Una pista per Hot Wheels lunga 4,2 km sulle Mura di Lucca
All'alba Fabio Spark ha montato una pista Hot Wheels lunga oltre 4 chilometri lungo il perimetro delle Mura di Lucca. Tre macchinine, una con telecamera, hanno documentato l'impresa prima dello smontaggio
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Un’alba insolita ha sorpreso la città di Lucca, quando il creativo Fabio Spark ha dato vita a un progetto fuori dal comune: trasformare il perimetro delle storiche Mura di Lucca in un enorme circuito per le celebri macchinine giocattolo. Un’iniziativa che, tra entusiasmo e dibattito, ha visto srotolarsi ben 4 chilometri di pista Hot Wheels arancione, in un’installazione temporanea che ha saputo coniugare stupore, tecnica e rispetto per il patrimonio storico.
Un’impresa di successo
Alle prime luci del mattino, quando la città ancora taceva, Spark e tre amici hanno iniziato la loro impresa. Dalle 6 in poi, hanno lavorato senza sosta per circa dieci ore, assemblando con precisione ogni segmento della pista, prestando attenzione a ogni dettaglio e alle caratteristiche del percorso. La sfida non era solo logistica: occorreva garantire continuità e sicurezza al tracciato, senza interferire minimamente con la struttura monumentale. Un lavoro minuzioso, preceduto da sopralluoghi approfonditi per valutare pendenze, criticità e soluzioni tecniche ad hoc, come la realizzazione di raccordi speciali utilizzando componenti originali e recuperati.
Il cuore dell’esperienza sono state le tre macchinine lanciate lungo l’intero tracciato: due impiegate per testare velocità e stabilità, e una terza equipaggiata con una telecamera miniaturizzata. Quest’ultima ha regalato una prospettiva immersiva e unica, documentando in soggettiva il viaggio attraverso angoli iconici della città, dall’arcivescovado all’orto botanico, dalle casermette alle piazze storiche. Le immagini raccolte hanno poi trovato eco online, grazie a un video pubblicato su YouTube che in poche ore è diventato virale, catturando l’attenzione di centinaia di utenti e stimolando reazioni inaspettate.
Il rispetto per un monumento
Un elemento chiave dell’iniziativa è stato il rispetto per le Mura di Lucca: ogni segmento della pista veniva prontamente rimosso subito dopo il passaggio delle vetture, azzerando qualsiasi rischio di danno o alterazione al monumento. Questa attenzione ha raccolto il plauso di molti cittadini e visitatori, che hanno visto nell’evento un’occasione straordinaria per riscoprire il proprio patrimonio con occhi nuovi, attraverso il filtro della creatività e del gioco.
Non sono però mancate le polemiche. L’iniziativa, pur avendo conquistato il cuore di famiglie e bambini – molti dei quali hanno definito l’esperienza come “un sogno d’infanzia realizzato” – ha sollevato interrogativi tra gli esperti di conservazione dei beni culturali. Alcuni hanno espresso dubbi sull’appropriatezza di interventi non autorizzati su monumenti tutelati, anche se hanno riconosciuto l’assenza di danni concreti e la natura effimera dell’installazione. Questo dualismo tra entusiasmo popolare e cautela istituzionale ha acceso un dibattito sul confine tra promozione culturale alternativa e tutela conservativa.
Un gesto creativo
L’esperimento di Fabio Spark si inserisce in un trend europeo, dove l’uso creativo e temporaneo degli spazi pubblici stimola nuove riflessioni sul rapporto tra arte, gioco e memoria collettiva. Il successo mediatico dell’evento si deve anche alla forza iconica del marchio Hot Wheels, capace di evocare ricordi, passioni e sogni condivisi da generazioni. La scelta di documentare tutto con una telecamera on-board ha reso il gesto ludico un contenuto immersivo, immediatamente fruibile e condivisibile, amplificando la portata dell’iniziativa ben oltre i confini cittadini.
Il valore dell’esperienza, tuttavia, va oltre la semplice viralità. Per molti bambini lucchesi, vedere le proprie macchinine preferite sfrecciare lungo la cinta muraria è stato un momento di pura meraviglia, capace di creare un ponte tra passato e presente, tra gioco e cultura. L’evento ha sollevato una domanda profonda: in che modo l’arte temporanea e il gioco possono dialogare con i monumenti storici, rispettandone l’integrità ma reinterpretandone il significato? Una domanda che resta aperta, mentre l’eco della pista Hot Wheels sulle Mura di Lucca continua a stimolare immaginazione e dibattito.
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