Hyundai IONIQ 5, oltre 660.000 km in tre anni: battuti i pregiudizi

La Hyundai IONIQ 5 supera 660.000 km in tre anni: efficienza, affidabilità, risparmio e tecnologie avanzate smentiscono i miti sull’elettrico

Hyundai IONIQ 5, oltre 660.000 km in tre anni: battuti i pregiudizi
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Giorgio Colari
Pubblicato il 12 nov 2025

Un caso reale, concreto e documentato, spazza via molti dei luoghi comuni che ancora oggi accompagnano il mondo della mobilità elettrica: un cliente sudcoreano ha percorso oltre 660.000 km in soli tre anni a bordo della sua Hyundai IONIQ 5, senza mai dover affrontare un guasto meccanico rilevante. Questa esperienza, che si distingue per l’utilizzo intensivo – circa 600 km al giorno per lavoro – mette in discussione i pregiudizi sull’affidabilità dei veicoli elettrici e rappresenta una svolta nella percezione della qualità ingegneristica della casa coreana, ormai pienamente all’altezza, se non superiore, a quella delle auto tradizionali.

La tenuta della batteria

L’aspetto che colpisce maggiormente è la tenuta della batteria auto elettrica: dopo 580.000 km, Hyundai ha proposto la sostituzione volontaria di motore e batteria per un’analisi tecnica approfondita. Il risultato? La batteria conservava ancora l’87,7% della capacità originale, merito della sofisticata piattaforma a 800 Volt che consente una ricarica ultra fast e ha permesso al proprietario di ricaricare secondo le proprie esigenze, senza impattare negativamente sulla longevità del pacco batterie.

Dal punto di vista economico, i vantaggi dell’elettrico sono ancora più tangibili. In soli tre anni, rispetto a un SUV a benzina di pari dimensioni, la IONIQ 5 ha garantito costi manutenzione elettrico e di rifornimento inferiori di oltre 20.000 dollari. La frenata rigenerativa, inoltre, ha ridotto notevolmente l’usura dei freni, contribuendo a contenere ulteriormente le spese di gestione e a rafforzare la sostenibilità complessiva dell’auto.

Ma l’esperienza a bordo della IONIQ 5 non si limita all’efficienza e al risparmio. L’abitacolo, spazioso e silenzioso, offre sedili ergonomici e un’eccellente insonorizzazione, trasformando anche i lunghi viaggi quotidiani in un’esperienza di comfort superiore. Un aspetto, questo, spesso sottovalutato quando si parla di affidabilità veicoli elettrici, ma che incide in modo determinante sulla qualità della vita di chi passa molte ore al volante.

Lavoro di ricerca incessante

Dietro questi risultati si cela un lavoro incessante di ricerca e sviluppo. I laboratori Hyundai monitorano costantemente il comportamento delle batterie su percorrenze estreme, colmando il divario tra previsioni teoriche e performance reali. Ogni generazione di batterie è sottoposta a gestione batteria con test rigorosi: simulazioni di cicli di carica-scarica, condizioni ambientali critiche e lunghi periodi di stoccaggio. L’analisi dei dati provenienti da oltre 50.000 IONIQ 5 ha evidenziato che la stragrande maggioranza dei veicoli mantiene oltre il 90% delle prestazioni originali anche dopo 400.000 km.

La innovazione Hyundai non si ferma qui. L’azienda continua a perfezionare i sistemi di gestione della batteria (BMS), dotati di diagnosi predittive in tempo reale durante guida, ricarica e fasi di riposo. Dal 2026, il BMS cloud integrerà l’analisi di dati cross-ambientali tramite modelli proprietari avanzati, aumentando precisione e velocità nella diagnosi. Le protezioni sono state rafforzate: barriere di separazione, relè ad altissima sicurezza e sistemi di aerazione anti-surriscaldamento sono ormai standard.

Cosa aspettarsi dal domani

Guardando al futuro, le prospettive della gamma elettrica Hyundai sono ancora più promettenti. Entro il 2027, la casa coreana prevede una riduzione del 30% nei costi delle batterie, un incremento del 15% nella densità energetica e una diminuzione del 15% nei tempi di ricarica. Questi obiettivi consolidano ulteriormente la posizione di Hyundai come leader nella transizione verso una mobilità più affidabile, sicura e sostenibile.

La storia della Hyundai IONIQ 5 da 660.000 km non è solo una curiosità tecnica, ma un vero e proprio manifesto dell’innovazione, che pone affidabilità veicoli elettrici, sicurezza e sostenibilità al centro della mobilità di domani. Un segnale forte per chi guarda con interesse, ma anche con qualche timore, al mondo dell’auto elettrica: la rivoluzione è già realtà, e si misura – chilometro dopo chilometro – su strada.

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