Aumenti per la patente B: cosa cambia dal 1° novembre 2025

Dal 1° novembre 2025 ottenere la patente B costerà di più: compensi esaminatori a forfait, aumento ore certificate e lievi rincari dei diritti della Motorizzazione.

Aumenti per la patente B: cosa cambia dal 1° novembre 2025
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Giorgio Colari
Pubblicato il 21 ott 2025

Dal 2025, ottenere la patente B diventerà un percorso più impegnativo e, soprattutto, più costoso per gli italiani che desiderano mettersi alla guida. Un cambiamento importante che coinvolgerà non solo il portafoglio degli aspiranti automobilisti, ma anche il tempo e la preparazione necessari per arrivare al tanto ambito documento. La novità arriva direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha ufficializzato un decreto destinato a rivoluzionare le modalità di esame e formazione.

A partire dal primo novembre 2025, infatti, chi vorrà conseguire la patente B dovrà fare i conti con un incremento delle spese legate all’iter di formazione e agli esami. La principale novità riguarda l’introduzione di un compenso forfettario di 275 euro destinato agli esaminatori per ogni sessione d’esame, superando così il precedente sistema che calcolava i rimborsi in base alla distanza percorsa dagli stessi. Questo nuovo sistema, pensato per semplificare e uniformare la gestione delle sessioni, comporterà però un aumento diretto dei costi a carico dei candidati.

Secondo le prime stime, il nuovo compenso per gli esaminatori si tradurrà in un rincaro compreso tra 10 e 15 euro per ogni candidato. Una cifra che, seppur non esorbitante, va ad aggiungersi ad altri aumenti previsti dalla riforma del Codice della Strada. Tra questi, spicca l’obbligo di sostenere almeno otto ore di guida certificate, rispetto alle sei attualmente richieste. Questa modifica è stata introdotta con l’obiettivo di migliorare la preparazione pratica dei futuri automobilisti, ma comporterà inevitabilmente un ulteriore aggravio di spesa.

Facendo due conti, le due ore di guida aggiuntive avranno un impatto economico che oscilla tra gli 80 e i 120 euro, considerando che il costo medio di una lezione presso le autoscuole italiane si aggira tra i 40 e i 60 euro. Di conseguenza, il percorso per ottenere la patente B si fa più lungo e oneroso, soprattutto per chi aveva pianificato di limitarsi al minimo delle ore richieste dalla normativa attuale.

Le reazioni delle associazioni di categoria non si sono fatte attendere e mostrano posizioni differenti. L’Unasca, una delle principali sigle rappresentative delle autoscuole, minimizza l’impatto dei rincari, sottolineando che “il candidato medio sostiene già tra 10 e 15 ore di guida”. Di diverso avviso è Confarca, che avrebbe auspicato un monte ore ancora più elevato, suggerendo almeno 12 ore di pratica obbligatoria per una formazione più solida e sicura.

Ma non è tutto: a partire da gennaio 2026, scatterà anche un lieve aumento dei diritti da versare alla Motorizzazione. Si tratta di un rincaro contenuto, quantificabile in pochi euro per ogni candidato, ma che si somma agli altri incrementi previsti. L’insieme di queste novità va quindi a incidere in modo sensibile sui costi patente, rendendo il percorso più dispendioso rispetto al passato.

Le autoscuole potrebbero adottare diverse strategie per cercare di contenere l’impatto economico sui candidati. Tra le ipotesi al vaglio, ci sono pacchetti promozionali dedicati a chi si iscrive con largo anticipo o la possibilità di organizzare sessioni di esame con più candidati contemporaneamente, così da suddividere il costo del forfait destinato agli esaminatori. Tuttavia, l’incidenza effettiva dei rincari varierà notevolmente da una zona all’altra d’Italia, a seconda delle tariffe già in vigore e delle politiche commerciali delle singole scuole guida.

Chi non aveva già previsto di frequentare più ore di pratica rispetto al minimo richiesto si troverà inevitabilmente a dover affrontare una spesa maggiore per ottenere la patente B. Le nuove regole mirano a migliorare la sicurezza e la preparazione dei futuri automobilisti, ma rappresentano un ulteriore ostacolo economico in un periodo in cui il tema dei costi patente è già particolarmente sentito. Sarà fondamentale, quindi, informarsi con attenzione e valutare le offerte delle diverse autoscuole per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e possibilità.

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