Furti di componenti, un problema sempre più diffuso: le regioni più colpite
Nel 2024 i furti parziali in Italia crescono: +3% nei veicoli e +3,5% negli interventi. Quali componenti vengono rubati, i modelli più esposti e come difendersi
L’Italia si trova oggi ad affrontare una nuova emergenza nel settore automobilistico: il fenomeno dei furti parziali di componenti auto, che ha raggiunto numeri allarmanti, con circa 14.000 casi all’anno. Questo trend, in costante crescita, si affianca all’aumento dei furti veicoli completi, rendendo sempre più vulnerabile il parco auto nazionale. I dati del 2024 raccontano una realtà preoccupante, con una crescita del 3,5% delle riparazioni dovute a sottrazioni di parti automobilistiche e un totale di 136.201 furti di veicoli, di cui oltre 75.000 riguardano automobili, segnando un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
Dove si concentrano i fenomeni
Il fenomeno dei furti parziali si concentra in modo particolare nel Nord Italia, dove la Lombardia detiene il triste primato di regione più colpita. Seguono a ruota Lazio e Campania, mentre le grandi città come Milano, Roma e Torino risultano essere veri e propri epicentri di questa nuova ondata criminale. Qui, i ladri colpiscono con rapidità ed efficienza, prendendo di mira sia le utilitarie più diffuse, come la Fiat Panda, sia SUV di fascia superiore, tra cui la popolare Jeep Renegade.
Nel mirino dei malviventi finiscono soprattutto componenti ad alto valore aggiunto. Tra i pezzi più ambiti spiccano i catalizzatori, veri e propri tesori nascosti grazie alla presenza di metalli preziosi come platino e palladio. Non meno ricercati sono i dispositivi elettronici di ultima generazione: telecamere e sensori parcheggio rappresentano oggi un bottino facile da rivendere, così come display, fanali e cerchi in lega. Il valore di questi componenti può raggiungere facilmente diverse migliaia di euro, alimentando un mercato nero sempre più florido e organizzato.
Le tecniche di furto
Le tecniche di furto si sono evolute in maniera impressionante. I criminali sfruttano tecnologie sofisticate, come la clonazione dei segnali RFID, e si avvalgono di strumenti specifici che consentono di smontare i componenti più preziosi in tempi record: secondo le indagini più recenti, bastano appena 80 secondi per privare un veicolo delle sue parti di maggior valore. Questa rapidità, unita all’elevata mobilità delle bande criminali, rende estremamente difficile il lavoro delle forze dell’ordine.
Le autorità, infatti, segnalano una crescente difficoltà nel contrastare queste organizzazioni, sempre più tecnologicamente avanzate e in grado di spostarsi rapidamente sul territorio. Di conseguenza, anche le compagnie assicurative sono state costrette a rivedere le proprie polizze, adeguandole all’aumento delle richieste di risarcimento e introducendo clausole specifiche per la protezione dei componenti maggiormente a rischio.
La risposta al fenomeno dei furti parziali non può limitarsi a un semplice rafforzamento dei controlli. Esperti e produttori di automobili propongono soluzioni integrate, che spaziano dall’adozione di sistemi antifurto avanzati alla marcatura dei componenti, passando per una migliore tracciabilità dei pezzi. A ciò si aggiungono raccomandazioni pratiche rivolte ai proprietari di veicoli: parcheggiare sempre in aree ben illuminate o sorvegliate, evitare di lasciare oggetti visibili all’interno dell’abitacolo e considerare l’installazione di dispositivi di protezione aggiuntivi.
Come contrastare il fenomeno
Per contrastare efficacemente l’escalation dei furti veicoli e dei furti parziali, è necessario un approccio coordinato che coinvolga istituzioni, industria automobilistica e consumatori. Tra le misure più urgenti figurano un rafforzamento dei controlli sui rivenditori di ricambi usati, l’implementazione di campagne di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico e l’adozione di tecnologie sempre più sofisticate per la protezione dei veicoli.
Solo attraverso una stretta collaborazione tra tutti gli attori in campo sarà possibile arginare il fenomeno e restituire agli automobilisti italiani quella sicurezza che, oggi più che mai, appare minacciata. In un contesto dove i catalizzatori, le telecamere e i sensori parcheggio sono diventati oggetto di desiderio per la criminalità organizzata, la prevenzione e la consapevolezza rappresentano le armi più efficaci per difendere il proprio veicolo e contribuire a rendere le nostre città più sicure.
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