Eterea Iperleggera: reinterpretazione leggera della Porsche 911 (964)

Eterea svela Iperleggera, reinterpretazione della Porsche 911 (964): 990 kg, motore boxer 300 CV, produzione artigianale e personalizzazione. Disponibile primavera 2026

Eterea Iperleggera: reinterpretazione leggera della Porsche 911 (964)
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Giorgio Colari
Pubblicato il 22 nov 2025

La scena automobilistica italiana accoglie una nuova protagonista: una vettura che fa della Eterea reinterpretazione della sportività pura la sua bandiera. Si chiama Iperleggera ed è stata presentata in anteprima al Salone AutoClassica di Milano, catalizzando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori grazie a una filosofia controcorrente che esalta la guida analogica e l’assenza di compromessi digitali. In un mondo sempre più dominato da software, touch screen e sistemi di assistenza, questa creazione rappresenta un ritorno alle origini, alla passione viscerale per la meccanica e alla ricerca della perfezione artigianale.

A base del progetto

Alla base del progetto troviamo una reinterpretazione audace della leggendaria Porsche 911 della serie 964, icona degli anni ’90 e punto di riferimento per chi ama il piacere di guida autentico. La Iperleggera nasce dalla volontà di proporre una vettura che esalti la connessione tra pilota e strada, rinunciando deliberatamente a ogni filtro elettronico superfluo. Una sfida lanciata da Eterea alle tendenze attuali, dove l’elettrificazione e la digitalizzazione sembrano imprescindibili, ma che qui vengono messe da parte per privilegiare emozioni genuine e sensazioni dirette.

Il cuore del progetto batte attorno a tre pilastri: leggerezza estrema, meccanica raffinata e artigianalità senza compromessi. La Iperleggera vanta un peso a secco di soli 990 kg, ottenuto grazie all’ampio utilizzo di alluminio e, soprattutto, di fibra di carbonio. Ogni componente è stato selezionato e lavorato per ridurre al minimo la massa, esaltando agilità e dinamismo. Sotto il cofano pulsa un motore boxer a sei cilindri raffreddato ad aria, profondamente ottimizzato per raggiungere i 300 CV. Il rapporto peso/potenza, inferiore a 3,3 kg/CV, testimonia la vocazione sportiva di questa vettura, pronta a regalare sensazioni forti a chiunque si metta al volante.

Niente sistemi di assistenza

Ma ciò che rende la Iperleggera davvero unica è la scelta radicale di rinunciare a qualsiasi sistema di assistenza alla guida. Nessun controllo di trazione, nessun ESP, nessun algoritmo di correzione: solo l’essenziale elettronica di bordo per garantire la sicurezza minima e una connessione pura tra uomo e macchina. Questa impostazione rappresenta una dichiarazione di intenti, una risposta decisa a chi ritiene che l’automobile debba restare un oggetto di passione, capace di coinvolgere tutti i sensi e di premiare l’abilità del pilota.

Il percorso produttivo della Iperleggera è un omaggio all’eccellenza manifatturiera italiana. Ogni esemplare viene realizzato a mano, seguendo le specifiche richieste dal cliente, grazie alla collaborazione tra cinque realtà specializzate: Antonicar, AURA[X], Mabert, Officine Guidi e Sifral Classic. Queste aziende uniscono competenze nel restauro, nella prototipazione e nella produzione in piccola serie, dando vita a un processo di creazione che mette al centro la qualità, la cura del dettaglio e la personalizzazione estrema. Chi desidera acquistare la vettura può scegliere tra due percorsi: l’esclusivo Club Eterea online, dotato di un configuratore avanzato, oppure l’esperienza diretta presso i laboratori degli artigiani, per vivere in prima persona ogni fase della produzione e apprezzare il valore sensoriale di un’auto costruita su misura.

Ulteriori evoluzioni

Guardando al futuro, Eterea non si ferma qui. Sono già in programma evoluzioni per il 2026, con motorizzazioni potenziate tra 3.8 e 4.3 litri, capaci di superare i 400 CV e 400 Nm di coppia. Nonostante le prestazioni in crescita, la filosofia resterà invariata: privilegiare la leggerezza, la meccanica pura e il piacere di guida senza mediazioni elettroniche. Il prototipo sarà visibile al pubblico dal 21 novembre 2025 a Milano AutoClassica, mentre la commercializzazione è prevista per la primavera del 2026.

Le reazioni a questa proposta sono contrastanti. Da un lato, gli entusiasti vedono nella Iperleggera una risposta coraggiosa all’omologazione tecnologica, un modo per riscoprire la dimensione sensoriale della guida e valorizzare la artigianalità italiana. Dall’altro, non mancano gli scettici, che sottolineano i rischi legati alle normative sulle emissioni e alle questioni di sicurezza attiva: l’assenza di dispositivi elettronici moderni, infatti, potrebbe rappresentare un limite in termini di protezione e gestione delle emergenze.

In un panorama in cui la maggior parte delle case automobilistiche punta su sostenibilità e smart technology, la Iperleggera di Eterea si rivolge a una nicchia di collezionisti e appassionati in cerca di alternative. Per loro, il fascino di una vettura costruita artigianalmente, personalizzata in ogni dettaglio e libera da qualsiasi filtro digitale resta irresistibile. In un’industria in rapida trasformazione, c’è ancora spazio per chi mette al primo posto il feeling meccanico, la personalizzazione radicale e la libertà di vivere la strada senza compromessi.

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