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BMW Serie 5 2017: prima prova

La BMW Serie 5 2017 aumenta dimensioni e tecnologia anticipando il futuro. La prova con foto, video e prezzo di listino.

La BMW Serie 5 2017 porta un pezzo di futuro dell’automotive nel presente. Si parla tanto di auto futuristiche e di nuove tecnologie che arriveranno sul mercato e che porteranno alla guida autonoma. Un traguardo che contribuirà a una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada ma che richiederà ancora tanti anni di sviluppo e soprattutto di accordi normativi e politici. Ma intanto si può già avere un assaggio di questo mondo grazie ad alcuni modelli.

Tra questi riveste un ruolo fondamentale la nuova BMW Serie 5, arrivata alla settima generazione dopo qualcosa come sette milioni e novecentomila di esemplari venduti dal 1972, anno di lancio della Serie 5. La prima prova con la nuova BMW Serie 5 2017, versione Luxury Line, si è rilevata un concentrato di tecnologia e comfort davvero difficile da trovare. Dalla sede di BMW Italia, a San Donato Milanese, sono partito alla volta di Gargnano, sulle sponde del Lago di Garda, per prendere confidenza con la berlina per eccellenza di Monaco di Baviera.

Prendere confidenza è proprio il termine giusto perché la BMW Serie 5 – settima serie è nuova in tutto e per tutto: livrea, scocca, motori, assetti, infotainment e, soprattutto, assistenza alla guida. Il piacere di guida è elevato ma la vettura offre anche – per chi lo desidera – la possibilità di non guidare (o meglio di guidare a metà) grazie ai numerosi sistemi di guida semi-assistita. E lo fa in tutta sicurezza, perché l’obiettivo finale è quello di gestire al meglio le situazioni di emergenza. Si gestisce tutto, o quasi, con il pulsantino in alto ai sinistra posto sui comandi al volante. Scoprire che l‘auto frena e accelera autonomamente trasmette una certa emozione. Oltre al Dynamic Cruise Control (DCC), infatti, l’optional Active Cruise Control (ACC) adatta la velocità alla situazione del traffico: l’auto riparte da sola quando i sensori registrano che il veicolo davanti a me (ma anche quello che lo precede) si è mosso.

BMW Serie 5 2017, verso la guida autonoma

Ho usufruito anche dell’utilissimo pacchetto di sicurezza Driving Assistant Plus che prevede l’assistente al mantenimento della corsia con protezione attiva anticollisione laterale che corregge lo sterzo quando la vettura rischia di sbandare. Lavora con l’assistente al cambio di corsia che entra in funzione semplicemente premendo la leva dell’indicatore di direzione. In un paio di occasioni ho provato a cambiare corsia in tutta sicurezza senza mettere la freccia: il cambio corsia è ugualmente possibile ma il volante fa una certa resistenza. Non ho avuto modo di provarlo ma si annuncia utilissimo, specie in caso di frenata improvvisa in autostrada, l’assistente per evitare l’ostacolo (o alla manovra evasiva) che lavora fino a 160/h km con l’ausilio del Dynamic Stability Control (DSC). Completano il quadro l’avvertimento di violazione della precedenza, di guida contromano e di traffico trasversale mentre l’avvertimento anti-tamponamento ora funziona anche con i veicoli che seguono.

Con tutti questi sistemi un viaggio diventa inevitabilmente più comodo e meno stressante ma non pensate che l’auto sia stata concepita per permettervi distrazioni, anzi: se togliete le mani dal volante, dopo circa 20 secondi apparirà sul display una segnale di colore giallo che vi inviterà a rimetterle nella posizione corretta. Mantenere sempre le mani sul volante è d’obbligo e vitale perché l’auto non sterza da sola se non nelle curve più ampie. Quindi sulle rampe di uscita dell’autostrada o sui tornanti sarà bene non far conto sui sistemi di guida semi-assistita anche se l’auto cercherà sempre di opporsi agli ostacoli che trova sulla strada. Ma come funziona la guida automatizzata sulla BMW Serie 5? Ci sono circa una ventina di sensori in totale: una telecamera stereo sul parabrezza vicino allo specchietto retrovisore sorveglia la zona circostante della vettura e lavora insieme a sensori, sensori radar e ultrasuoni.

