Bimbi a bordo, pochi seggiolini e cinture male allacciate: dati allarmanti

Indagine Altroconsumo-Cybex: 32% di uso scorretto dei seggiolini auto. Errori frequenti su allacciature, installazione e mancato uso di antiabbandono

Bimbi a bordo, pochi seggiolini e cinture male allacciate: dati allarmanti
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Giorgio Colari
Pubblicato il 31 ott 2025

I dati parlano chiaro e sono tutt’altro che rassicuranti: la sicurezza bambini durante i viaggi in auto in Italia continua a essere affrontata con una leggerezza allarmante. Secondo l’ultima indagine realizzata da Altroconsumo in collaborazione con Cybex, ben il 32% dei genitori commette errori nell’uso dei seggiolini auto. Una percentuale che, tradotta in termini pratici, significa che quasi una famiglia su tre espone i propri figli a rischi evitabili ogni volta che sale in macchina.

Lo studio, condotto a settembre 2025 su un campione rappresentativo di 600 famiglie con bambini tra 0 e 12 anni, ha fatto emergere criticità che non possono essere sottovalutate. Il dato forse più inquietante riguarda il fatto che il 57% dei bambini non viene sempre assicurato correttamente al proprio seggiolino, lasciando così aperta la porta a conseguenze potenzialmente drammatiche in caso di incidente. A ciò si aggiunge un altro aspetto fondamentale: il 36% dei genitori utilizza dispositivi inadeguati rispetto al peso o all’altezza del piccolo, vanificando così l’efficacia stessa dei sistemi di protezione.

Seggiolino posto in modo errato

Ma non finisce qui. Il tema dell’installazione seggiolini si conferma un nodo cruciale: il 28% delle famiglie posiziona il seggiolino in modo errato, spesso a causa di una scarsa conoscenza delle istruzioni o della mancata verifica della compatibilità tra il seggiolino e il modello di auto utilizzato. Questi errori, purtroppo, sono tutt’altro che rari e rischiano di compromettere la funzione protettiva del dispositivo.

Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda i cosiddetti tragitti brevi. L’indagine ha infatti rilevato che il 18% dei genitori tende a non allacciare i bambini durante gli spostamenti di pochi minuti, ritenendo superfluo adottare tutte le precauzioni per percorsi considerati “sicuri”. Eppure, le statistiche parlano chiaro: il 73% degli incidenti urbani avviene proprio durante questi tragitti quotidiani, quando la guardia si abbassa e il rischio viene sottovalutato. In assenza dei corretti sistemi di ritenuta, le conseguenze possono essere gravissime anche a basse velocità.

Passaggio prematuro alle cinture

Non meno allarmante è il calo di attenzione che si registra nella fascia d’età tra i 6 e i 12 anni. Proprio in questo periodo, infatti, aumenta la probabilità di comportamenti scorretti, come l’uso discontinuo del seggiolino o il passaggio prematuro alla cintura di sicurezza per adulti. Questo atteggiamento espone i bambini a rischi maggiori, soprattutto considerando che il loro fisico non è ancora in grado di sopportare gli urti senza un’adeguata protezione.

A tutto ciò si aggiunge la questione dei dispositivi antiabbandono, obbligatori in Italia dal 2020 per i bambini sotto i 4 anni. L’indagine rivela che il 21% dei genitori ignora questa norma, trascurando un presidio fondamentale per la prevenzione di tragedie legate alla dimenticanza dei piccoli in auto. Un dato che testimonia la necessità di una maggiore informazione e sensibilizzazione sul tema.

Sulla scia di questi risultati, Alberto Pirrone, Direttore Generale di Altroconsumo, sottolinea quanto sia urgente rafforzare le attività di formazione e informazione rivolte alle famiglie. Solo così si potrà davvero innalzare il livello di consapevolezza e prevenire comportamenti rischiosi. Sulla stessa linea Johannes Schlamminger, CEO di Cybex, che ribadisce l’importanza di un approccio integrato, in cui l’innovazione tecnologica dei prodotti vada di pari passo con programmi educativi mirati.

Le soluzioni agli errori

Gli esperti del settore individuano tra gli errori più comuni la mancata verifica della compatibilità tra seggiolino e auto, l’errata tensione delle cinture e l’installazione non conforme alle istruzioni. Raccomandano quindi di effettuare controlli regolari sul peso e sull’altezza del bambino, di leggere con attenzione le istruzioni fornite dal produttore e di utilizzare sempre e correttamente i sistemi di ritenuta, senza mai sottovalutare l’importanza dei dispositivi antiabbandono per i più piccoli.

La soluzione, secondo tutti gli attori coinvolti, non può che passare da uno sforzo congiunto di istituzioni, associazioni, produttori e famiglie. Solo lavorando insieme sarà possibile migliorare la cultura della sicurezza bambini in auto e garantire ai più piccoli la protezione che meritano in ogni situazione, dai viaggi lunghi ai tragitti brevi della vita quotidiana. Perché la sicurezza non è mai un dettaglio, ma un dovere verso le nuove generazioni.

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