Ferrari a 80 km/h in città, polemica: il vigile applaude, il web insorge
Ferrari a 80 km/h in piena Milano, il vigile applaude invece di multare. Video virale scatena polemiche su sicurezza stradale e comportamento delle forze dell’ordine
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Nel cuore pulsante di Milano, dove la quotidianità si intreccia con la frenesia del traffico cittadino, un episodio ha recentemente acceso il dibattito tra cittadini, appassionati di motori e sostenitori della sicurezza stradale. Siamo nel pieno centro del capoluogo lombardo, un luogo dove la convivenza tra pedoni, ciclisti e veicoli ad alte prestazioni è sempre più complessa. In questo scenario, un video virale ha scatenato polemiche e riflessioni sulla responsabilità e il ruolo delle istituzioni.
Il video ha già spopolato
Il protagonista della vicenda è Jonathan Gak, influencer automobilistico e noto per la sua passione per le auto ad alte prestazioni. Alla guida della sua inconfondibile Ferrari 812 Superfast, una delle supercar più iconiche e potenti sul mercato, Gak si è lanciato in una corsa adrenalinica per le vie di Milano. Le immagini, riprese direttamente dai suoi occhiali smart Rayban Meta, documentano ogni istante di questa esperienza, culminando in un momento destinato a far discutere: il passaggio davanti a una pattuglia della polizia locale.
Il dato che più colpisce è la velocità raggiunta: ben 80 chilometri orari, in una zona dove i limiti imposti dal Codice della Strada sono decisamente inferiori. Un comportamento che, in qualsiasi altra circostanza, avrebbe portato a una sanzione immediata e forse anche al ritiro della patente. Tuttavia, ciò che rende l’episodio davvero singolare è la reazione dell’agente della polizia locale. Invece di procedere con la contestazione dell’infrazione, l’operatore si lascia andare a un momento di ammirazione, chiedendo a Gak di “sgasare” per poter ascoltare il potente rombo del motore V12 della Ferrari.
Non mancano le polemiche
La scena, immortalata e pubblicata dalla community spagnola 6to6motor, ha rapidamente fatto il giro dei social, raccogliendo oltre 250mila like su Instagram e milioni di visualizzazioni in poche ore. L’effetto virale non si è fatto attendere, così come le reazioni contrastanti da parte degli utenti. Da una parte, numerosi commentatori hanno espresso sdegno e incredulità per l’atteggiamento dell’agente, accusandolo di mancanza di professionalità e di aver dato un cattivo esempio. Frasi come “La polizia si congratula con uno che va a questa velocità. Questa è Milano” o “Poliziotto vergognoso, che pena” sono diventate rapidamente virali, alimentando la polemica.
Dall’altra parte, la comunità degli appassionati di motori ha preso le difese del gesto, interpretandolo come un momento di leggerezza e di pura passione automobilistica. Secondo questa visione, l’episodio rappresenta una parentesi di entusiasmo per il mondo delle supercar, in grado di accendere emozioni sia nei guidatori che negli spettatori. Il suono del motore V12 della 812 Superfast viene descritto come un’esperienza sensoriale unica, capace di unire le persone al di là delle regole e delle polemiche.
Al di là delle opinioni personali, l’accaduto solleva questioni fondamentali sulla sicurezza stradale e sulla gestione del traffico nelle grandi città come Milano. La presenza di veicoli ad alte prestazioni, spesso utilizzati per attirare l’attenzione o per esibizioni non autorizzate, mette a dura prova la capacità delle forze dell’ordine di garantire il rispetto del Codice della Strada e la tutela di tutti gli utenti della strada. La scelta dell’agente di non intervenire, ma anzi di incoraggiare il comportamento, rischia di lanciare un messaggio ambiguo e di alimentare la percezione di una certa tolleranza verso le infrazioni commesse da chi guida una supercar.
Gli interrogativi
Molti osservatori si sono chiesti se, lontano dalle telecamere, siano stati effettuati controlli più rigorosi o se siano state emesse sanzioni non documentate nel video. La mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte del comando della polizia locale di via Beccaria lascia spazio a dubbi e speculazioni, mentre la community 6to6motor si è limitata a descrivere l’episodio come una delle tante “avventure europee”, senza entrare nel merito delle critiche ricevute.
In conclusione, l’episodio che ha visto protagonista Jonathan Gak e la sua Ferrari 812 Superfast nel cuore di Milano rappresenta molto più di una semplice corsa a velocità sostenuta: è il simbolo di una sfida continua tra passione automobilistica, rispetto delle regole e responsabilità civica. La discussione nata sui social è lo specchio di una società divisa tra il fascino delle supercar e la necessità di garantire la sicurezza stradale per tutti. Resta da vedere se le istituzioni sapranno cogliere l’occasione per rafforzare i controlli e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del rispetto del Codice della Strada, o se episodi come questo continueranno a essere fonte di divisione e polemica.
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