L'auto di Hazzard riemerge da uno sfasciacarrozze: merita il restauro
Un Dodge Charger del 1969 riemerge da un deposito nel New Jersey: condizioni, motori disponibili, prezzo e possibilità di restauro
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Un autentico tesoro dell’automobilismo americano è tornato a far parlare di sé: un 1969 Dodge Charger, uno dei simboli indiscussi dell’epoca d’oro delle muscle car, è stato recentemente riportato alla luce dopo anni di oblio in un deposito di rottami nel New Jersey. Il ritrovamento ha immediatamente scatenato l’interesse di collezionisti e appassionati di tutto il mondo, anche grazie a un prezzo di partenza fissato a 16.500 dollari, che promette già battaglia tra gli estimatori più determinati.
La muscle car in questione, messa in vendita dall’utente eBay “octanevalley”, rappresenta molto più di una semplice vettura d’epoca: è un frammento di storia su quattro ruote, pronto a sfidare il tempo e la ruggine per tornare a splendere. Le sue condizioni attuali, tuttavia, non lasciano spazio a illusioni: la carrozzeria è segnata da decenni di abbandono, con vaste aree compromesse dalla corrosione, in particolare nella zona posteriore. Un dettaglio che non sfugge a chi sogna di riportarla all’antico splendore, ma che rende la sfida ancora più avvincente per chi vede oltre le apparenze.
Tanti pezzi di ricambio
Il bagagliaio del Dodge Charger è attualmente colmo di pezzi di ricambio e componenti vari, rendendo difficile una valutazione accurata di ciò che effettivamente manca o può essere recuperato. Questo elemento aggiunge ulteriore incertezza all’investimento, ma rappresenta anche un invito per gli appassionati più esperti, che vedono nella ricerca dei pezzi originali una parte fondamentale del processo di recupero di un’auto storica.
L’acquirente di questo esemplare dovrà necessariamente mettere in conto una restaurazione completa e impegnativa. Tra i dettagli che saltano subito all’occhio c’è l’assenza del parabrezza, un elemento che da solo testimonia la portata dell’intervento necessario. Ma per chi vive di passione per i motori, ogni sfida rappresenta un’opportunità e la prospettiva di ridare vita a un modello così iconico giustifica pienamente il lavoro richiesto.
Il motore
Sotto il cofano, il protagonista è un 318ci V8 da 230 cavalli, la motorizzazione base proposta all’epoca da Dodge. Attualmente il propulsore non è funzionante, una condizione inevitabile dopo tanti anni di inattività e abbandono. Tuttavia, proprio questa caratteristica aggiunge fascino e autenticità all’auto, trasformando il recupero del motore in una delle sfide più affascinanti per i restauratori. È importante ricordare che la gamma del Dodge Charger 1969 includeva anche motorizzazioni più potenti, come il leggendario 426 Hemi da 425 cavalli, oggi ambitissimo dai collezionisti di tutto il mondo.
Nonostante la cifra richiesta sia tutt’altro che trascurabile, il venditore ha abilitato l’opzione “Make Offer”, lasciando così margine per eventuali trattative – un aspetto di non poco conto considerando l’entità dell’investimento necessario per il restauro. Il fascino della vettura è indiscusso: già 49 utenti l’hanno inserita nella propria lista dei desideri, segno evidente che la passione per le auto d’epoca non conosce crisi.
Il titolo di proprietà
Attualmente la vettura si trova a Morganville, New Jersey, e viene venduta completa di regolare titolo di proprietà. Questo dettaglio, spesso sottovalutato, è in realtà fondamentale per garantire una transazione sicura e per facilitare tutte le pratiche di recupero e trasferimento del veicolo, soprattutto quando si tratta di un’auto d’epoca destinata a un nuovo capitolo della sua lunga storia.
Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione di come, nel mondo delle auto classiche, anche un esemplare in condizioni critiche possa trasformarsi in una straordinaria opportunità per chi ha la competenza, la passione e la determinazione necessarie per affrontare una restaurazione completa. Il 1969 Dodge Charger che riemerge dai rottami non è solo un progetto da realizzare: è la possibilità di restituire al mondo un’autentica icona dell’automobilismo americano, capace di emozionare oggi come allora.
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