Ecobonus 2025: come funzionano i nuovi incentivi e chi può accedervi
Scopri come funzionano i nuovi incentivi auto elettriche 2025: requisiti, importi, chi può accedervi e come richiederli tramite la piattaforma dedicata
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/Auto-elettrica_1-1-scaled.jpg)
Il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per la mobilità sostenibile in Italia, grazie alla nuova tornata di incentivi auto appena ufficializzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Un piano che promette di ridisegnare il panorama del trasporto privato e commerciale, con un approccio mirato e selettivo che guarda in modo prioritario alle zone urbane più inquinate e alle fasce di popolazione più vulnerabili dal punto di vista economico. L’obiettivo è chiaro: favorire l’adozione di veicoli a zero emissioni là dove l’impatto ambientale è più critico, sostenendo concretamente chi ne ha più bisogno.
Destinato alle auto EV
Dopo mesi di attesa e dibattito, il decreto attuativo che disciplina l’ecobonus è finalmente realtà. Il programma, forte di una dotazione finanziaria di ben 597 milioni di euro, rappresenta una delle misure più ambiziose mai varate nel nostro Paese per la diffusione della mobilità elettrica. Tuttavia, a differenza degli incentivi generalisti del passato, la nuova strategia adotta criteri di accesso stringenti e ben definiti, con l’intento di massimizzare l’efficacia ambientale e sociale dell’investimento pubblico.
Il fulcro dell’intervento sono le aree urbane funzionali, ossia le città con oltre 50.000 abitanti e le relative zone di pendolarismo. È qui che l’inquinamento atmosferico raggiunge livelli preoccupanti e dove la sostituzione dei veicoli termici con modelli elettrici può produrre i maggiori benefici in termini di salute pubblica e qualità della vita. L’accesso agli incentivi è dunque riservato ai residenti di questi centri urbani, con una particolare attenzione alle condizioni reddituali delle famiglie.
Valutazione ISEE
Elemento centrale della misura è la valutazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che determina l’entità del contributo spettante ai privati cittadini. Chi possiede un ISEE fino a 30.000 euro potrà beneficiare di un incentivo massimo di 11.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, a patto di procedere alla rottamazione veicoli di un modello a benzina o diesel fino a Euro 5. Per chi si colloca nella fascia di ISEE tra 30.000 e 40.000 euro, il bonus scende a 9.000 euro, mantenendo comunque la condizione della rottamazione veicoli. Si tratta di cifre significative, pensate per abbattere il costo d’ingresso all’elettrico e renderlo accessibile anche alle famiglie meno abbienti.
Ma non sono solo i privati a essere coinvolti. Un’attenzione particolare è rivolta alle microimprese che operano nel tessuto urbano. Per queste realtà, spesso impegnate nella logistica dell’ultimo miglio e nei servizi di prossimità, il decreto prevede un incentivo fino a 20.000 euro per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici. Il contributo, tuttavia, non potrà superare il 30% del prezzo d’acquisto e dovrà rispettare la normativa “de minimis”, così da garantire una distribuzione equa delle risorse e sostenere concretamente la transizione delle piccole attività verso la mobilità a zero emissioni.
La modalità di accesso: novità
Una delle principali novità operative riguarda la modalità di accesso ai fondi. Tutto il processo sarà gestito attraverso la nuova piattaforma Sogei, uno strumento digitale pensato per semplificare e velocizzare la richiesta degli incentivi. L’acquirente vedrà applicato lo sconto direttamente in fase di acquisto, eliminando la necessità di procedure complesse o di rimborsi successivi. Questo sistema mira a rendere l’esperienza utente più fluida e trasparente, favorendo la massima adesione possibile all’iniziativa.
Il piano è ambizioso anche nei numeri: si punta a immettere sul mercato almeno 39.000 nuovi veicoli elettrici entro giugno 2026, utilizzando risorse in parte recuperate dai fondi PNRR originariamente destinati alle infrastrutture di ricarica. Una scelta strategica, che mette al centro la necessità di accelerare la transizione ecologica nei centri urbani, senza disperdere le risorse su tutto il territorio nazionale.
Esclusioni importanti
Non mancano, però, alcune esclusioni importanti. Restano infatti fuori dal programma coloro che risiedono al di fuori delle aree urbane funzionali, chi non possiede un veicolo da rottamare o supera le soglie ISEE stabilite. Una selezione che risponde alla volontà di concentrare gli sforzi dove l’impatto ambientale è più urgente e dove le condizioni economiche lo rendono più necessario.
L’avvio ufficiale degli incentivi auto elettriche è previsto per settembre 2025, con ulteriori dettagli operativi che saranno comunicati nelle prossime settimane. Si tratta di un’opportunità concreta, ma riservata a una platea ben definita, che sfida sia il settore automotive sia i consumatori ad abbracciare una trasformazione ormai inevitabile. L’ecobonus del 2025 si candida così a essere il motore di una rivoluzione verde nelle città italiane, con benefici tangibili per l’ambiente, la salute e l’economia locale.
Ultime notizie
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/wp_drafter_393695-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/script-srchttpscdnjwplayercomplayersu51PAutI-0mMTwWMajsscript-2025-08-08T182911068.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/coppia-su-auto-coupe-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/wp_drafter_393467.jpg)