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Cinture di sicurezza: le categorie che possono non indossarle

Che sia per motivi fisici o professionali, il Codice della Strada stabilisce così le categorie che possono non indossare le cinture di sicurezza.

Che le cinture di sicurezza siano tra quei dispositivi fondamentali per garantire l’incolumità dei passeggeri all’interno di un’automobile è fuor di dubbio. Il Codice della Strada è decisamente chiaro a tal riguardo e ne fa menzione guardando l’articolo 172, nel quale ne stabilisce quindi l’obbligatorietà. Non solo, la Legge – com’è noto, punisce anche il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta, attraverso sanzioni specifiche. Le contravvenzioni sono snocciolate al comma 10 del solito articolo 172 e parlano di una multa a partire da 81 Euro – che può però salire fino a 326 Euro. Chi pecca di recidiva, cioè viene pizzicato per la medesima infrazione per due volte in altrettanti anni si porta a casa anche la sospensione della patente, per un periodo minimo di 15 giorni fino ad un massimo di 2 mesi.

Fatta questa doverosa premessa, in quest’articolo vogliamo parlarvi di tutte quelle categorie di automobilisti esenti dall’obbligo di dover indossare le cinture di sicurezza. Tali soggetti, in caso di controllo operato dalle forze dell’ordine non incorreranno quindi in alcuna sanzione. A snocciolare le categorie derogate dall’uso delle cinture ci pensa in questo caso il comma 8 che le suddivide tra motivazioni fisiche e professionali. Iniziamo con le prime.

L’uso delle cinture di sicurezza, in alcune condizioni fisiche, potrebbe infatti addirittura aggravare tale disagio. Le cinture possono essere considerate un intralcio, se non addirittura un danno a tali soggetti. Chiaro: la condizione fisica che esula dall’indossare i sistemi di ritenuta deve essere obbligatoriamente sancita e testimoniata da un’apposito certificato medico. Il soggetto dovrà quindi essere sottoposto a visita specialistica e, eventualmente, considerato a rischio e quindi non idoneo ad usare le cinture. Un esempio classico arriva dalle donne agli ultimi mesi di gestazione e in stato di gravidanza considerata a rischio.  Il medico provvederà quindi a produrre un certificato nel quale indicare la durata dell’esenzione dall’uso delle cinture in auto. Tale documento dovrà quindi esser mostrato agli agenti in caso di controllo. 

Per quanto riguarda invece i motivi professionali che portano all’autorizzazione alla guida senza cinture di sicurezza abbiamo ad esempio tutte le forze di Polizia e dell’Esercito. Un avallo che però è valido solamente nel caso in cui tali agenti stiano esercitando un intervento o un servizio emergenziale. Sempre in quest’ultimo caso abbiamo poi sia i Vigili del Fuoco che gli autisti delle ambulanze. Tra i “civili” troviamo ad esempio gli operatori dei mezzi per la raccolta dei rifiuti, purché si trovino all’opera in aree urbane o industriali. E chiudiamo con gli istruttori di guida, purché a bordo di veicoli dotati di targa “scuola guida” e quindi “in servizio”.

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