Rinnovo patente over 80: ipotesi esami più severi dopo i recenti incidenti

Il ministro Salvini annuncia una revisione degli esami di rinnovo patente per over 80 dopo incidenti contromano. Nuove misure nel Codice della strada

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 8 ago 2025
Rinnovo patente over 80: ipotesi esami più severi dopo i recenti incidenti

Il dibattito sulla sicurezza stradale torna ad animare la scena pubblica, questa volta con un focus particolare sugli automobilisti over 80. A rilanciare la discussione è stato il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che, dopo una serie di incidenti gravi causati da conducenti in età avanzata, ha sottolineato la necessità di riflettere sulle attuali procedure di rinnovo della patente. Il tema, già caldo da tempo, si intreccia ora con l’imminente entrata in vigore del nuovo Codice della strada, prevista per il 14 dicembre 2024, che introduce novità significative in materia di sicurezza e responsabilità al volante.

Salvini pensa a modifiche

“Occorre essere sempre sul pezzo quando ci si mette alla guida, altrimenti si fanno disastri.” Queste le parole con cui Matteo Salvini ha scelto di riaccendere l’attenzione su un argomento tanto delicato quanto attuale: la capacità degli anziani di guidare in sicurezza. Gli ultimi episodi di cronaca, in particolare quelli che hanno visto protagonisti automobilisti che hanno imboccato autostrade contromano, hanno reso ancora più urgente la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela della collettività e il rispetto dell’autonomia individuale.

Il punto di partenza del dibattito riguarda le modalità di rinnovo della patente per i conducenti più anziani. Attualmente, la normativa prevede una validità progressivamente ridotta con l’avanzare dell’età: fino ai 50 anni la patente ha una validità di dieci anni, che si riduce a cinque tra i 51 e i 70 anni, scende a tre tra i 71 e gli 80, e infine a soli due anni dopo gli ottanta. In presenza di particolari condizioni di salute o situazioni specifiche, può intervenire la commissione medica locale, chiamata a valutare caso per caso e, se necessario, a imporre limitazioni individuali.

Ulteriori cambiamenti alla norma

Un elemento che ha segnato la storia recente della regolamentazione è stato l’obbligo, introdotto nel 2010, di sottoporre tutti gli automobilisti over 80 a una visita presso la commissione medica locale. Tuttavia, questa misura è stata abrogata appena due anni dopo, nel 2012, a causa dell’eccessivo carico burocratico che aveva generato, dimostrando quanto sia complesso bilanciare la necessità di controlli accurati con l’efficienza amministrativa.

Con l’arrivo del nuovo Codice della strada, si prospettano ulteriori cambiamenti: pur non introducendo un divieto esplicito di manovre pericolose come l’inversione di marcia o l’accesso contromano in autostrada, la riforma si concentra sull’inasprimento delle sanzioni e sull’adozione di misure preventive. Tra le novità più rilevanti figura la confisca automatica del veicolo in caso di incidenti gravi provocati dalla circolazione contromano. Inoltre, sarà obbligatoria l’installazione di segnaletica obbligatoria nei punti critici delle strade a doppia carreggiata, un intervento pensato per ridurre il rischio di errori fatali e migliorare la percezione del pericolo da parte degli automobilisti di tutte le età.

Una discussione aperta

La discussione resta aperta e particolarmente vivace tra due esigenze fondamentali e, talvolta, contrapposte. Da un lato, c’è la necessità di garantire la sicurezza collettiva sulle strade, evitando che situazioni di rischio possano mettere in pericolo la vita degli utenti più vulnerabili. Dall’altro, emerge la volontà di tutelare il diritto alla mobilità e all’indipendenza degli anziani, un tema particolarmente sentito dalle associazioni di categoria. Queste ultime, infatti, chiedono che eventuali restrizioni non siano applicate in modo indiscriminato, ma che vengano calibrate su valutazioni individuali e non su criteri puramente anagrafici.

In questo scenario, il ruolo della commissione medica locale si conferma cruciale: solo una valutazione attenta e personalizzata può garantire che la patente resti uno strumento di libertà e non diventi un ostacolo ingiustificato per chi, pur avanti con l’età, dimostra di essere ancora in grado di guidare in sicurezza. Il nuovo Codice della strada si propone dunque come un punto di partenza per una riflessione più ampia, che tenga conto delle esigenze di tutti gli utenti della strada e sappia coniugare responsabilità, rispetto e attenzione verso le diverse fasce d’età.

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