Dacia, il prossimo anno ci saranno molte novità: non solo C-Neo
Dacia rinnova la gamma 2026 con la C-Neo, la city EV Evader, restyling Sandero e motori GPL/ibridi su Duster, Bigster e Jogger. Prezzi competitivi e strategie di mercato
Il 2026 si prospetta come un anno cruciale per chi segue da vicino l’evoluzione del marchio Dacia. La casa automobilistica rumena si prepara a un vero e proprio salto generazionale, puntando a rafforzare la sua leadership nel segmento delle vetture economiche, ma senza trascurare le nuove sfide dell’innovazione tecnologica. In questo scenario, l’offerta si arricchisce di cinque modelli profondamente rinnovati, con listini che partono da 14.800 euro e una gamma di motorizzazioni pensata per soddisfare ogni esigenza, dalla mobilità urbana elettrica alle soluzioni più versatili e pragmatiche.
Ci sarà sempre il GPL
Il primo elemento di rottura nella strategia Dacia è rappresentato dall’arrivo della Dacia Evader, una city crossover compatta lunga 3,8 metri che eredita la piattaforma tecnica della Renault Twingo. Il modello, pensato per la città, si distingue per la sua autonomia di 250 km e un prezzo di lancio fissato a 18.000 euro. Questa proposta segna un nuovo punto di riferimento per l’accessibilità dell’auto elettrica, rispondendo alle esigenze di chi cerca una soluzione urbana senza rinunciare a contenuti tecnologici di rilievo.
Accanto alla svolta elettrica, Dacia conferma la propria attenzione per le motorizzazioni alternative, portando avanti una doppia strategia che combina GPL e tecnologia ibrida. In particolare, i restyling di Dacia Duster e Bigster introducono una configurazione inedita: il cuore del sistema è il motore 1.2 turbo, abbinato a un impianto bifuel e a una piccola unità elettrica posteriore da 31 CV. Questa soluzione, che sarà disponibile all’inizio del 2026, promette non solo una maggiore efficienza, ma anche una versatilità superiore, con prezzi di partenza rispettivamente di 28.500 e 29.900 euro.
La vettura più attesa
Ma la vera rivoluzione per il marchio arriva con la presentazione della Dacia C-Neo, una berlina di 4,6 metri costruita sulla piattaforma CMF-B. Questo modello rappresenta il primo, coraggioso ingresso del brand nel competitivo segmento C, da sempre terreno di confronto tra i costruttori generalisti. La Dacia C-Neo sarà disponibile con una gamma articolata di motorizzazioni: si va dalle versioni mild hybrid alle più sofisticate full hybrid, senza dimenticare le opzioni a GPL e la trazione integrale, una vera rarità per la categoria. Il debutto è fissato per dicembre 2026, con un prezzo indicativo di 20.000 euro e un abitacolo dominato da uno schermo centrale da 10 pollici, a testimonianza di un salto qualitativo anche negli interni.
La strategia di rinnovamento coinvolge anche i modelli storici della gamma. La Sandero, nelle versioni berlina Streetway e crossover Stepway, riceve un restyling che ne aggiorna l’estetica grazie a una nuova firma luminosa a T rovesciata e a interni completamente riprogettati. Sul fronte delle prestazioni, la motorizzazione benzina raggiunge ora i 100 CV, mentre la versione bifuel GPL arriva a 120 CV, offrendo una scelta sempre più ampia agli automobilisti attenti al rapporto qualità-prezzo.
Anche la Jogger ha la sua importanza
Non manca all’appello la familiare Jogger, che nella sua nuova veste raggiunge i 155 CV grazie a una motorizzazione full hybrid. Un ulteriore punto di forza è rappresentato dall’aumento del 20% della capacità del serbatoio GPL, che consente di estendere l’autonomia complessiva fino a 1.480 km: un risultato che rende la Jogger una delle proposte più interessanti per chi percorre lunghi tragitti e desidera ridurre al minimo le soste per il rifornimento.
Dietro queste novità si cela una strategia articolata su due binari: da una parte, la volontà di rendere l’elettrico urbano finalmente accessibile a un pubblico più ampio; dall’altra, il pragmatismo di soluzioni ibride e bifuel pensate per chi non vuole rinunciare alla flessibilità e all’autonomia. Resta però la sfida più impegnativa: mantenere la competitività dei prezzi in un contesto di costi tecnologici in crescita, senza tradire quella filosofia di frugalità che ha reso Dacia un punto di riferimento nel panorama automobilistico europeo.
Il 2026 si profila dunque come un banco di prova decisivo: la scommessa di Dacia sarà dimostrare che innovazione e accessibilità possono convivere, offrendo una gamma che punta a soddisfare esigenze sempre più diversificate senza perdere di vista il valore aggiunto della semplicità.