Parcheggio telecomandato e Gesture Control

Accendo il motore con il BMW Display Key che funziona nel raggio di circa un metro e permette l’accensione di riscaldamento o condizionamento dell’aria. Ma soprattutto consente il parcheggio telecomandato (Remote Parking): ho premuto un pulsante della chiave e l’auto si sposta da sola fino a una volta e mezza la sua lunghezza, volendo anche in retromarcia. Il sistema ha debuttato nel 2015 sulla BMW Serie 7 ed è utile nei parcheggi molto stretti: basta posizionare l’auto davanti al posto libero e parcheggiare con il telecomando. Il Park Assistant, invece, consente parcheggi paralleli ma anche trasversali o a pettine, dove ci sia uno spazio di almeno 40 centimetri su ogni lato della vettura. A breve potrebbe arrivare anche il sistema On-Street Parking Information (OSPI), ora disponibile solo in Germania e Stati Uniti, che permette di trovare parcheggi liberi in determinati tratti grazie al ricorso al cloud, con dati storici e attuali di vetture o smartphone.

BMW Serie 5 2017

Ma la BMW Serie 5 2017 vista finora fa quasi tutto da sola. Invece, permette anche al guidatore e ai passeggeri di togliersi delle soddisfazioni: se il touch dello schermo o la rotella non vi bastano, potete alzare il volume, cambiare radio, o accettare una telefonata semplicemente muovendo l’indice nell’aria. Il Gesture Control funziona grazie a un sensore 3D vicino alla consolle centrale che traduce in comandi i gesti. Gli uomini d’affari apprezzeranno il fatto che su tutte le versioni è di serie una SIM con connessione internet e cloud dedicato: la grande novità è il collegamento alla mail grazie a Microsoft Exchange dove poter gestire mail, agenda e calendario. I servizi BMW Connected Drive offrono anche l’utile ricarica induttiva per gli smartphone e supportano il sistema Apple CarPlay, per la prima volta senza cavi. Non pervenuto, invece, Android Auto.

BMW Serie 5 2017, prova e sensazioni

La qualità degli interni è elevata e i materiali pregiati si sposano bene con lo schermo centrale da 10″25, un tablet praticamente, su cui campeggiano tre icone: navigazione, dati sulla vettura e servizi di Connected Drive mostrano cosa sta succedendo in tempo reale. Tutte sono personalizzabili e possono anche mostrare il veicolo e cosa c’è intorno. Il quadro strumenti ospita un doppio display digitale per contagiri e tachimetro ma per la guida basta concentrarsi sull’head-up display, cresciuto del 70% rispetto al modello precedente: riporta indicazioni del navigatore, velocità corrente, avvertimenti dei sistemi di assistenza e segnali stradali. Qui lo Speed Limit Assist compie un passo in avanti: il sistema non legge solo il limite attualmente presente sulla strada ma riporta con una diversa colorazione anche il limite successivo in modo da permettere una guida previdente. La fonte da cui attinge non è solo il GPS ma anche il cloud che avverte di un segnale di emergenza lanciato da un’altra vettura.

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Rispetto al modello precedente, la nuova piattaforma in alluminio e magnesio abbassa il peso della vettura fino a 100 kg (1640 kg in totale) ma che grazie a un ottimo coefficiente aerodinamico (cx = 0,22 su alcune versioni) dichiara consumi inferiori del 10%: nei circa 100 km di autostrada percorsi con la BMW 530d berlina da 265 cavalli a trazione posteriore, il computer di bordo ha fatto segnare 5,5 l/100 km andando vicino al valore dichiarato di 4,5 l/100 km nel ciclo misto NEDC.

