McLaren, l'anti Ferrari Purosangue si avvicina: quando arriverà

McLaren annuncia il P47, primo SUV ibrido di lusso con motore V8 e architettura condivisa con CYVN Holdings. Piano modelli aggressivo fino al 2028

McLaren, l'anti Ferrari Purosangue si avvicina: quando arriverà
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Giorgio Colari
Pubblicato il 13 nov 2025

Il panorama dell’automotive di lusso sta per essere scosso da una svolta epocale: McLaren si prepara a ridefinire i confini del proprio DNA con una strategia di rinnovamento senza precedenti. Il piano, guidato dal nuovo amministratore delegato Nick Collins, prevede il lancio di un modello inedito ogni anno fino al 2028, con l’obiettivo di espandere la gamma e conquistare nuovi segmenti di mercato, mantenendo sempre al centro l’esclusività e l’innovazione tecnologica. Il progetto che catalizza maggiormente l’attenzione è senza dubbio il nuovo P47, un SUV ibrido ad alte prestazioni che segna una svolta strategica per il marchio di Woking, storicamente legato alle supercar leggere e pure.

Un punto di rottura con la tradizione

Il P47 rappresenta un vero e proprio punto di rottura rispetto alla tradizione, portando McLaren in una dimensione finora inesplorata. Questo SUV ibrido sarà equipaggiato con un poderoso motore V8 affiancato da un’unità elettrica, un’accoppiata pensata per garantire prestazioni da primato senza sacrificare l’efficienza e la sostenibilità. A livello estetico, il modello si distinguerà per un design audace e muscoloso: i cerchi da 24 pollici sottolineano la presenza scenica del veicolo, mentre i fari anteriori sdoppiati, la presa d’aria prominente sul cofano e uno spoiler maggiorato contribuiscono a definire un look fortemente distintivo, capace di catturare l’attenzione sia degli appassionati sia dei neofiti del marchio.

Un elemento chiave della strategia è la collaborazione con CYVN Holdings, il gruppo internazionale che integra realtà come Gordon Murray Design e Forseven. Grazie a questa sinergia, il nuovo P47 potrà contare su una piattaforma condivisa che consente di ottimizzare i tempi di sviluppo e ridurre sensibilmente i costi di produzione. Questa scelta industriale, se da un lato offre indubbi vantaggi in termini di efficienza, dall’altro solleva dubbi tra i puristi e alcuni analisti, preoccupati per la possibile perdita di coerenza con il DNA sportivo e leggero che ha sempre contraddistinto McLaren.

Il debutto per battere la concorrenza

Il debutto del P47 porterà il marchio britannico a confrontarsi direttamente con avversari del calibro di Ferrari Purosangue, Lamborghini Urus e Aston Martin DBX, inserendosi in un segmento che oggi rappresenta una fetta fondamentale delle vendite globali di supercar. La scelta di puntare su un SUV ibrido riflette la volontà di intercettare una clientela sempre più attenta a praticità, comfort e versatilità, senza però rinunciare alle emozioni di guida e alle performance che hanno reso celebre il marchio.

Il piano di rinnovamento non si limita però al P47. All’orizzonte si profilano modelli che promettono di ampliare ulteriormente l’offerta e di consolidare la posizione di McLaren nell’élite automobilistica mondiale. Nel 2026 è previsto il lancio della Hypercar W1, una vettura destinata a ridefinire i limiti della tecnologia e delle prestazioni, mentre il 2027 vedrà l’arrivo della 788HS, prodotta in soli 200 esemplari per garantire massima esclusività, e di una supercar V6 mild-hybrid da ben 800 CV, pensata per chi desidera coniugare potenza e sostenibilità.

Serve a far crescere il marchio

Le reazioni al nuovo corso sono quanto mai polarizzate. Da un lato, concessionari e clientela storica accolgono con entusiasmo l’opportunità di ampliare il bacino di utenza e migliorare la redditività del marchio, consapevoli che la diversificazione dell’offerta rappresenta una chiave di sopravvivenza in un mercato sempre più competitivo. Dall’altro, alcuni addetti ai lavori esprimono perplessità circa il rischio di snaturare i valori fondanti di McLaren, temendo che l’introduzione di modelli più pesanti e orientati al comfort possa allontanare la clientela più purista, legata alla leggerezza e alla purezza dinamica.

Tuttavia, gli analisti più attenti sottolineano come la tecnologia ibrida rappresenti oggi una soluzione ideale per mantenere elevatissime le prestazioni, riducendo al contempo consumi ed emissioni. Il vero banco di prova sarà la capacità di McLaren di coniugare innovazione, esclusività e praticità senza compromettere il valore percepito e l’identità sportiva che ha costruito in decenni di storia gloriosa. Il futuro della casa di Woking è tutto da scrivere, ma il P47 si candida già a diventare il simbolo di una nuova era.

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