Al primo viaggio resta a piedi con la Fiat Grande Panda: il problema
Prime consegne Fiat Grande Panda: clienti segnalano autonomia ridotta in autostrada e piccoli imprevisti. Tutti i dettagli e le opinioni dei primi utenti
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/fiat-grande-panda-ibrida-2025-3-scaled.jpg)
Il debutto della Fiat Grande Panda elettrica era atteso con grande entusiasmo dagli appassionati e dagli addetti ai lavori, grazie alle promesse di innovazione e sostenibilità. Tuttavia, i primi riscontri su strada stanno già sollevando dubbi e perplessità, in particolare riguardo all’autonomia reale di questo nuovo modello. Se sulla carta il B-SUV torinese garantisce 320 km con una sola carica, le esperienze concrete degli automobilisti raccontano una storia ben diversa, specialmente in autostrada.
La Fiat Grande Panda, lanciata sul mercato sia in versione elettrica sia ibrida, rappresenta una scommessa importante per il rilancio del marchio italiano nel segmento delle auto elettriche. Dopo mesi di attesa, ritardi produttivi e polemiche legate ai visti per gli operai serbi impiegati nella catena di montaggio, le prime unità sono finalmente arrivate nelle mani dei clienti. L’entusiasmo iniziale, però, sembra già lasciare spazio a una certa delusione, come testimoniano le prime esperienze condivise sui social.
Autonomia troppo bassa
Uno dei primi proprietari della nuova Panda a batteria ha voluto raccontare la sua esperienza nel gruppo Facebook “Auto Elettriche Club Italia”. Il suo post è diventato subito virale: “Ho acquistato la nuova Gran Panda E – primo giro in autostrada (prima auto elettrica) si e no 160 km di autonomia: è normale?”. Le sue parole evidenziano una scarsa autonomia in autostrada, di fatto pari alla metà rispetto ai dati dichiarati da Fiat. Una constatazione che non ha sorpreso gli esperti del settore, ma che di certo rappresenta un ostacolo non da poco per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle auto a zero emissioni.
A differenza delle vetture a combustione interna, che in autostrada riescono a ottimizzare i consumi grazie a una velocità costante, le auto elettriche tendono a soffrire proprio su questi percorsi. Il motivo? L’aerodinamica e la necessità di mantenere potenze elevate a velocità sostenute portano a un incremento dei consumi e, di conseguenza, a una riduzione significativa dell’autonomia reale. I dati omologati nel ciclo misto, quindi, spesso risultano poco rappresentativi dell’uso effettivo in condizioni di viaggio autostradale.
L’utilizzo è prettamente urbano
Il tema dell’autonomia è centrale per il futuro della mobilità elettrica. Se per un utilizzo prevalentemente urbano la questione può passare in secondo piano, per chi deve affrontare quotidianamente lunghi tragitti l’autonomia dichiarata non basta: servirebbero almeno 400 km effettivi tra una ricarica e l’altra per garantire una reale tranquillità di viaggio. L’esperienza del primo cliente della Fiat Grande Panda mette in luce proprio questa criticità, rendendo evidente quanto la scarsa autonomia in autostrada possa frenare la diffusione dei veicoli elettrici.
A complicare ulteriormente il primo viaggio del neo-proprietario, si è aggiunto un altro imprevisto: una gomma forata che lo ha costretto a fermarsi e a chiamare il carro attrezzi. “Per la cronaca, primo giro, primo inconveniente”, ha commentato amaramente, allegando una foto della vettura caricata sul mezzo di soccorso. Un episodio che, seppur non legato direttamente alla tecnologia elettrica, ha contribuito a rendere ancora più amaro il battesimo della strada per la nuova Panda.
Un intoppo
Nonostante questi intoppi, la B SUV elettrico di casa Fiat resta un modello strategico per il marchio torinese, pensato per conquistare una clientela giovane, dinamica e sensibile ai temi della sostenibilità. Le testimonianze dei primi acquirenti, però, sottolineano l’importanza di una comunicazione trasparente sulle prestazioni effettive e la necessità di investire ulteriormente nella rete di ricarica pubblica, ancora troppo limitata per supportare una diffusione di massa delle auto elettriche.
Il percorso verso l’elettrificazione del parco auto italiano, insomma, si conferma ricco di ostacoli e sfide da superare. Casi come quello della Fiat Grande Panda aiutano a comprendere meglio le esigenze degli automobilisti e a stimolare un dibattito costruttivo tra costruttori, istituzioni e utenti finali. Solo attraverso una maggiore trasparenza e una tecnologia sempre più affidabile sarà possibile trasformare l’entusiasmo iniziale in una vera e propria rivoluzione della mobilità.
Ultime notizie
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/mate-rimac-bugatti-chiron-1170x826-1.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/mclaren_f1-1-1024x640-1.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/Screenshot-2025-08-04-124354.png)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/08/WhatsApp-Image-2025-08-04-at-12.38.41-1-scaled.jpeg)