Incidente mortale in Piemonte: ancora un'auto contromano in autostrada
Nuovo incidente mortale in Piemonte: auto contromano sull’A32, una vittima e due feriti. Cresce il dibattito sulla sicurezza e la guida degli anziani
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Nelle ultime giornate, le autostrade piemontesi sono state teatro di una serie di episodi drammatici che hanno acceso nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza stradale e sulle criticità legate al rinnovo delle patenti per gli anziani alla guida. In meno di una settimana, due incidente mortale causati da automobilisti di età avanzata che hanno imboccato l’autostrada nel senso sbagliato hanno provocato la morte di quattro persone, lasciando una comunità scossa e alimentando il dibattito sulla necessità di controlli più stringenti.
Un nuovo episodio
L’ultimo episodio, che si è consumato questa mattina sulla autostrada A32 Torino-Bardonecchia, ha visto protagonista un uomo di 88 anni. L’anziano, al volante di una Fiat Panda, ha imboccato erroneamente l’ingresso dell’autostrada in direzione della Francia, procedendo auto contromano per diversi chilometri. All’altezza di Borgone di Susa, la vettura si è scontrata frontalmente con un altro veicolo. L’impatto è stato devastante: la passeggera di 87 anni che viaggiava con l’uomo è deceduta sul colpo, mentre il conducente versa in condizioni critiche al CTO di Torino, intubato e con una prognosi riservata a causa di un grave trauma toracico e di un ematoma al collo. Anche il conducente dell’altra auto, un trentenne, è stato ricoverato all’ospedale di Rivoli, fortunatamente con ferite meno gravi.
Le operazioni di soccorso sono state particolarmente complesse e hanno richiesto l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco e del nucleo elicotteri, impegnati a estrarre i feriti dalle lamiere contorte delle auto coinvolte. La polizia stradale, per consentire i soccorsi e i rilievi, ha dovuto chiudere il tratto autostradale in entrambe le direzioni, generando disagi ma garantendo la massima sicurezza agli operatori impegnati.
Un episodio precedente
A rendere ancora più grave il bilancio di questi giorni è il ricordo ancora vivo di un altro incidente mortale avvenuto appena quattro giorni prima, sull’A4 Torino-Milano. In quell’occasione, un uomo di 82 anni, Egidio Ceriano, ha imboccato contromano il casello di Marcallo Mesero a bordo di una Peugeot 207. Lo scontro con un SUV ha provocato la morte di tre persone: i noti collezionisti di Barbie Mario Paglino e Gianni Grossi, oltre all’impiegato bancario 37enne Amodio Giurni. Un evento che, unito al dramma avvenuto sulla autostrada A32, contribuisce a un quadro allarmante sulle nostre strade.
Secondo gli esperti di sicurezza stradale, ogni anno in Italia si registrano decine di incidenti dovuti a veicoli che percorrono le autostrade nel senso opposto a quello di marcia. Si tratta di episodi che, oltre al dolore delle vittime e delle loro famiglie, mettono in discussione l’efficacia dei controlli attuali e la capacità delle infrastrutture di prevenire errori così gravi. Tra le soluzioni proposte dagli specialisti figurano una segnaletica più chiara e visibile, l’installazione di barriere fisiche e l’adozione di sistemi di allerta in tempo reale per avvisare immediatamente chi sta commettendo una manovra pericolosa come l’imbocco auto contromano.
Gli anziani alla guida: un problema
Le associazioni delle vittime della strada e i sindacati degli operatori autostradali, di fronte a questa escalation di tragedie, chiedono a gran voce l’introduzione di controlli medici e psicofisici più rigorosi per il rinnovo delle patenti agli anziani alla guida. Si sottolinea inoltre la necessità di stabilire criteri più severi per l’accesso alle infrastrutture complesse, come le autostrade, per evitare che chi non è più in possesso dei requisiti necessari possa rappresentare un pericolo per sé e per gli altri utenti della strada.
In parallelo, il settore automotive sta investendo risorse significative nello sviluppo di tecnologie avanzate di assistenza alla guida. Sistemi come il rilevamento della corsia, i sensori anti-collisione e gli alert acustici e visivi stanno diventando sempre più diffusi, con l’obiettivo di prevenire in tempo reale manovre pericolose come quella di imboccare un’autostrada contromano. L’innovazione tecnologica, tuttavia, da sola non basta: è fondamentale che venga accompagnata da una maggiore sensibilizzazione, formazione e da un costante aggiornamento delle normative in materia di sicurezza stradale.
Questi tragici eventi riportano al centro dell’attenzione il delicato equilibrio tra il diritto alla mobilità delle persone anziane e la necessità di garantire la sicurezza collettiva sulle nostre strade. Un tema che richiede risposte concrete e tempestive da parte delle istituzioni, chiamate a intervenire con decisione per prevenire nuove tragedie e per tutelare la vita di tutti gli utenti della strada.
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