Elkann duro coi piloti Ferrari: "Guidino meglio e parlino di meno"
John Elkann critica Leclerc e Hamilton dopo il GP del Brasile: ritiri e penalità hanno fatto scivolare la Ferrari, serve concentrazione per risalire nel campionato costruttori
Il Gran Premio del Brasile ha lasciato una profonda ferita in casa Ferrari, con la squadra che, dopo un fine settimana a dir poco disastroso, si ritrova a fare i conti non solo con i risultati in pista, ma anche con le dure parole del suo presidente. La Scuderia Ferrari, che solo poche settimane fa sembrava saldamente al secondo posto nel campionato costruttori, si trova ora relegata in quarta posizione, complicando i piani di riscatto e alimentando le tensioni interne.
Il presidente tuona
A scuotere l’ambiente ci ha pensato John Elkann, presidente di Exor e figura chiave del gruppo Stellantis, che non ha risparmiato critiche ai suoi piloti dopo l’ultima, amara trasferta sudamericana. Nel corso di un evento al Salone d’Onore del CONI a Roma, Elkann ha voluto sottolineare con fermezza la differenza tra l’impegno dei reparti tecnici e le prestazioni offerte in pista dai piloti. “In Formula 1 abbiamo da una parte i meccanici che hanno fatto il loro lavoro, tra pole e pit stop; gli ingegneri lo stesso, con la macchina evidentemente migliorata. Il resto non è stato all’altezza. I piloti dovrebbero guidare meglio e parlare di meno”, ha dichiarato senza mezzi termini, indirizzando lo sguardo verso chi, secondo lui, avrebbe dovuto fare di più nei momenti decisivi.
Le parole del presidente sono arrivate come una vera e propria scossa all’interno del box. La gara in Brasile, infatti, si è trasformata rapidamente in un incubo: Charles Leclerc è stato costretto al ritiro dopo un contatto con Antonelli e Piastri, compromettendo sin da subito le speranze della squadra di Maranello. Ma i problemi non sono finiti qui. Lewis Hamilton, coinvolto in un incidente alla partenza con Sainz e successivamente in un tamponamento con Colapinto, ha dovuto scontare anche una pesante penalità di 5 secondi. Il pilota britannico non ha nascosto la sua frustrazione, definendo “devastante” l’esito della sua gara.
Maggior pressione sui piloti
Questi episodi hanno riacceso il dibattito sulla gestione della pressione e delle situazioni critiche da parte dei piloti della Scuderia Ferrari. Se, da un lato, la vettura ha mostrato progressi evidenti grazie al lavoro di tecnici e ingegneri, dall’altro lato resta evidente la necessità di migliorare la concentrazione e la freddezza nei momenti chiave delle gare. È proprio su questo aspetto che Elkann ha puntato il dito, invitando i suoi a “concentrarsi di più sulla guida e a parlare meno”, in un tentativo di riportare ordine e disciplina all’interno della squadra.
Le reazioni all’interno del paddock non si sono fatte attendere. Alcuni osservatori hanno accolto con favore la presa di posizione di John Elkann, ritenendola necessaria per scuotere l’ambiente e mantenere alte le motivazioni in vista delle ultime gare della stagione. Altri, invece, temono che dichiarazioni così dirette possano compromettere ulteriormente l’equilibrio di un team già sotto pressione, rischiando di aumentare la tensione tra piloti e management.
Sul fronte della classifica, la rincorsa al secondo posto nel campionato costruttori non è ancora matematicamente compromessa, come ha sottolineato lo stesso Elkann. Tuttavia, sarà necessario uno sforzo straordinario per colmare il gap e superare gli avversari diretti. La Ferrari dovrà trovare il giusto equilibrio tra lo sviluppo tecnico della monoposto e la capacità di gestire le situazioni di gara, evitando quegli errori che troppo spesso hanno penalizzato il team in questa stagione.
Toni moderati dalla Scuderia
Nel comunicato ufficiale post-GP, la Scuderia Ferrari ha preferito mantenere toni più moderati, sottolineando l’importanza di imparare dagli errori e di guardare avanti con determinazione. I prossimi appuntamenti saranno fondamentali per capire se l’intervento pubblico di Elkann riuscirà davvero a produrre un cambiamento positivo o se, al contrario, finirà per aumentare la pressione su una squadra che ha già mostrato segnali di nervosismo.
Per i tifosi della Ferrari, resta l’amarezza di una stagione che, nonostante i progressi tecnici, continua a riservare più delusioni che soddisfazioni. Sarà cruciale, nelle ultime gare, dimostrare di saper reagire alle difficoltà, ritrovare la concentrazione e limitare gli errori per tentare una difficile rimonta in classifica prima della conclusione del campionato.