A tutta velocità in corsia d'emergenza senza patente: maxi multa

Sull'A22 a Salorno, un uomo senza patente sfreccia in corsia d'emergenza: fermato dalla Stradale, riceve una multa di 5.572 euro e il fermo del veicolo

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 5 ago 2025
A tutta velocità in corsia d'emergenza senza patente: maxi multa

Un inseguimento da film ha scosso il pomeriggio sull’autostrada A22, trasformando un normale giorno di traffico intenso in uno scenario di caos e pericolo. In un contesto già reso critico dal cosiddetto “bollino nero”, la situazione è precipitata quando un automobilista ha scelto di ignorare ogni regola, percorrendo la corsia d’emergenza a velocità folli e mettendo a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

La Polizia Stradale di Trento è intervenuta prontamente, dando vita a un rocambolesco inseguimento nei pressi di Salorno. L’automobilista, incurante del traffico congestionato, ha utilizzato la corsia riservata ai mezzi di soccorso come se fosse una pista di gara, sfrecciando oltre i 130 km/h. La corsa spericolata si è protratta per più di 2,5 chilometri, durante i quali l’uomo ha messo a repentaglio non solo la propria vita, ma anche quella degli altri automobilisti e delle forze dell’ordine impegnate nell’operazione.

Mai conseguito la patente

Una volta fermato, le autorità hanno fatto una scoperta inquietante: il conducente non aveva mai conseguito la patente di guida. La guida senza patente non era però una novità per lui: era già stato fermato nel maggio 2025 dalla Polizia Locale di Trento per la stessa gravissima infrazione. Questo elemento di recidiva ha reso ancora più preoccupante l’intera vicenda, evidenziando un problema di fondo nella capacità di prevenzione e controllo nei confronti di chi persiste nel violare le norme del Codice della Strada.

Le conseguenze per il protagonista di questa folle fuga non si sono fatte attendere. Oltre alla sanzione per la guida senza patente, sono state contestate numerose altre infrazioni: dall’utilizzo improprio della corsia d’emergenza al superamento dei limiti di velocità. L’insieme delle violazioni ha portato a una multa di almeno 5.572 euro, una cifra importante ma che, da sola, difficilmente può arginare il fenomeno della recidiva se non accompagnata da altre misure.

Scatta il fermo amministrativo

Sul fronte delle misure immediate, le autorità hanno disposto il fermo amministrativo del veicolo per almeno tre mesi. Questo provvedimento, volto a impedire l’ulteriore utilizzo del mezzo da parte di chi si dimostra pericoloso per la collettività, rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela della sicurezza stradale. Tuttavia, l’episodio solleva interrogativi sull’efficacia complessiva delle strategie di prevenzione, soprattutto quando ci si trova di fronte a soggetti che, nonostante precedenti sanzioni e denunce, continuano a sfidare la legge.

La Polizia Stradale ha colto l’occasione per rilanciare l’importanza di intensificare i controlli, in particolare nei periodi di maggiore afflusso veicolare, come quelli caratterizzati dal traffico vacanziero. Gli esperti sottolineano che la corsia d’emergenza deve essere riservata esclusivamente ai mezzi di soccorso o ai veicoli in reale difficoltà: il suo utilizzo improprio non è solo una violazione formale, ma un vero e proprio attentato alla sicurezza collettiva.

Questo episodio riporta al centro dell’attenzione il tema, mai risolto, della sicurezza stradale e dell’efficacia delle misure preventive. Se da un lato le sanzioni e i provvedimenti come il fermo amministrativo sono strumenti essenziali, dall’altro è necessario promuovere una maggiore consapevolezza tra gli automobilisti e una collaborazione attiva con le forze dell’ordine.

L’intervento della Polstrada

La Polizia Stradale ha infine rivolto un appello alla cittadinanza: segnalare tempestivamente comportamenti pericolosi sulle strade è fondamentale per garantire una circolazione più sicura. Solo attraverso la collaborazione tra cittadini e istituzioni si può sperare di contrastare efficacemente fenomeni come la guida senza patente e l’abuso della corsia d’emergenza, tutelando la sicurezza di tutti.

In conclusione, quanto accaduto sull’A22 non è solo l’ennesimo episodio di cronaca, ma un campanello d’allarme che richiama tutti – automobilisti, autorità e opinione pubblica – a una riflessione profonda sulle responsabilità individuali e collettive in materia di sicurezza sulle nostre strade.

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