I consumi ridotti non impediscono prestazioni di livello: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e coppia di ben 620 Nm disponibile da 2000 giri. Passando alla modalità di guida Sport, lo spunto e la ripresa sono garantiti quando si decide di effettuare un sorpasso o anche solo quando si alza un po’ il ritmo. Il cambio automatico Steptronic a 8 rapporti è fluido e versatile mentre il nuovo complesso delle sospensioni assorbe senza problemi dossi e cunette. Il tetto con isolamento acustico integrato garantisce un’ottima silenziosità dell’abitacolo anche a velocità sostenute. L’asse posteriore sterzante aiuta uno sterzo già diretto e preciso.

Comandi vocali e tecnologia da studiare

La linea cambia più di quanto non dicano le foto o i video: ricorda la BMW Serie 5 precedente ma cambia il muso che assomiglia più a una Serie 3 o a una Serie 4 con una griglia a doppio rene e una cromatura piuttosto d’impatto. Nuovi i gruppi ottici con tecnologia LED e le prese d’aria. Più muscolose le fiancate grazie a due nervature molto evidenti mentre sono meno vistosi i cambiamenti sul posteriore che presenta gruppi ottici rinnovati mantenendo una continuità con la sesta serie. Aumentano leggermente le dimensioni esterne: la lunghezza sale a 4.395 millimetri, la larghezza a 1.868 millimetri e l’altezza 1.466 millimetri. Resta sempre molto lo spazio a disposizione per la testa e le gambe nella zona posteriore mentre il volume del bagagliaio è cresciuto da 520 a 530 litri e ora si possono ospitare fino a tre seggiolini sul sedile posteriore.

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Trovare dei difetti alla BMW Serie 5 2017 è difficile ma chiaramente non è un’auto perfetta. Partiamo dai comandi vocali: BMW parla di un assistente vocale intelligente con il più alto livello di comando a linguaggio naturale, utilizzabile anche per la scelta delle stazioni radio o delle notizie. Sfortunatamente la scelta delle parole non è così ampia e vanno pronunciate in modo preciso altrimenti il sistema si perde. Per eseguire uno zoom della navigazione ci ho impiegato un po’.

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La questione apre un capitolo sulla tantissima tecnologia che andrebbe spiegata ai clienti come è stato fatto con la stampa nella dettagliata presentazione presso la sede di BMW Italia. Tra gli altri aspetti che mi hanno convinto poco c’è la scelta della moquette, elegante ma poco pratica visto che, specie nelle colorazioni chiare come il beige, si sporca con troppa facilità. Da sottolineare la cancellazione della versione base, scelta comunque comprensibile dato che rappresentava il 7% delle vendite. Ora i quattro i livelli di allestimento sono Business, Sport, Luxury e M Sport.

BMW Serie 5 2017, prezzo e scheda tecnica

Il costo di qualità, tecnologia e comfort è alto ma non poteva essere altrimenti: il prezzo di listino è di 50.800 euro per la 520d, circa 15.000 euro in meno della vettura da noi provata proposta a 66.000 euro. Per chi non se la sente di pagare il Superbollo è disponibile una BMW 530d depotenziata da 249 CV. I motori a benzina sono rappresentati dalla 530i da 252 CV e dalla 540i da 340 CV, sei cilindri e solo a trazione integrale.

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Le versioni diesel, che in Italia rappresentano il 97% delle vendite, sono le uniche disponibili anche a trazione posteriore. Per la versione station wagon, denominata Touring, bisognerà aspettare la presentazione al Salone di Ginevra 2017 e l’uscita sul mercato prevista per l’estate 2017. A marzo debutteranno anche la 520d efficient dynamic edition e la BMW 530e ibrida plug-in, con un’autonomia elettrica intorno ai 40 km.

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