Lamborghini tutela il suo tesoro: il V12 resterà oltre il 2030
Lamborghini conferma che il suo iconico motore V12 continuerà a essere prodotto oltre il 2030, grazie all'ibrido e a una strategia che unisce tradizione e innovazione
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Nel cuore della Motor Valley italiana, una decisione destinata a far discutere scuote il panorama automobilistico internazionale: Lamborghini non rinuncerà al suo iconico motore V12, anche oltre il 2030. In un settore sempre più orientato verso l’elettrificazione totale, la casa di Sant’Agata Bolognese sorprende tutti, scegliendo di preservare la propria identità storica e la passione meccanica che l’ha resa leggendaria. La notizia, confermata da Matteo Ortenzi, direttore della linea prodotto, rappresenta una vera e propria svolta strategica che si oppone alla corrente dominante, senza però trascurare le sfide della sostenibilità e dell’innovazione.
Il V12: una firma indelebile nella storia Lamborghini
«Il motore V12 è una signature per il brand, fa parte del nostro DNA. Non abbiamo intenzione di rinunciarvi». Con queste parole, Ortenzi chiarisce la posizione della casa automobilistica: il dodici cilindri continuerà a vivere e a ruggire sotto il cofano delle vetture del Toro, nonostante le pressioni del mercato e le normative ambientali sempre più stringenti. Un annuncio che ribalta le precedenti dichiarazioni dell’azienda, che solo un anno fa aveva fissato il 2030 come termine ultimo per la produzione di questo propulsore leggendario.
Una scelta controcorrente nel panorama automotive
La decisione di Lamborghini arriva in un momento di grande trasformazione per l’intero settore. Mentre molti costruttori accelerano verso la completa elettrificazione, la casa emiliana opta per una strada diversa, fatta di equilibrio tra tradizione e innovazione. La strategia non consiste nel rifiutare il progresso, ma nel trovare una sintesi tra il rispetto delle normative e la salvaguardia dell’identità di marca.
L’introduzione della tecnologia ibrida rappresenta il vero punto di svolta: già adottata sulla nuova Revuelto, questa soluzione consente di mantenere in vita il dodici cilindri, abbattendo allo stesso tempo le emissioni di CO2 e rispettando i limiti imposti dalla legislazione europea. «Questa tecnologia ci consente di rispettare la legislazione, soprattutto in termini di CO2 ed emissioni, che sarebbero difficili da raggiungere senza questo tipo di tecnologia», spiega Ortenzi, sottolineando come l’ibridazione sia la chiave per coniugare performance e sostenibilità.
Il futuro è elettrico, ma senza dimenticare la passione
Nonostante il forte legame con la tradizione, Lamborghini non intende restare indietro sul fronte dell’innovazione. Il futuro del marchio prevede una convivenza tra diverse tecnologie: la prima vettura completamente elettrica, la Lanzador, è attesa per il 2030, mentre la versione full electric del SUV Urus arriverà nel 2035, con qualche anno di ritardo rispetto alle tempistiche inizialmente previste. Questo approccio graduale consente al brand di gestire la transizione senza sacrificare l’anima che lo ha reso celebre nel mondo delle supercar.
Rouven Mohr, Chief Technical Officer dell’azienda, conferma questa filosofia di fondo: «Il nostro obiettivo è mantenere i motori termici il più a lungo possibile. Crediamo di avere ancora molte idee da sviluppare per il futuro della combustione». Un’affermazione che lascia intendere come la ricerca e lo sviluppo su motori a combustione interna non siano affatto terminati, ma anzi rappresentino ancora un terreno fertile per l’innovazione.
Una strategia che rassicura appassionati e collezionisti
L’approccio di Lamborghini si distingue per la sua capacità di rassicurare sia gli appassionati che i collezionisti: la promessa di continuare a produrre modelli dotati di motore V12 è un segnale forte, che valorizza la tradizione senza ignorare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione. La convivenza tra motorizzazioni termiche, ibride ed elettriche diventa così il tratto distintivo di una strategia orientata al futuro, ma saldamente ancorata alle radici del marchio.
In un’epoca in cui molte case automobilistiche sembrano pronte a sacrificare la propria identità sull’altare della sostenibilità, Lamborghini dimostra che è possibile innovare senza rinunciare all’emozione, al suono inconfondibile e al carattere unico delle sue supercar. Il ruggito del dodici cilindri continuerà dunque a far sognare le nuove generazioni, simbolo di una passione automobilistica autentica e di una sostenibilità capace di andare di pari passo con la leggenda.
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