Una pista per Hot Wheels lunga 4,2 km sulle Mura di Lucca

All'alba Fabio Spark ha montato una pista Hot Wheels lunga oltre 4 chilometri lungo il perimetro delle Mura di Lucca. Tre macchinine, una con telecamera, hanno documentato l'impresa prima dello smontaggio

Una pista per Hot Wheels lunga 4,2 km sulle Mura di Lucca
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Renato Terlisi
Pubblicato il 20 ott 2025

Un’alba insolita ha sorpreso la città di Lucca, quando il creativo Fabio Spark ha dato vita a un progetto fuori dal comune: trasformare il perimetro delle storiche Mura di Lucca in un enorme circuito per le celebri macchinine giocattolo. Un’iniziativa che, tra entusiasmo e dibattito, ha visto srotolarsi ben 4 chilometri di pista Hot Wheels arancione, in un’installazione temporanea che ha saputo coniugare stupore, tecnica e rispetto per il patrimonio storico.

Un’impresa di successo

Alle prime luci del mattino, quando la città ancora taceva, Spark e tre amici hanno iniziato la loro impresa. Dalle 6 in poi, hanno lavorato senza sosta per circa dieci ore, assemblando con precisione ogni segmento della pista, prestando attenzione a ogni dettaglio e alle caratteristiche del percorso. La sfida non era solo logistica: occorreva garantire continuità e sicurezza al tracciato, senza interferire minimamente con la struttura monumentale. Un lavoro minuzioso, preceduto da sopralluoghi approfonditi per valutare pendenze, criticità e soluzioni tecniche ad hoc, come la realizzazione di raccordi speciali utilizzando componenti originali e recuperati.

Il cuore dell’esperienza sono state le tre macchinine lanciate lungo l’intero tracciato: due impiegate per testare velocità e stabilità, e una terza equipaggiata con una telecamera miniaturizzata. Quest’ultima ha regalato una prospettiva immersiva e unica, documentando in soggettiva il viaggio attraverso angoli iconici della città, dall’arcivescovado all’orto botanico, dalle casermette alle piazze storiche. Le immagini raccolte hanno poi trovato eco online, grazie a un video pubblicato su YouTube che in poche ore è diventato virale, catturando l’attenzione di centinaia di utenti e stimolando reazioni inaspettate.

Il rispetto per un monumento

Un elemento chiave dell’iniziativa è stato il rispetto per le Mura di Lucca: ogni segmento della pista veniva prontamente rimosso subito dopo il passaggio delle vetture, azzerando qualsiasi rischio di danno o alterazione al monumento. Questa attenzione ha raccolto il plauso di molti cittadini e visitatori, che hanno visto nell’evento un’occasione straordinaria per riscoprire il proprio patrimonio con occhi nuovi, attraverso il filtro della creatività e del gioco.

Non sono però mancate le polemiche. L’iniziativa, pur avendo conquistato il cuore di famiglie e bambini – molti dei quali hanno definito l’esperienza come “un sogno d’infanzia realizzato” – ha sollevato interrogativi tra gli esperti di conservazione dei beni culturali. Alcuni hanno espresso dubbi sull’appropriatezza di interventi non autorizzati su monumenti tutelati, anche se hanno riconosciuto l’assenza di danni concreti e la natura effimera dell’installazione. Questo dualismo tra entusiasmo popolare e cautela istituzionale ha acceso un dibattito sul confine tra promozione culturale alternativa e tutela conservativa.

Un gesto creativo

L’esperimento di Fabio Spark si inserisce in un trend europeo, dove l’uso creativo e temporaneo degli spazi pubblici stimola nuove riflessioni sul rapporto tra arte, gioco e memoria collettiva. Il successo mediatico dell’evento si deve anche alla forza iconica del marchio Hot Wheels, capace di evocare ricordi, passioni e sogni condivisi da generazioni. La scelta di documentare tutto con una telecamera on-board ha reso il gesto ludico un contenuto immersivo, immediatamente fruibile e condivisibile, amplificando la portata dell’iniziativa ben oltre i confini cittadini.

Il valore dell’esperienza, tuttavia, va oltre la semplice viralità. Per molti bambini lucchesi, vedere le proprie macchinine preferite sfrecciare lungo la cinta muraria è stato un momento di pura meraviglia, capace di creare un ponte tra passato e presente, tra gioco e cultura. L’evento ha sollevato una domanda profonda: in che modo l’arte temporanea e il gioco possono dialogare con i monumenti storici, rispettandone l’integrità ma reinterpretandone il significato? Una domanda che resta aperta, mentre l’eco della pista Hot Wheels sulle Mura di Lucca continua a stimolare immaginazione e dibattito.

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