Cina punta all'elettrificazione totale: come può riuscirci entro il 2040

La Cina lancia la "Roadmap 3.0" per auto: picco emissioni nel 2028, oltre 80% di NEV, spinta alla guida autonoma e investimenti in R&D fino al 2040

Cina punta all'elettrificazione totale: come può riuscirci entro il 2040
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Giorgio Colari
Pubblicato il 27 ott 2025

Il settore automobilistico mondiale si trova davanti a una svolta epocale, guidata dalla determinazione della Cina a ridisegnare il futuro della mobilità. Un piano ambizioso, dettagliato e scandito da tappe ben precise – 2028, 2035 e 2040 – promette di rivoluzionare l’industria con obiettivi concreti: oltre il 60% di riduzione delle emissioni, più dell’80% di veicoli a nuova energia sulle strade e una quota significativa di vendite rappresentata da ibridi evoluti entro il 2040. Questi numeri, già di per sé impressionanti, sono il cuore pulsante della roadmap 2040 che Pechino ha deciso di seguire con decisione e lungimiranza.

La strategia

La strategia, battezzata “Energy-Saving and New Energy Vehicle Technology Roadmap 3.0”, si articola in una serie di azioni coordinate e mirate a ridurre drasticamente l’impatto ambientale della mobilità. Il piano prevede che il picco delle emissioni del settore venga raggiunto nel 2028, seguito da una progressiva e programmata diminuzione. Un traguardo particolarmente ambizioso riguarda il 2035: entro questa data, tutti i veicoli dotati di motore a combustione interna dovranno essere almeno ibridi, sancendo di fatto la fine dell’auto tradizionale come la conosciamo oggi.

Al centro di questa trasformazione troviamo la massiccia diffusione dei NEV (veicoli a nuova energia), una categoria che comprende veicoli elettrici puri, ibridi plug-in e soluzioni range extender. La elettrificazione della mobilità cinese, però, non si limita a una semplice sostituzione dei motori, ma coinvolge l’intero ecosistema della mobilità, puntando su innovazione, infrastrutture intelligenti e nuove modalità di interazione tra veicoli, strade e dati.

Un elemento chiave della strategia è rappresentato dallo sviluppo della piattaforma Vehicle Road Cloud, una soluzione tecnologica integrata che connette automobili, infrastrutture stradali e sistemi cloud. Questo ecosistema digitale sarà il vero abilitatore della guida autonoma, facilitando la comunicazione in tempo reale tra veicoli e ambiente circostante e accelerando l’adozione di sistemi di assistenza alla guida di Livello 4 e 5. L’obiettivo è chiaro: rendere la mobilità non solo più sostenibile, ma anche più sicura ed efficiente.

La roadmap completa

La roadmap 2040 non si esaurisce nella componente tecnologica, ma delinea un modello di sviluppo industriale a tutto tondo. Il governo cinese prevede investimenti massicci nella formazione di talenti locali, attraverso la creazione di centri di ricerca avanzati, la promozione di campus universitari dedicati e partnership strategiche con le aziende leader del settore. In questo modo, la Cina punta a consolidare la propria posizione di leadership globale nell’innovazione automobilistica, rendendo il Paese un punto di riferimento imprescindibile per chiunque operi nel comparto.

Sul fronte internazionale, la strategia cinese assume una valenza ancora più rilevante. I produttori nazionali sono incentivati a espandere la loro presenza sui mercati globali, integrandosi nelle catene del valore mondiali con prodotti all’avanguardia sia in termini di prezzo che di tecnologia. La guida autonoma e la piattaforma Vehicle Road Cloud sono destinate a diventare asset strategici per conquistare nuove quote di mercato e ridefinire gli equilibri della competizione globale.

Le reazioni degli osservatori

Le reazioni degli osservatori internazionali sono tutt’altro che univoche. Da un lato, gli analisti europei vedono nella spinta della Cina una potenziale minaccia agli equilibri del mercato automobilistico, temendo una concorrenza sempre più agguerrita. Dall’altro, gli esperti ambientali sottolineano come la reale efficacia della riduzione delle emissioni dipenderà dalla capacità di decarbonizzare la rete elettrica nazionale e di ottimizzare la filiera produttiva delle batterie, due sfide che restano ancora aperte.

Per l’industria automobilistica, il piano cinese rappresenta al tempo stesso una straordinaria opportunità e una sfida complessa. Il mercato dei componenti per veicoli a nuova energia e dei sistemi di guida autonoma è destinato a crescere in modo esponenziale, ma permangono criticità legate all’approvvigionamento delle materie prime e alla gestione dei picchi di domanda elettrica. In questo scenario in rapida evoluzione, la capacità di innovare e di adattarsi alle nuove regole del gioco sarà fondamentale per rimanere competitivi.

Mentre l’Europa rivede le proprie strategie sulla transizione verso veicoli a zero emissioni, la Cina si candida a diventare il motore trainante della nuova era della mobilità, puntando su elettrificazione di massa e avanzamento tecnologico come pilastri del proprio sviluppo nei prossimi vent’anni. La sfida è lanciata: il futuro dell’auto passa, inevitabilmente, per Pechino.

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