Il Robotaxi va in tilt e non esce dal parcheggio: disastro Tesla

Ad Austin un Robotaxi Tesla si blocca in un parcheggio, richiedendo supporto remoto. Il caso rivela i limiti della guida autonoma attuale

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 5 ago 2025
Il Robotaxi va in tilt e non esce dal parcheggio: disastro Tesla

Un episodio recente ha messo nuovamente sotto i riflettori le sfide della guida autonoma, mostrando come la strada verso una vera mobilità autonoma sia ancora costellata di ostacoli. Siamo ad Austin, Texas, dove una Robotaxi Tesla si è trovata bloccata in un ciclo senza fine, incapace di gestire una situazione di traffico imprevista. Questo incidente, che ha coinvolto una Tesla Model Y, riapre il dibattito sulla reale affidabilità delle auto senza conducente e sulle promesse di un futuro di guida autonoma totale che, a quanto pare, resta ancora lontano.

Tutto è iniziato quando Dan Burkland, un cliente abituale del servizio con alle spalle quindici corse, si è trovato suo malgrado protagonista di una scena surreale: intrappolato all’interno di un veicolo all’avanguardia, ma privo della capacità di risolvere un semplice imprevisto stradale. L’uscita principale del parcheggio era infatti ostruita da alcuni coni stradali, situazione che avrebbe richiesto una breve deviazione contromano. Tuttavia, il sofisticato sistema di navigazione della Robotaxi Tesla non è stato in grado di interpretare correttamente l’anomalia.

Gira su stessa

Il risultato? Un loop continuo, con la Tesla Model Y che ripeteva inesorabilmente lo stesso percorso circolare senza trovare una via d’uscita. La scena ha evidenziato uno dei principali limiti attuali della guida autonoma: l’incapacità di adattarsi in tempo reale a situazioni non previste dai software. E sebbene a bordo fosse presente un operatore – requisito indispensabile in questa fase sperimentale – la sua presenza non si è rivelata risolutiva. Infatti, le normative attuali impediscono all’operatore di intervenire direttamente sulla guida, lasciandogli solo la possibilità di interrompere il servizio in caso di emergenza.

La soluzione è arrivata soltanto grazie al supporto remoto del team Tesla. Dopo aver contattato l’assistenza clienti, i tecnici hanno preso il controllo a distanza del veicolo, guidandolo manualmente fuori dall’impasse. L’intervento ha permesso al passeggero di uscire dalla situazione dopo circa cinque minuti di attesa, ma ha sollevato dubbi sull’effettiva affidabilità di una tecnologia che promette di rivoluzionare il trasporto urbano.

La differenza fra promesse e realtà

Questo episodio mette in luce il divario tra le promesse futuristiche di Elon Musk e la realtà operativa delle auto autonome. Mentre il CEO di Tesla continua a prefigurare un imminente avvento della guida autonoma totale, altri attori del settore mantengono una visione più prudente. John Krafcik, CEO di Waymo, ad esempio, invita alla cautela, sottolineando come la completa automazione sia ancora un traguardo distante e complesso da raggiungere.

Le sperimentazioni di mobilità autonoma continuano a proliferare nelle principali città americane, ma episodi come quello di Austin dimostrano quanto sia difficile tradurre una tecnologia promettente in una soluzione affidabile e sicura per tutti. Le sfide, infatti, non si limitano alla componente tecnica: anche il quadro normativo fatica a stare al passo con l’evoluzione tecnologica, lasciando spesso un vuoto regolamentare che complica ulteriormente il percorso verso la diffusione di massa dei veicoli autonomi.

I limiti della guida autonoma

I passeggeri come Burkland si ritrovano così a essere veri e propri pionieri, costretti a sperimentare in prima persona i limiti attuali della guida autonoma. Episodi come questo dimostrano che, nonostante i progressi raggiunti, la presenza umana resta ancora fondamentale nei momenti critici. La strada verso una guida autonoma totale e davvero priva di intervento umano si presenta ancora lunga, irta di ostacoli tecnici, normativi e, non ultimo, di fiducia da parte degli utenti.

In definitiva, la vicenda della Robotaxi Tesla bloccata ad Austin rappresenta un monito importante per tutto il settore: l’innovazione deve procedere di pari passo con l’affidabilità e la sicurezza. Solo così sarà possibile conquistare la fiducia del pubblico e trasformare la mobilità autonoma da promessa futuristica a realtà quotidiana, capace di rispondere davvero alle esigenze della società moderna.

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