Auto fa l'en plein, divieto di sosta nella Ztl e sotto un semaforo

A Como i divieti di sosta e le violazioni della Ztl da parte dei turisti stranieri esasperano i residenti. Focus su controlli e soluzioni per la città

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 8 set 2025
Auto fa l'en plein, divieto di sosta nella Ztl e sotto un semaforo

Nel cuore pulsante di centro storico Como, la quotidianità dei residenti è ormai segnata da una situazione che sta rapidamente degenerando: le violazioni ai divieti di sosta sono diventate un fenomeno dilagante, soprattutto a causa della presenza di turisti stranieri che, con crescente frequenza, ignorano le regole della ztl e trasformano la vivibilità della città murata in un tema di acceso dibattito pubblico.

L’episodio che ha fatto il giro del web

Il recente episodio che ha destato particolare clamore riguarda un’automobile con targa tedesca, immortalata in palese infrazione sotto il semaforo di via Fontana, uno degli snodi principali della città murata. Non si tratta di un caso isolato, bensì della manifestazione più evidente di una tendenza che sembra ormai sfuggita al controllo delle autorità: veicoli, perlopiù provenienti da Germania, Svizzera e Olanda, vengono lasciati in sosta vietata, occupando spazi riservati ai residenti o accedendo senza permesso nelle aree soggette a ztl.

Le immagini che circolano sui social e sui media locali parlano chiaro: automobili di grossa cilindrata, spesso SUV o berline di lusso, parcheggiate per ore in posizioni che non solo ostacolano la circolazione, ma rappresentano un pericolo concreto per pedoni e ciclisti. Non è raro vedere veicoli stranieri bloccando passi carrabili o addirittura lasciati davanti agli ingressi di abitazioni private, alimentando il senso di frustrazione tra i residenti.

Scene di caos quotidiano

«Ogni giorno assistiamo a scene incredibili», racconta un abitante del centro storico Como. «Le auto con targa straniera vengono lasciate ovunque, anche nei punti più sensibili, e sembra che le multe non abbiano più alcun effetto deterrente. Ormai chi arriva dall’estero si sente libero di ignorare i divieti di sosta, certo che le sanzioni saranno poco incisive o difficili da riscuotere».

Il problema, però, va ben oltre la semplice inciviltà: la polizia locale si trova a dover gestire una situazione di crescente complessità, in bilico tra la necessità di tutelare la qualità della vita dei residenti e l’esigenza di non scoraggiare il flusso turistico, vitale per l’economia della città. Il turismo, infatti, rappresenta una delle principali risorse per Como, ma la tolleranza verso le infrazioni commesse dai turisti stranieri rischia di minare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni.

Per rispondere a questa emergenza, l’amministrazione comunale ha annunciato un piano straordinario che prevede il rafforzamento dei controlli da parte della polizia locale e l’adozione di nuove tecnologie per la rilevazione automatica delle infrazioni. Telecamere intelligenti e sistemi digitali di monitoraggio saranno installati nei punti più critici della ztl, con l’obiettivo di rendere più efficace la lotta contro le soste selvagge e restituire decoro e sicurezza al centro storico Como.

Interventi decisi

Tuttavia, molti cittadini chiedono interventi ancora più decisi: si parla di rimozione forzata dei veicoli in infrazione, di inasprimento delle sanzioni e di una maggiore collaborazione internazionale per assicurare che anche i turisti stranieri paghino le multe ricevute. Il tema è diventato uno dei più discussi dell’attualità locale, con segnalazioni e denunce che si moltiplicano ogni giorno sui canali di comunicazione, alimentando un acceso confronto tra chi difende la necessità di tutelare l’attrattività turistica e chi, invece, rivendica il diritto dei residenti a vivere in una città ordinata e sicura.

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