra. L’unica eccezione è rappresentata dal ritiro dal primo evento o da un permesso speciale della FIA. Hyundai, guidata dall’esperienza di François Xavier Demaison, ha scelto la strada del ritiro strategico.

Un duplice vantaggio

Questa decisione offre un duplice vantaggio: da un lato, permette agli ingegneri coreani di lavorare senza vincoli sulla i20 N di Fourmaux in vista del Rally Cile, evitando la penalità di cinque minuti prevista dal regolamento. Dall’altro, la manovra ha consentito a Ott Tanak di guadagnare due punti fondamentali, riducendo il distacco dal leader della classifica Elfyn Evans da 20 a 18 lunghezze.

Ma gli effetti a catena non si sono fermati qui. Anche Kalle Rovanpera, portacolori della Toyota, ha tratto beneficio dalla mossa di Hyundai, scalando una posizione e superando Ogier nella graduatoria generale. Il giovane finlandese si trova ora secondo, a soli sette punti da Evans, riaccendendo le sue ambizioni iridate e rilanciando la sfida per il titolo.

L’episodio sottolinea quanto, nel WRC, la strategia fuori dalle prove speciali sia ormai una componente imprescindibile per chi aspira al successo. La capacità di interpretare ogni sfumatura del regolamento, di anticipare le mosse degli avversari e di sfruttare ogni opportunità può rivelarsi decisiva tanto quanto la velocità sui tratti sterrati.

Ancora quattro appuntamenti alla fine

Con quattro appuntamenti ancora da disputare, la corsa al titolo resta più aperta che mai. Hyundai ha dimostrato di saper giocare su più tavoli, puntando sia sulle performance in gara sia su scelte tattiche raffinate. Il prossimo Rally Cile si preannuncia come una tappa cruciale: Fourmaux potrà contare su una vettura tecnicamente al massimo delle potenzialità, pronto a inserirsi nuovamente nella lotta per le posizioni che contano e, magari, a sottrarre punti preziosi ai piloti Toyota nella serrata battaglia per il titolo mondiale.

In definitiva, la mossa orchestrata da François Xavier Demaison e dal team Hyundai ha cambiato il volto del campionato, dimostrando che nel WRC la differenza si gioca anche (e soprattutto) sulle strategie fuori dal fango. La stagione entra ora nella sua fase più calda, con protagonisti pronti a tutto pur di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del mondiale rally.

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