La supercar fa troppo rumore, gli uffici vicini: "Non riusciamo a lavorare"
Auto sportive parcheggiate in divieto, parcheggiatori abusivi e proteste dei dipendenti: a Napoli la lotta alla sosta selvaggia continua
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Nel cuore di Napoli, la quotidianità si tinge sempre più spesso di paradossi che sembrano ormai normalità. È quanto accaduto recentemente davanti alla sede della Regione Campania, presso il celebre Palazzo Armieri, dove una auto sportiva di lusso è stata immortalata in pieno divieto di sosta. Un episodio che, purtroppo, non rappresenta un’eccezione ma l’ennesima dimostrazione di come i parcheggiatori abusivi continuino a dominare indisturbati le strade della città partenopea.
Il caso è virale
Il caso è esploso dopo la diffusione di un video diventato virale sui social, che mostra una Lamborghini parcheggiata in modo irregolare in via Marina, nel centro cittadino. Il rombo del motore acceso ha disturbato non solo i lavoratori degli uffici pubblici, ma anche i cittadini di passaggio, rendendo evidente come la presenza di queste vetture di pregio non sia affatto rara in contesti di illegalità. Il filmato, inviato al deputato F.E.B. di Alleanza Verdi-Sinistra, è stato definito da un funzionario regionale come l’ennesima prova di un abuso sistematico e quotidiano: le auto sportive di lusso vengono parcheggiate dove non è consentito, senza alcun rispetto per le regole, mentre i motori restano accesi, contribuendo al caos urbano.
Particolarmente emblematico è il fatto che tra i veicoli “gestiti” dagli abusivi figurino spesso modelli esclusivi come Ferrari e Lamborghini. Questo fenomeno evidenzia un aspetto sorprendente: anche i proprietari di automobili dal valore elevatissimo preferiscono affidarsi ai parcheggiatori abusivi piuttosto che rispettare la normativa sulla sosta. Un vero e proprio paradosso, che getta una luce inquietante sul rapporto tra cittadinanza e legalità.
La sicurezza urbana
Nonostante l’amministrazione comunale abbia introdotto tre anni fa un regolamento di sicurezza urbana per contrastare la sosta selvaggia e l’attività di procacciamento clienti da parte delle autorimesse, la situazione appare tutt’altro che risolta. Il provvedimento, redatto dagli assessorati alla Polizia Locale e al Turismo del Comune di Napoli, vieta esplicitamente sia la sosta irregolare sia la possibilità per i garage autorizzati di reclutare clienti direttamente sulla strada o di occupare il suolo pubblico per parcheggiare le auto dei clienti. Tuttavia, il mancato rispetto di queste norme è sotto gli occhi di tutti, con i controlli che si rivelano spesso insufficienti a scoraggiare comportamenti illeciti.
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato B., che ha ribadito la necessità di “interventi mirati e continui” per fronteggiare una piaga che rappresenta non solo un problema di decoro urbano, ma una vera e propria questione di legalità e rispetto delle regole. Secondo B., la tolleranza nei confronti di questi comportamenti rischia di trasformarsi in complicità, minando ulteriormente il senso civico e il rispetto per la cosa pubblica.
Una battaglia più ampia
L’episodio avvenuto davanti al Palazzo Armieri si configura dunque come simbolo di una battaglia ben più ampia: quella per il ripristino della legalità nelle strade di Napoli. Una città in cui, troppo spesso, la linea tra ciò che è consentito e ciò che è illecito appare sempre più sfumata. Le istituzioni sono ora chiamate a un impegno concreto, fatto di controlli serrati e campagne di sensibilizzazione, per promuovere una cultura del rispetto delle regole che coinvolga tutta la cittadinanza.
Liberare Napoli dalla morsa dei parcheggiatori abusivi è una sfida ancora lunga e complessa. Tuttavia, la denuncia pubblica e la mobilitazione civica restano strumenti fondamentali per innescare un cambiamento reale nella gestione degli spazi pubblici. Solo attraverso una collaborazione costante tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine sarà possibile restituire decoro e legalità a una città che merita di essere vissuta nel rispetto delle regole e della convivenza civile.
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