Hamilton, dopo un anno difficile anche il 2026 non promette bene
Hamilton vive un esordio complicato con Ferrari nel 2025, senza podi e con forti dubbi sui regolamenti 2026 che aumentano la componente elettrica e le sfide tecniche
La situazione che Lewis Hamilton si trova ad affrontare nella sua prima stagione con la Ferrari rappresenta uno dei capitoli più bui della sua straordinaria carriera. Con una dichiarazione che racchiude tutta la frustrazione accumulata, il sette volte campione mondiale ha confessato: “Non vedo l’ora che finisca questa stagione. Non sono entusiasta della prossima gara.” Queste parole non sono semplici sfoghi, bensì l’espressione genuina di uno stato emotivo profondamente negativo che caratterizza l’intera stagione 2025, un periodo costellato di delusioni, risultati imbarazzanti e perplessità sempre crescenti riguardo alle innovazioni tecniche previste nei prossimi anni.
Delusione lampante
I numeri della stagione parlano un linguaggio inequivocabile e non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche. Ventitré gare consecutive senza podio rappresentano un dato statistico allarmante per un pilota della caratura di Hamilton, interrotto solamente da un successo nella sprint di Shanghai, episodio che non ha portato alcun cambiamento significativo nel morale generale. Questo rendimento disastroso ha causato una riduzione drastica della Ferrari nella classifica costruttori, facendola scivolare dal secondo al quarto posto e confermandola come l’unica big tre ancora a secco di vittorie nel campionato in corso.
L’evento di Las Vegas ha rappresentato il momento in cui tutte le problematiche tecniche e prestazionali della vettura italiana hanno raggiunto il loro culmine. Per la prima volta nella sua carriera, Hamilton si è qualificato in ultima posizione non per circostanze esterne ma per puro merito, una situazione che lo stesso pilota ha descritto successivamente come “terribile”. La decima piazza al traguardo, poi migliorata all’ottava grazie alla squalifica di due piloti McLaren, non ha minimamente modificato il giudizio severo e autocritico che Hamilton ha espresso sulla propria giornata. Particolarmente indicativa è stata l’incapacità di superare la vettura Sauber di Nico Hülkenberg nonostante un chiaro vantaggio di mescola, un episodio che rivela chiaramente i problemi prestazionali strutturali della macchina.
Stemperare la tensione
Il team principal Frédéric Vasseur ha tentato di stemperare la tensione invitando alla pazienza e sottolineando come la soluzione dei problemi tecnici richieda una collaborazione interna costruttiva e dedicata. Nonostante le voci circolanti su possibili attriti con la presidenza, Hamilton ha escluso categoricamente la possibilità di rotture relazionali, ribadendo fermamente il proprio impegno nel processo di rinascita della Scuderia.
Tuttavia, le preoccupazioni del pilota britannico si estendono ben oltre l’immediato presente. L’introduzione dei regolamenti 2026 costituisce una fonte ulteriore di incertezza e inquietudine: l’incremento significativo della componente elettrica comporterà conseguenze importanti su peso, gestione energetica e dinamiche di competizione. Hamilton ha dichiarato in maniera esplicita: “Non credo che stia andando nella direzione giusta, personalmente,” pur mantenendo una piccola apertura alla possibilità di essere smentito dai risultati effettivi.
Gli analisti tecnici concordano nel ritenere che il prossimo campionato rappresenterà una sfida tanto sportiva quanto ingegneristica senza precedenti: i costruttori che comprenderanno per primi le innovazioni regolamentari potranno conseguire vantaggi competitivi decisivi. Nel presente, la priorità assoluta per la Ferrari rimane il recupero della competitività nel breve termine, essenziale per restituire fiducia e credibilità tanto ai tifosi quanto agli sponsor.