Le cinque monoposto più dominanti della storia recente della F1
Dalla Mercedes W06 alla Red Bull RB19, ecco le cinque monoposto che hanno dominato la Formula 1 riscrivendo la storia e i record del motorsport
Nel mondo delle corse, ci sono stagioni che si scolpiscono nella memoria collettiva per la loro straordinaria unicità, in cui la Formula 1 diventa teatro di dominio assoluto da parte di una sola squadra. Non si tratta solo di vittorie, ma di una supremazia tecnica, ingegneristica e umana che trasforma l’intero campionato in una sfida apparentemente senza storia, dove gli avversari possono solo aspirare alle briciole lasciate dai protagonisti. Negli ultimi quarant’anni, cinque auto da Formula 1 hanno incarnato il concetto di imbattibilità, riscrivendo record e fissando nuovi standard che sembrano destinati a durare nel tempo.
La grandiosa era Mercedes
Tra queste, la Mercedes F1 W06 Hybrid della stagione 2015 rappresenta un esempio lampante di perfezione. In quell’anno, la scuderia tedesca ha raccolto ben 16 vittorie su 19 gare, raggiungendo una percentuale di successi che sfiora l’86,04%. Al volante di questa monoposto, Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno monopolizzato le prime posizioni, portando a casa sia il titolo piloti che quello costruttori. La W06 Hybrid non era solo una vettura veloce, ma un progetto frutto di un equilibrio eccezionale tra potenza, affidabilità e innovazione, in grado di adattarsi a ogni circuito e condizione.
La stagione successiva ha visto la consacrazione della Mercedes F1 W07 Hybrid, che ha ulteriormente innalzato l’asticella della competitività. Con 17 vittorie su 21 appuntamenti e ben 33 podi complessivi, la W07 ha dimostrato come la continuità tecnica e la costante evoluzione siano elementi fondamentali per mantenere la leadership. Anche la rivalità interna tra Hamilton e Rosberg non ha scalfito la solidità della squadra, anzi, ha spinto entrambi i piloti a dare il massimo, portando la Mercedes a dominare ancora una volta la scena mondiale.
Ferrari e McLaren
Se si guarda indietro, agli inizi degli anni Duemila, emerge il capolavoro rappresentato dalla Ferrari F2002. Progettata dagli ingegneri Rory Byrne e Aldo Costa, questa monoposto è stata il simbolo del dominio Ferrari nell’era di Michael Schumacher. La F2002 ha raccolto 14 vittorie in 15 gare disputate, segnando un’epoca di supremazia basata su affidabilità, velocità e una perfetta sinergia tra pilota e squadra. Schumacher, grazie a questa vettura, ha potuto esprimere tutto il suo talento, consolidando la sua leggenda e ponendo le basi per il ciclo vincente della Rossa.
Tornando ancora più indietro nel tempo, il 1988 è l’anno della McLaren MP4 4, una vettura destinata a diventare un’icona del motorsport. Disegnata da Gordon Murray e spinta dal potente motore Honda, la MP4/4 ha ottenuto 15 successi su 16 gare, lasciando agli avversari solo le briciole. Protagonisti di quella stagione furono Ayrton Senna e Alain Prost, ma fu proprio il pilota brasiliano a conquistare il suo primo titolo mondiale. La McLaren MP4/4 è rimasta nella storia come simbolo di efficienza, innovazione e di un dominio tecnico che ha segnato profondamente la Formula 1 dell’epoca.
Red Bull non poteva mancare
Arrivando ai giorni nostri, il 2023 ha visto la definitiva consacrazione della Red Bull RB19. Con ben 21 vittorie su 22 gare, la monoposto progettata da Adrian Newey ha stabilito il record assoluto di successi in una singola stagione, raggiungendo un incredibile 95,4% di vittorie. Max Verstappen, protagonista indiscusso al volante della RB19, ha condotto la scuderia austriaca verso una delle stagioni più dominanti di sempre. L’efficacia aerodinamica, la gestione delle gomme e la costanza di rendimento hanno reso la Red Bull RB19 la vettura da battere, confermando ancora una volta come il connubio tra talento del pilota e qualità del progetto sia la chiave per entrare nella leggenda.
Queste cinque auto da Formula 1 non sono solo dei capolavori di ingegneria, ma veri e propri miti che hanno ridefinito i confini della competizione. Ogni stagione dominata ha lasciato un segno indelebile nella storia della Formula 1, alimentando il sogno di ogni team di costruire la prossima monoposto invincibile. E mentre i record sembrano irraggiungibili, il fascino della sfida resta immutato, pronto a ispirare nuove generazioni di piloti, ingegneri e appassionati.