Record di autonomia: 2.831 km con un pieno di Diesel
2.831 km con un pieno di gasolio: viaggio da record con un carburante il cui futuro resta incerto tra normative e mercato.
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Un viaggio straordinario che riaccende il dibattito sulla mobilità del futuro: è quanto accaduto a bordo di una Skoda Superb 2.0 TDI, protagonista di un’impresa che ha visto la berlina ceca percorrere oltre 2.800 chilometri con un solo pieno di carburante. Un risultato che non solo segna un nuovo record di autonomia per una vettura con motore diesel, ma rilancia anche il ruolo di questa tecnologia in un’epoca segnata dalla transizione verso l’elettrico.
Oltre 2.800 km con un pieno: la nuova frontiera del diesel
L’impresa si è concretizzata grazie a una combinazione di fattori: un propulsore efficiente, condizioni meteorologiche favorevoli e una strategia di guida meticolosamente studiata. Il viaggio, iniziato in Polonia e proseguito attraverso Germania, Francia, Paesi Bassi e Belgio, ha visto al volante il campione europeo di rally 2025 Miko Marczyk. Il cuore pulsante della vettura era il motore 2.0 TDI da 150 CV e 360 Nm, abbinato a un cambio DSG a 7 rapporti e trazione anteriore, configurazione ideale per ottimizzare la resa chilometrica.
Gli ingegneri Skoda hanno affinato ulteriormente la vettura, equipaggiandola con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e sospensioni Sportline ribassate di 15 mm, interventi mirati a migliorare l’aerodinamica. Il risultato? Un consumo medio di circa 2,61 l/100 km, che nei tratti più favorevoli è sceso fino a 2,2 l/100 km, equivalenti a ben 45 km con un solo litro di gasolio.
I segreti dietro il record
Il successo di questa impresa non è stato lasciato al caso. Durante il test, sono state adottate tecniche di guida a basso consumo e si è fatto ricorso a gasolio premium, in modo da ottimizzare la combustione e la resa energetica. Miko Marczyk ha mantenuto una velocità media di circa 80 km/h, modulando costantemente l’andatura per ridurre al minimo le perdite di efficienza. La meticolosità nella preparazione e nell’esecuzione ha portato il pilota a dichiarare l’intenzione di puntare, in futuro, al superamento della soglia dei 3.000 km con un solo pieno.
Il diesel tra declino e resilienza
Il traguardo raggiunto dalla Superb arriva in un momento storico di profonda trasformazione per il settore automotive. Se all’inizio degli anni 2010 le vetture diesel rappresentavano oltre il 50% delle nuove immatricolazioni in Europa, oggi la loro quota è crollata all’8,3%, secondo i dati ACEA. Un calo innescato da una serie di fattori: lo scandalo Dieselgate, normative sempre più stringenti sulle emissioni e una crescente pressione verso la mobilità a zero emissioni.
Nonostante il trend negativo, l’impresa della Skoda Superb dimostra che, sotto il profilo dell’efficienza energetica e della autonomia, il diesel ha ancora molto da offrire, soprattutto a chi percorre lunghe distanze. Le tecnologie di post-trattamento dei gas di scarico e i continui progressi nella gestione della combustione consentono di mantenere vantaggi competitivi in termini di consumo e costi di esercizio.
Un futuro segnato dalla transizione
Sul fronte industriale, tuttavia, la direzione sembra ormai definita. Il Gruppo Volkswagen, così come la maggior parte dei principali costruttori, sta progressivamente riducendo la presenza dei motori diesel nelle proprie gamme, riservandoli ai modelli di segmento medio-alto o destinati a percorrenze elevate. Un processo accelerato dalla decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di auto nuove con motori termici a partire dal 2035, una svolta che segna il definitivo passaggio verso l’elettrificazione.
Gli estimatori del diesel sottolineano come gli ultimi sviluppi tecnologici possano ancora garantire prestazioni e affidabilità per chi macina molti chilometri ogni anno. Al contrario, ambientalisti e una parte significativa della comunità scientifica evidenziano le criticità legate alle emissioni di inquinanti diversi dalla CO2 e ai problemi connessi all’estrazione dei combustibili fossili.
Il record della Skoda Superb rimane, in ogni caso, un risultato di grande rilievo tecnico e mediatico, ottenuto con metodi replicabili ma che difficilmente potrà invertire una tendenza normativa ed economica ormai consolidata. Un segnale forte, che ricorda come l’innovazione possa ancora spingere oltre i limiti delle tecnologie tradizionali, anche in un contesto di rapida trasformazione del settore automobilistico.
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