Compra una Fiat Panda 100HP per 4.600 euro: divertente ma costosa da mantenere
La Fiat Panda 100HP conquista anche il Regno Unito, ma tra costi di manutenzione elevati e ricambi speciali, l'esperienza non è sempre positiva
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Quando si pensa a una piccola utilitaria italiana, la mente corre subito alla Fiat Panda, un’icona dell’automobilismo urbano, apprezzata per praticità e accessibilità. Tuttavia, esiste una versione che rompe gli schemi: la Panda 100HP. In apparenza, questa variante sportiva sembra la soluzione ideale per chi cerca emozioni di guida senza dover investire cifre esorbitanti. Ma, come spesso accade, la realtà può riservare sorprese, soprattutto se si vive nel Regno Unito.
A raccontare in prima persona questa esperienza è stato Charlie Martin, redattore della celebre rivista automobilistica Autocar. L’acquisto della Panda 100HP si presentava come un vero affare: con circa 4.600 euro, Martin si è portato a casa una piccola sportiva dal DNA tutto italiano, promettendo tanto divertimento a costi contenuti. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale ha presto lasciato spazio a una realtà ben più complessa, fatta di costi nascosti e difficoltà di gestione che pochi avrebbero potuto prevedere.
Manutenzione esosa
Il primo ostacolo è emerso già nelle fasi iniziali della proprietà: la manutenzione auto si è rivelata tutt’altro che economica. A differenza di quanto accade in Italia, dove la Panda è tra le auto più diffuse e i ricambi si trovano ovunque, nel Regno Unito ogni intervento è diventato una vera e propria sfida. La ragione principale? La ricambi auto specifici per la 100HP sono difficili da reperire Oltremanica. Componenti come l’asse posteriore realizzato su misura o anche un semplice tergicristallo si sono trasformati in oggetti “speciali”, dal prezzo decisamente superiore alle aspettative.
Emblematico è il caso della sostituzione del paraurti anteriore: per questo intervento, Martin ha dovuto sborsare circa 577 euro. Ma non è tutto. I bracci oscillanti anteriori, elementi fondamentali per la tenuta di strada della vettura, hanno richiesto una spesa di ben 620 euro. Cifre che, se rapportate al valore d’acquisto dell’auto, risultano particolarmente gravose. In Italia, probabilmente, questi costi sarebbero stati molto più contenuti, grazie alla diffusione del modello e alla facilità di reperimento dei pezzi.
L’auto va al cuore
Nonostante le difficoltà e le spese impreviste, la Panda 100HP ha saputo comunque conquistare il cuore di Martin. Il motore 1.4 litri, vivace e pronto a salire di giri, abbinato a rapporti del cambio corti, rende la piccola torinese un vero e proprio giocattolo sulle strade di campagna inglesi. La leggerezza dell’auto e la sua agilità permettono di affrontare curve e tornanti con una facilità sorprendente, regalando sensazioni che raramente si trovano in altre utilitarie. In un episodio particolarmente significativo, Martin racconta di essere riuscito a tenere il passo di una Ferrari 296 sui South Downs, dimostrando che il piacere di guida non dipende solo dalla potenza pura, ma anche dal carattere e dalla dinamica di una vettura.
La storia della Panda 100HP nel Regno Unito diventa così il simbolo di un paradosso tutto automobilistico: acquistare un’auto apparentemente economica può rivelarsi un’esperienza impegnativa sotto il profilo finanziario, soprattutto quando si tratta di modelli poco diffusi all’estero. La lezione che si può trarre da questa vicenda è chiara: chiunque sia attratto da vetture particolari o di importazione dovrebbe valutare attentamente non solo il prezzo d’acquisto, ma anche i possibili costi nascosti legati alla gestione e alla manutenzione nel proprio Paese.
Nonostante tutto, la Fiat Panda conferma il suo fascino universale. Anche fuori dai confini italiani, questa piccola sportiva è in grado di conquistare automobilisti esigenti, grazie al suo carattere unico e alle prestazioni brillanti. Certo, occorre mettere in conto un budget più elevato per la manutenzione, ma per molti appassionati il gioco vale la candela. In fondo, il piacere di possedere un’auto diversa da tutte le altre, capace di regalare emozioni autentiche, può giustificare qualche sacrificio economico in più.
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