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Peugeot 308 TCR: i test di Massimo Arduini

La fase di configurazione del set up della vettura della casa del Leone da 350 CV e dalla particolare e innovativa aerodinamica prosegue sul circuito dell’autodromo veneto di Adria…

Senza sosta il lavoro ai box per preparare e settare la nuova Peugeot 308 TCR portata in pista da Massimo Arduini, il 5 volte campione italiano della specialità.  La fase di configurazione del set up della vettura della casa del Leone da 350 CV e dalla particolare e innovativa aerodinamica prosegue sul circuito dell’autodromo veneto di Adria (RO). Il tracciato è l’ideale per mettere alla prova la nuova Peugeot 308 TCR che, rispetto alla 308 Racing Cup finora conosciuta, presenta una serie di importanti novità.

Massimo Arduini ha dichiarato:

“Grande è il lavoro che viene svolto con gli ingegneri su come configurare la vettura e settarla per la specifica pista. Pensate che la nuova Peugeot 308 TCR ha ben 89 elementi da accordare bene tra loro (tra ammortizzatori, barre, centraline…) e non è una cosa così immediata! Dall’altro lato, però, puoi letteralmente cucirti addosso la vettura, cosa niente affatto scontata. In pista, per provare questi settaggi, si cerca di non fare errori, ma bisogna sempre andare un po’ oltre il limite per capire la bontà della strada scelta nel setup. Se non ricordo male, proprio Senna diceva che se riesci a controllare la macchina, significa che non sei ancora abbastanza al limite”

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In merito alla scelta dell’autodromo di Adria il 5 volte campione italiano del TCR ha affermato:

“Abbiamo scelto Adria perché tra i tanti vantaggi ha anche quello di avere ampie vie di fuga e questo semplifica non poco quando “osi un po’ troppo” e anche per questo, forse, la possiamo definire la puntata della sicurezza, della tranquillità… Abbiamo girato anche in notturna e abbiamo potuto verificare che i tempi non sono poi così diversi da quelli ottenuti di giorno. Un aiuto importante è stata l’illuminazione della pista, ma c’è stato anche un altro elemento. Con l’aiuto degli ingegneri, infatti, si utilizza la telemetria che ti permette di fissare e memorizzare l’esatto punto dove staccare o dove compiere una data manovra. Questo ti permette di farlo anche di notte, dopo un po’ che hai preso la mano. Non dico che si è quasi in grado di guidare al buio, ma quasi”

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Infine, le prime importanti indicazioni sulla nuova vettura progettata dalla casa del Leone:

“Un elemento che mi piace molto dell’auto è il volante multifunzione. Non è come quello della F1, ma poco ci manca. Esiste, ad esempio, un tasto chiamato PIT LIMITER che limita la velocità a 60 orari e attiva il lampeggio dei fanali, necessario quando si entra in pit lane appunto, molto utile e comodo. Poi abbiamo il tasto flash che ti permette di “sfanalare” chi hai davanti per avvisarlo che lo stai per sorpassare, se servisse. Poi il tasto MARKER, quel tasto che ti permette di fissare un punto che ti interessa nella pista, in modo tale da permettere agli ingegneri di individuare a colpo sicuro una data segnalazione che gli vuoi fare. Sia essa un errore o una anomalia dell’auto. Poi il commutatore, tasto verde, serve nel processo di inserimento delle marce, tenendo presente che la frizione serve sostanzialmente solo quando si parte da fermo. Proseguendo, ci sono i tasti del vero comfort, tipo quello DRINK. Non è uno scherzo, esiste veramente e permette di gestire una borraccia che contiene un liquido dandoti da bere usando una cannuccia che ti tieni in bocca. Io l’unica volta che l’ho usato mi sono incartato con le azioni da compiere durante la guida e ho iniziato a tossire come un matto”.

Che il Leone sia tornato a ruggire?

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