Un'altra realtà del Gruppo VW critica l'elettrificazione: manca la domanda

Bentley posticipa la fine dei motori a combustione, spinta dalla domanda del mercato premium. Nuovo logo Winged B e concept car svelano la strategia al 2025

Un'altra realtà del Gruppo VW critica l'elettrificazione: manca la domanda
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Giorgio Colari
Pubblicato il 30 set 2025

Il percorso verso l’elettrificazione nel segmento del lusso automobilistico sta attraversando una fase di profondo ripensamento. Bentley, simbolo dell’eccellenza britannica, si trova ora a dover rivedere le proprie strategie in materia di mobilità elettrica, rispondendo a una domanda di mercato che si sta rivelando meno entusiasta del previsto. Il cambiamento non è frutto di un semplice capriccio, ma nasce da una serie di valutazioni legate alle preferenze dei clienti, agli sviluppi tecnologici condivisi all’interno del gruppo Volkswagen e alle dinamiche di un settore in continua evoluzione.

L’idea del brand

Sotto la guida di Frank-Steffen Walliser, il nuovo CEO della casa di Crewe, Bentley ha deciso di rallentare il suo piano di transizione verso i veicoli elettrici, scegliendo un approccio più graduale e ponderato. Walliser ha sottolineato come la sinergia tra i marchi del gruppo, in particolare con Audi e Porsche, sia fondamentale: “I tre marchi condividono piattaforme, propulsori e altri componenti chiave”, ha spiegato, lasciando intendere che le decisioni prese a Stoccarda e Ingolstadt hanno un impatto diretto sulle strategie della casa inglese.

Nonostante la produzione 800000 BEV annua nei moderni stabilimenti spagnoli del gruppo Volkswagen, la risposta del mercato premium alle auto a batteria non ha raggiunto i livelli auspicati. I clienti che scelgono il lusso continuano a mostrare una netta preferenza per i motori a benzina e per le sensazioni che solo la combustione tradizionale può offrire. Questa tendenza non riguarda solo Bentley, ma coinvolge anche marchi come Porsche e Lamborghini, costretti a rivedere i propri piani di lancio dei modelli 100% elettrici.

La casa britannica, tuttavia, non abbandona la visione di una mobilità più sostenibile. Il rallentamento non equivale a un passo indietro, bensì a una ridefinizione dei tempi: la strategia prevede una convivenza prolungata tra propulsori tradizionali, soluzioni ibride avanzate e futuri modelli completamente elettrici (BEV). Si tratta di una scelta dettata dal pragmatismo, che mira a bilanciare gli investimenti industriali, i ritorni economici e le effettive richieste del mercato, senza cedere alle pressioni di una transizione forzata.

Una revisione strategica

Parallelamente a questa revisione strategica, Bentley si prepara a un’operazione di rilancio dell’immagine del marchio. Il celebre logo Winged B, giunto alla sua quinta evoluzione, sarà presentato ufficialmente con una concept car 8 luglio 2025. Il nuovo emblema, ispirato alle ali del falco pellegrino e caratterizzato da linee più decise e moderne, vuole essere il simbolo di una casa capace di coniugare tradizione, artigianalità e uno sguardo verso il futuro.

Questa operazione di rebranding non è solo un esercizio di stile, ma rappresenta una dichiarazione di intenti: Bentley vuole riaffermare i suoi valori fondanti, rinnovando la propria immagine in un momento di grande trasformazione per il settore. L’aggiornamento del logo Winged B accompagnerà il lancio di una concept car che anticiperà le future linee stilistiche e tecnologiche del marchio, rafforzando il legame tra passato e innovazione.

Le pressioni normative

Le pressioni normative verso la decarbonizzazione restano comunque forti, ma i marchi di lusso sembrano poter adottare un percorso differenziato, fatto di soluzioni ibride sempre più sofisticate e di ottimizzazione dei motori a benzina, magari alimentati in futuro da carburanti sintetici. Questa strategia permette a Bentley di rispondere in modo flessibile alle esigenze dei clienti e alle evoluzioni del quadro normativo internazionale.

Il dibattito sulle tempistiche della transizione resta acceso: da una parte, c’è chi teme che questi ritardi possano compromettere la competitività futura delle case automobilistiche europee; dall’altra, c’è chi considera questa prudenza una risposta razionale a un mercato premium ancora legato alle emozioni e al fascino dei motori tradizionali. La nuova strategia di Bentley sembra voler trovare un equilibrio tra queste posizioni, dimostrando che nel settore automobilistico, soprattutto ai vertici del lusso, le transizioni raramente seguono percorsi lineari e prevedibili.

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