Mustang 1969: la rinascita in carbonio che rivoluziona il concetto di restomod

Mustang 1969 restomod: carrozzeria in fibra di carbonio, telaio Roadster Shop, motori V8 e cambio manuale Tremec T-56. Un'icona rinata.

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 11 set 2025
Mustang 1969: la rinascita in carbonio che rivoluziona il concetto di restomod

Al SEMA Show di Las Vegas va in scena una rivoluzione su quattro ruote che riscrive le regole del restomod: la Mustang 1969 reinterpretata da Trick Rides si presenta come un concentrato di audacia, innovazione e potenza pura. Non si tratta di un semplice omaggio alla tradizione, ma di una vera e propria rinascita tecnologica, capace di proiettare una delle icone dell’automobilismo americano direttamente nel futuro, grazie a una combinazione di materiali all’avanguardia e soluzioni tecniche estreme.

La trasformazione di questa muscle car d’epoca inizia dalla sua essenza più visibile: la carrozzeria. Ogni pannello originale è stato abbandonato in favore di una completa ricostruzione attraverso l’utilizzo della fibra di carbonio pre-preg, materiale scelto per la sua leggerezza e resistenza, che consente non solo di ridurre drasticamente il peso, ma anche di ridefinire in modo radicale le proporzioni dell’auto. Le linee classiche della Mustang vengono esaltate da passaruota posteriori ampi e muscolosi, pensati per ospitare pneumatici di dimensioni extralarge e garantire così una presenza scenica senza precedenti. Il risultato è una silhouette aggressiva e contemporanea, pronta a catturare gli sguardi e a dividere l’opinione degli appassionati più puristi.

Ma la rivoluzione non si ferma all’estetica. L’adozione della fibra di carbonio ha permesso ai progettisti di osare con un design audace: splitter anteriore pronunciato, minigonne laterali ribassate, cofano bombato e un massiccio diffusore posteriore sono dettagli che trasformano l’aspetto della vettura, fondendo la tradizione delle muscle car con le tendenze più moderne del design automobilistico. Ogni elemento stilistico è stato pensato per migliorare le prestazioni e l’aerodinamica, senza mai perdere di vista l’eredità iconica della Mustang.

Il cuore tecnico della vettura è altrettanto rivoluzionario. Il telaio è stato sviluppato da Roadster Shop, punto di riferimento nel settore delle preparazioni racing, e offre una piattaforma progettata per esaltare la dinamica di guida. Sospensioni anteriori indipendenti e un sistema posteriore a quattro bracci, completati da barre antirollio maggiorate, garantiscono un comportamento su strada e in pista all’altezza delle migliori sportive moderne. Il sistema frenante Baer, con pinze a sei pistoncini all’anteriore e quattro al posteriore e dischi da 14 pollici, assicura una potenza d’arresto senza compromessi, fondamentale per gestire le prestazioni di un’auto di questa caratura.

I cerchi Forgeline a tre pezzi, calzati con pneumatici Continental ExtremeContact Force, sono la scelta ideale per trasmettere a terra tutta la forza sprigionata dal motore, offrendo al contempo grip e precisione di guida in ogni condizione. Ma è sotto il cofano che questa Mustang 1969 svela il suo vero carattere: tre opzioni di motorizzazione, tutte votate alle massime prestazioni. Si può scegliere tra il moderno V8 Coyote 5.0 litri sovralimentato, il leggendario 429 ‘Boss Nine’ oppure il potente 427 cubic inches firmato Ford Performance. Ogni propulsore è abbinato al cambio manuale Tremec T-56 a sei rapporti, garanzia di un’esperienza di guida coinvolgente e di una trasmissione della potenza diretta e senza filtri alle ruote posteriori.

Il progetto firmato Trick Rides non si limita a offrire una semplice reinterpretazione: ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali alla configurazione meccanica, è stato studiato per garantire unicità e personalizzazione totale. La natura esclusiva di questa Mustang, realizzata in un unico esemplare e pensata per essere altamente configurabile, la posiziona senza dubbio nella fascia delle supercar moderne, sia per le sue soluzioni tecniche sia per il suo valore come oggetto da collezione. Anche se il prezzo non è stato ancora comunicato, è lecito aspettarsi cifre allineate alle creazioni più esclusive del panorama automotive internazionale.

Questa Mustang rappresenta la sintesi perfetta tra rispetto della tradizione e slancio verso il futuro: un ponte ideale tra la passione per le muscle car degli anni ’60 e le esigenze di prestazioni, tecnologia e stile del pubblico di oggi. Il debutto al SEMA Show di Las Vegas segna così non solo un traguardo per Trick Rides, ma anche un nuovo punto di riferimento per il mondo del restomod, capace di ispirare una nuova generazione di appassionati e collezionisti alla ricerca di emozioni forti e soluzioni all’avanguardia.

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