Euro 7, debutta il Vigile elettronico sulle auto: niente più modifiche

Euro 7 rivoluziona le emissioni auto: limiti più severi, test rigorosi, monitoraggio elettronico obbligatorio e nuove regole su freni e pneumatici

Euro 7, debutta il Vigile elettronico sulle auto: niente più modifiche
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Giorgio Colari
Pubblicato il 29 dic 2025

La rivoluzione normativa nel settore automobilistico europeo è ormai alle porte: dal 29 novembre 2026 entrerà in vigore una nuova disciplina che ridefinirà radicalmente il concetto di mobilità sostenibile. Questa trasformazione, guidata dall’implementazione della Euro 7, si preannuncia come uno spartiacque per costruttori, consumatori e istituzioni, ponendo l’accento su un controllo senza precedenti delle emissioni veicoli e sull’adozione di tecnologie di monitoraggio avanzate.

Aggiornamento delle soglie inquinanti

La Euro 7 non rappresenta semplicemente l’ennesimo aggiornamento delle soglie inquinanti, ma una vera e propria rivoluzione nel modo in cui viene gestita la qualità dell’aria prodotta dal traffico su strada. Il nuovo regolamento 2024 1257, approvato dall’Unione Europea, supera i confini della precedente normativa Euro 6—attiva dal 2014—introducendo parametri molto più severi e una visione olistica delle fonti di inquinamento. L’obiettivo non è solo ridurre i gas di scarico, ma estendere la lotta alle emissioni a tutte le componenti dell’automobile, includendo aspetti fino a oggi trascurati come l’usura di pneumatici e pastiglie dei freni.

Dal punto di vista operativo, la nuova normativa impone che tutti i modelli di auto e furgoni che verranno omologati a partire dal 29 novembre 2026 rispettino i nuovi criteri. Dal 29 novembre 2027, invece, nessun veicolo potrà essere commercializzato senza essere conforme ai nuovi standard. Un aspetto rivoluzionario riguarda le modalità di verifica: i test saranno effettuati in condizioni estreme, includendo altitudini fino a 1.800 metri, temperature che potranno raggiungere i 45°C e prove di accelerazione a motore freddo. Queste simulazioni sono state pensate per avvicinarsi il più possibile alle condizioni di utilizzo reale, offrendo così una valutazione concreta dell’impatto ambientale delle automobili.

Riduzioni limiti di azoto

Tra le innovazioni di maggiore rilievo spicca la drastica riduzione dei limiti relativi agli ossidi di azoto NOx. Per la prima volta, il valore massimo consentito per tutte le auto, comprese quelle diesel, viene fissato a 60 mg/km, con una diminuzione di 20 mg/km rispetto ai limiti precedenti. Questa scelta mira a contrastare in modo deciso una delle principali cause di inquinamento atmosferico urbano, rafforzando la tutela della salute pubblica.

Un altro aspetto dirompente riguarda il controllo delle emissioni derivanti dall’usura di componenti non legate direttamente al motore. Il nuovo regolamento impone, infatti, limiti specifici alle particelle prodotte dall’attrito di pneumatici e pastiglie dei freni, settando una riduzione attesa del 27%. Questo approccio riflette la crescente consapevolezza che la lotta all’inquinamento non può più concentrarsi solo sui gas di scarico, ma deve includere tutte le fonti potenzialmente dannose per l’ambiente.

L’elemento più innovativo

L’elemento forse più innovativo della Euro 7 è l’introduzione del cosiddetto vigile elettronico, un sistema di sorveglianza permanente installato a bordo di ogni veicolo. Questa tecnologia, tecnicamente denominata On Board Monitoring (OBM), ha il compito di monitorare costantemente i dati relativi alle emissioni per un periodo minimo di dieci anni o fino a 200.000 km di percorrenza. Il sistema è in grado di segnalare in tempo reale eventuali anomalie al conducente e, se necessario, trasmettere le informazioni alle autorità competenti. In questo modo si mira a prevenire e contrastare efficacemente qualsiasi tentativo di manomissione dei sistemi di controllo delle emissioni, garantendo il rispetto delle norme per tutta la vita utile del veicolo.

Per le case automobilistiche, la nuova disciplina si traduce in una necessità di investire ingenti risorse in ricerca e sviluppo. La progettazione di sistemi sempre più efficienti e affidabili diventa un imperativo per poter accedere al mercato europeo e mantenere la competitività in un settore in rapida evoluzione. Allo stesso tempo, i consumatori si troveranno a beneficiare di automobili più pulite, sicure e controllate nel tempo, contribuendo in modo diretto al miglioramento della qualità dell’aria nelle città e alla tutela dell’ambiente.

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