Lancia 037 batte Audi Quattro: Davide contro Golia nel motorsport

Scopri come la Lancia 037, contro ogni pronostico, trionfò nel Mondiale Rally 1983 battendo l'Audi quattro e rivoluzionando la storia del motorsport

Di Giulia Darante
Pubblicato il 15 ago 2025
Lancia 037 batte Audi Quattro: Davide contro Golia nel motorsport

Nel panorama delle corse automobilistiche, il Mondiale Rally 1983 rappresenta una delle pagine più affascinanti e sorprendenti della storia sportiva. In un’epoca in cui la tecnologia sembrava dettare legge e la trazione integrale prometteva di cambiare per sempre il volto dei rally, una vettura italiana, la Lancia 037, seppe sovvertire ogni pronostico e riscrivere le regole del gioco. Fu una stagione epica, in cui tradizione e innovazione si sfidarono a colpi di genio, coraggio e determinazione, portando la casa torinese a conquistare un titolo costruttori che nessuno avrebbe mai creduto possibile.

Il duello tecnico e sportivo che animò il campionato di quell’anno fu quanto mai acceso. Da un lato, la Audi quattro, con la sua rivoluzionaria trazione integrale, incarnava il futuro del motorsport: la casa tedesca aveva già imposto il proprio dominio nella stagione precedente, forte di una superiorità tecnica apparentemente incolmabile. Dall’altro, la Lancia 037 decise di percorrere una strada controcorrente, puntando tutto su una configurazione a trazione posteriore, un layout che sembrava ormai destinato a scomparire dai palcoscenici internazionali.

Un’auto straordinaria

Il cuore pulsante di questa vettura era un motore centrale, progettato per garantire un equilibrio dinamico eccezionale, abbinato a un sofisticato compressore volumetrico capace di sprigionare ben 330 CV. Una soluzione tecnica audace, nata dalla collaborazione tra Lancia-Abarth e Pininfarina, che permise alla 037 di mantenere un peso contenuto e una reattività straordinaria, soprattutto nei tratti più guidati e tortuosi.

Dietro questo capolavoro di ingegneria si celava la visione di Cesare Fiorio, il carismatico team manager che fu in grado di trasformare un sogno apparentemente impossibile in una realtà vincente. Fiorio costruì attorno alla 037 una squadra di uomini e piloti di assoluto talento, tra cui spiccavano il tedesco Walter Röhrl e il finlandese Markku Alén. Fu proprio grazie alla loro esperienza, determinazione e capacità di adattarsi alle condizioni più estreme che la Lancia riuscì a mettere in crisi la corazzata Audi.

Subito un colpo di scena

Il campionato si aprì con un colpo di scena al Rally di Monte Carlo: la 037 sorprese tutti conquistando le prime due posizioni, dimostrando che la sfida era tutt’altro che chiusa. La battaglia si fece serrata tappa dopo tappa: l’Audi quattro dominava sulle superfici innevate della Svezia, sfruttando al massimo la sua trazione integrale, mentre la Lancia si prendeva la rivincita sugli asfalti tortuosi della Corsica e, in modo quasi incredibile, sulle strade dissestate e polverose del Rally dell’Acropoli in Grecia.

La stagione fu una vera e propria guerra di nervi e strategie. In Nuova Zelanda, Walter Röhrl regalò alla Lancia una vittoria fondamentale, mentre l’Audi rispondeva prontamente imponendosi in Argentina e Finlandia. Fu proprio in quest’ultima gara che si verificò uno degli episodi più curiosi dell’anno: Röhrl, fedele alla sua scelta di correre solo alcuni appuntamenti selezionati, lasciò il volante a Markku Alén, che comunque riuscì a salire sul podio, mantenendo viva la speranza iridata.

L’ultimo sforzo

Il momento decisivo arrivò però al Rally di Sanremo, tappa storica e fondamentale per le sorti del campionato. Qui la Lancia schierò ben quattro vetture, dominando la classifica in maniera netta e infliggendo il colpo del ko agli avversari. Grazie a questa straordinaria prestazione, la casa italiana si assicurò il titolo mondiale costruttori, scrivendo una pagina indelebile nella storia del motorsport: fu l’ultima volta che una vettura a trazione posteriore riuscì a imporsi nel mondiale rally, sancendo la fine di un’era e l’inizio di una nuova epoca dominata dalla trazione integrale.

La vittoria della Lancia 037 nel Mondiale Rally 1983 non fu soltanto un successo sportivo, ma una vera e propria celebrazione dell’ingegno e dello spirito italiano. In un mondo sempre più tecnologico, questa vettura dimostrò che il coraggio di sfidare le convenzioni e la capacità di credere nelle proprie idee possono ancora fare la differenza. La 037 è così entrata nella leggenda, diventando il simbolo di un modo di correre e di vincere che, ancora oggi, continua a ispirare appassionati e addetti ai lavori.

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