Ferrari, un nuovo capitolo storico: la prima hypercar digitale

Ferrari presenta la F76, hypercar digitale esclusiva come NFT per l'Hyperclub. Design parametrico, doppia fusoliera e personalizzazione virtuale celebrano 76 anni di storia

Ferrari, un nuovo capitolo storico: la prima hypercar digitale
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Giorgio Colari
Pubblicato il 27 ott 2025

Nel panorama automobilistico contemporaneo, l’innovazione non si limita più alla sola meccanica o alle prestazioni su strada: anche l’identità stessa dei marchi si evolve, spingendosi oltre i confini del reale. È proprio in questo contesto che Ferrari compie un salto epocale, abbracciando la rivoluzione digitale con un progetto visionario: la F76. Un’auto che non calcherà mai l’asfalto, ma che ridefinisce i canoni dell’esclusività, dell’interazione e della creatività, portando la leggendaria casa di Maranello nel cuore del mondo virtuale.

Una nuova era per il Cavallino Rampante

Nata come omaggio ai 76 anni dalla storica vittoria di Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, la F76 rappresenta un vero spartiacque nell’approccio del marchio all’innovazione. Si tratta di un’automobile che esiste unicamente in forma digitale, pensata per una ristretta cerchia di appassionati: i membri dell’esclusivo Hyperclub. Questo club, riservato ai collezionisti più influenti e visionari, si trasforma così in una community digitale d’élite, pronta a vivere esperienze immersive e a contribuire attivamente alla creazione di nuovi capolavori virtuali.

La rivoluzione della doppia fusoliera

Alla base della F76 c’è una filosofia progettuale radicalmente nuova, orchestrata dalla mente creativa di Flavio Manzoni e dal Centro Stile Ferrari. L’elemento distintivo? La configurazione a doppia fusoliera, una soluzione che separa fisicamente gli abitacoli di pilota e passeggero, generando un canale centrale definito come “ala vivente”. Questa scelta progettuale, ispirata ai principi della biomimetica, permette di ottimizzare i flussi aerodinamici, incrementando l’effetto suolo e portando il design parametrico a livelli mai raggiunti prima su una vettura del Cavallino.

Il posteriore della vettura completa questa visione futuristica grazie a un sistema di ala e diffusore che raggiunge un’efficienza aerodinamica inarrivabile per le tecnologie produttive attuali. La F76 non è solo una dimostrazione di stile, ma un laboratorio virtuale dove sperimentare soluzioni che potrebbero rivoluzionare il design delle auto fisiche del futuro.

NFT e personalizzazione: un nuovo modello di business

La vera rivoluzione, però, si consuma sul piano del rapporto tra Ferrari e i suoi collezionisti. La F76 viene infatti commercializzata come NFT, trasformando i membri dell’Hyperclub da semplici acquirenti a co-creatori. Attraverso drop digitali esclusivi, ciascun collezionista può personalizzare la propria vettura virtuale, scegliendo tra combinazioni di design, materiali digitali e colori unici. La tecnologia blockchain garantisce autenticità e unicità, offrendo ai membri la certezza di possedere un’opera irripetibile.

Questa strategia non solo ridefinisce il concetto di possesso nel lusso automobilistico, ma permette a Ferrari di sperimentare nuove modalità di coinvolgimento della clientela, posizionandosi in modo pionieristico nel panorama del metaverso e delle esperienze digitali premium.

Reazioni tra entusiasmo e perplessità

Il lancio della F76 ha acceso il dibattito tra appassionati e addetti ai lavori. Da un lato, il coraggio innovativo del marchio viene celebrato come esempio di visione e apertura al futuro; dall’altro, non mancano le critiche riguardo la sostenibilità del mercato NFT e l’impatto ambientale delle tecnologie blockchain. Ferrari risponde puntando sull’aspetto esperienziale e comunitario dell’Hyperclub, sottolineando come questa iniziativa sia un tributo alla propria storia e un investimento sul futuro.

Un laboratorio creativo per il domani

La F76 va ben oltre il semplice esperimento di marketing: rappresenta un vero e proprio laboratorio creativo dove testare idee, soluzioni estetiche e concettuali destinate a influenzare il design delle vetture reali. La scelta di dedicare risorse a un progetto interamente digitale dimostra come anche i marchi più iconici e tradizionali siano pronti a esplorare nuovi territori per mantenere la propria rilevanza in un mondo sempre più digitalizzato.

In definitiva, la F76 si configura come un ponte ideale tra la gloriosa eredità di Ferrari e la sua visione del futuro, ridefinendo il significato di esclusività e lusso nell’era digitale. Un progetto che, pur esistendo solo nel virtuale, lascia un segno tangibile nella storia dell’automobilismo e nel cuore degli appassionati.

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