Audi, tolto il velo alla F1 che guideranno Hülkenberg e Bortoleto

Audi debutta in Formula 1 nel 2026 con la R26: svelata la livrea, power unit sviluppata a Neuburg, chassis a Hinwil, Hülkenberg e Bortoleto in coppia e Revolut title partner

Audi, tolto il velo alla F1 che guideranno Hülkenberg e Bortoleto
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Renato Terlisi
Pubblicato il 13 nov 2025

L’ingresso di Audi nel mondo della Formula 1 rappresenta uno dei progetti più ambiziosi e strategici degli ultimi anni nel panorama motorsport internazionale. Non si tratta soltanto di una sfida sportiva, ma di un tassello fondamentale all’interno di un ampio processo di rinnovamento aziendale, come sottolineato dal CEO Gernot Döllner durante l’annuncio ufficiale: la Casa dei quattro anelli mira a rafforzare la propria competitività globale, puntando a diventare protagonista assoluta entro il 2030. La presentazione della nuova monoposto R26 è fissata per gennaio, mentre il debutto in pista avverrà già a febbraio in Bahrein, dando il via a un percorso che punta deciso al titolo mondiale.

Una struttura multinodale

Il cuore della strategia industriale di Audi in Formula 1 si fonda su una struttura multinodale, articolata su tre poli tecnologici di assoluta eccellenza. A Neuburg an der Donau, in Germania, verrà sviluppata la nuova power unit con motore V6 turbo da 1,6 litri, affiancato da un avanzato sistema ERS a batteria ad alta tensione. Questo centro rappresenta il fulcro della ricerca e sviluppo motoristico, vero e proprio laboratorio d’innovazione per l’intero progetto.

Il secondo pilastro è rappresentato da Hinwil, in Svizzera, storico quartier generale ereditato dall’acquisizione di Sauber. Qui prenderà forma il telaio della monoposto, si curerà l’assemblaggio e la gestione operativa delle gare. L’esperienza e la tradizione tecnica maturate da Sauber nel corso degli anni costituiscono una base solida su cui innestare le nuove ambizioni della casa tedesca.

A completare il triangolo strategico, il nuovo Technology Centre di Bicester, nel Regno Unito, garantirà un accesso privilegiato al know-how britannico, notoriamente uno dei più avanzati al mondo nel motorsport. La sinergia tra questi tre poli promette di essere il vero valore aggiunto del progetto, purché la collaborazione e l’integrazione tra i team risultino fluide e orientate all’innovazione continua.

Una coppia ben assortita

Sul fronte sportivo, la scelta dei piloti riflette una visione equilibrata tra esperienza e futuro. Al volante della nuova R26 troveremo il veterano Nico Hülkenberg, pilota dalla solidità comprovata, affiancato dal giovane talento brasiliano Gabriel Bortoleto, pronto a fare il suo debutto mondiale. Una line-up che combina affidabilità e prospettiva, incarnando al meglio lo spirito del progetto Audi in Formula 1.

Dal punto di vista commerciale, l’accordo pluriennale con Revolut come title partner a partire dal 2026 rappresenta una mossa strategica per rafforzare l’engagement digitale e accrescere l’attrattività del marchio verso una fanbase globale. L’ingresso di un partner di tale portata testimonia la forza del brand e la volontà di puntare su innovazione e tecnologia anche nella comunicazione.

Non mancano però le sfide: squadre come Mercedes, Ferrari e Red Bull dispongono di un vantaggio tecnico e operativo maturato in anni di presenza stabile ai vertici della categoria. L’integrazione delle competenze distribuite tra Neuburg, Hinwil e Bicester, l’affidabilità della nuova power unit e la capacità di adattarsi ai regolamenti tecnici del 2026 saranno i veri banchi di prova per il team. Gli esperti sottolineano come solo una collaborazione efficace tra i diversi centri di eccellenza potrà trasformare la distribuzione geografica delle competenze in un vantaggio competitivo reale.

Tanti talenti da acquisire

Per colmare il gap con i top team, Audi sta investendo massicciamente nell’acquisizione di talenti e nella costruzione di partnership strategiche, sfruttando la reputazione internazionale del marchio. I test pre-stagionali in Bahrein offriranno un primo riscontro concreto sulla bontà del progetto, mentre la stagione 2026 sarà fondamentale per raccogliere dati e perfezionare la competitività della monoposto in vista dell’obiettivo mondiale fissato per il 2030.

L’arrivo di Audi in Formula 1 ridisegna così le dinamiche commerciali e sportive del campionato, unendo il know-how motoristico tedesco, l’eredità tecnica di Sauber e la tradizione britannica del motorsport. Un mix affascinante, che promette di scrivere nuove pagine nella storia della massima categoria automobilistica. Tuttavia, come sempre accade in Formula 1, sarà il cronometro in pista a decretare il successo o meno di questa ambiziosa sfida.

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