Le auto più sostenibili per Green NCAP, svettano Mini e Fiat 600e

Green NCAP introduce la Valutazione del Ciclo di Vita. MINI Cooper E, FIAT 600e e Citroën ë-C3 conquistano le cinque stelle; dati su consumi, autonomia e impatto

Le auto più sostenibili per Green NCAP, svettano Mini e Fiat 600e
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 31 ott 2025

Nel panorama della mobilità sostenibile, un cambiamento di paradigma sta rivoluzionando il modo in cui valutiamo l’impatto ambientale delle automobili. L’attenzione non è più solo rivolta al motore, ma abbraccia l’intero ciclo di vita del veicolo. La recente introduzione della Green NCAP Valutazione del Ciclo di Vita rappresenta un punto di svolta, fornendo una visione più ampia e dettagliata della sostenibilità automobilistica e premiando le vetture che dimostrano eccellenza su tutta la filiera produttiva.

I dati analizzati

La nuova metodologia di analisi, adottata da Green NCAP, ha portato a una classifica inedita che vede protagoniste tre auto elettriche. Questi modelli, grazie all’applicazione della Valutazione del Ciclo di Vita, hanno conquistato le ambitissime cinque stelle, segnalando una svolta nell’approccio alla misurazione dell’impatto ecologico. Il nuovo sistema, infatti, non si limita più alle emissioni durante la guida, ma include anche tutte le fasi, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento finale del veicolo.

A guidare la graduatoria è la MINI Cooper E, che si distingue con un eccezionale 97% di punteggio, seguita dalla FIAT 600e al 96% e dalla Citroën ë-C3 al 91%. Questi risultati sono il frutto di un’analisi che integra quattro pilastri fondamentali: il Clean Air Index, l’Energy Efficiency Index, il Greenhouse Gas Index e, appunto, la Valutazione del Ciclo di Vita. Quest’ultima, in particolare, permette di comprendere quanto ogni singolo passaggio produttivo, incluso il riciclo dei materiali, influisca sulla sostenibilità globale del veicolo.

Per garantire una comparazione trasparente tra i diversi modelli, i test ipotizzano un ciclo di vita di 16 anni e 240.000 km percorsi. Le prove si svolgono sia in laboratorio che su strada, considerando condizioni climatiche estive e invernali. Questo approccio mette in luce come la tecnologia delle batterie, pur avanzata, sia ancora sensibile alle basse temperature, con riduzioni significative dell’autonomia reale.

Le regine

La MINI Cooper E si conferma regina della sostenibilità con una batteria da 40,7 kWh e un consumo energetico medio di 15,0 kWh/100 km in clima temperato. L’autonomia effettiva raggiunge i 268 km in estate, ma scende a 184 km in inverno, sottolineando l’importanza delle condizioni d’uso. La FIAT 600e, grazie a una batteria più capiente da 54 kWh e un consumo di 15,5 kWh/100 km, offre un’autonomia di 340 km che si riduce a 225 km con il freddo. La Citroën ë-C3, terza classificata, completa il podio delle eccellenze elettriche.

Nella fascia immediatamente inferiore, tra le 4 e le 4,5 stelle, spiccano la Volvo EX30 con un punteggio dell’89% e la Mercedes EQE 350+ al 70%. Tra le auto con motore termico, la Hyundai i20 è la prima a comparire, con 3,5 stelle e il 60% di valutazione. Nel gruppo centrale, a 3 stelle, si trovano modelli come la BMW Serie 1, la Renault Rafale, la Kia EV9 e la Volkswagen Passat, mentre le Mazda CX-30 e CX-80 chiudono la classifica.

L’analisi condotta da Green NCAP evidenzia come la sostenibilità automobilistica non sia più legata esclusivamente alla propulsione elettrica, ma richieda una visione integrata che comprenda l’intero ciclo produttivo. Il tema delle emissioni CO2 viene affrontato con maggiore profondità, includendo anche l’impatto legato alla produzione delle batterie e all’approvvigionamento dei materiali, oltre che alle fasi di utilizzo e riciclo.

Il dibattito tra produttori e ambientalisti

Il dibattito resta acceso tra produttori e ambientalisti: da una parte si sottolineano i progressi nelle tecnologie produttive, dall’altra si richiama l’attenzione sulla necessità di decarbonizzare la filiera energetica e sviluppare strategie di riciclo sempre più efficaci. Gli esperti invitano a leggere i dati con attenzione, poiché fattori come il mix energetico locale possono influenzare notevolmente i risultati delle valutazioni.

Per i consumatori, l’introduzione della Valutazione del Ciclo di Vita rappresenta uno strumento prezioso per orientare le proprie scelte, andando oltre i criteri tradizionali di prezzo e prestazioni e considerando l’impatto ambientale complessivo del veicolo. Il confronto tra le autonomie in estate e in inverno mette in risalto quanto le condizioni reali d’uso possano incidere sull’esperienza di guida e sulla sostenibilità effettiva.

Con questa nuova metodologia, Green NCAP alza l’asticella della trasparenza e spinge l’intero settore verso una maggiore responsabilità ambientale. I prossimi test saranno cruciali per monitorare l’evoluzione di questa tendenza e capire come l’industria automobilistica saprà rispondere alle nuove sfide poste dalla sostenibilità integrale.

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