La piccola peste francese che ha reso la sportività accessibile

Dalla presentazione del 1972 alla ZS 2 del 1979: la storia della Peugeot 104, progettata da Paolo Martin per Pininfarina, che ha fatto nascere le piccole sportive Peugeot

La piccola peste francese che ha reso la sportività accessibile
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Giorgio Colari
Pubblicato il 27 ott 2025

Tre metri e mezzo di lunghezza, meno di 800 chilogrammi di peso e una potenza che poteva arrivare fino a 93 cavalli: sono questi i numeri che hanno segnato la rivoluzione nel mondo delle city car sportive, incarnata dalla Peugeot 104. Presentata per la prima volta al Salone di Parigi nel 1972, questa compatta francese si impose immediatamente come una delle berline quattro porte più piccole mai realizzate, con una lunghezza di appena 3,58 metri nella versione standard e addirittura 3,30 metri nella variante a tre porte. Un capolavoro di design firmato Paolo Martin per Pininfarina, che riuscì a combinare dimensioni estremamente contenute con un dinamismo sorprendente per l’epoca.

La gamma motori della Peugeot 104 partiva da un’unità base di 954 cm³ da 46 CV, ma il vero salto di qualità avvenne con i propulsori più performanti, tra cui il celebre 1360 cm3 capace di erogare ben 93 CV. Un valore che, unito a un peso piuma, trasformava questa piccola utilitaria in una vera sportiva tascabile, capace di emozionare al volante e di sorprendere anche i più scettici.

La svolta sportiva

La svolta sportiva arrivò ufficialmente nel 1975, con il debutto della “serie Z” a tre porte. La 104 ZS, in particolare, fu equipaggiata con un vivace motore 1.124 cm³ da 66 CV. Grazie ai soli 780 kg di peso, la vettura era in grado di raggiungere i 155 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 12,4 secondi: numeri di tutto rispetto per una city car di quegli anni, che la resero immediatamente un punto di riferimento tra le compatte sportive.

Il culmine dell’evoluzione sportiva della gamma fu però raggiunto nel 1979 con la nascita della ZS 2, una versione pensata per l’omologazione nel Gruppo 2. Equipaggiata con il vigoroso propulsore 1360 cm3 dotato di doppio carburatore e capace di 93 CV, la ZS 2 sfoggiava cerchi Amil, una livrea grigio Vulcan e un assetto specifico, che le permettevano di raggiungere i 173 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 10,5 secondi. Prestazioni che la ponevano in diretta concorrenza con vetture di categoria superiore e che la resero una vera e propria “bomba” tra le piccole sportive.

I cambiamenti nel tempo

All’inizio degli anni Ottanta, la gamma subì alcune modifiche: nel 1980 ci fu una riduzione della potenza nelle versioni stradali, ma già nel 1982 la Peugeot 104 tornò a distinguersi grazie all’introduzione del cambio a 5 marce e a una potenza di 80 CV, raggiungendo i 164 km/h. In parallelo, furono apportati significativi miglioramenti a telaio e freni: rinforzi strutturali, barra stabilizzatrice e impianto frenante potenziato garantirono un equilibrio ideale tra leggerezza e sicurezza, rafforzando la reputazione della vettura tra gli appassionati.

La Peugeot 104 rappresentò un vero banco di prova per il marchio nel segmento delle piccole sportive accessibili. Gli addetti ai lavori la riconoscono come il modello che ha posto le basi per future icone, come la mitica 205 GTI. Per numerosi team privati e piloti, la 104 ZS e la ZS 2 furono scelte ideali nelle competizioni rally, grazie alla straordinaria maneggevolezza e all’eccezionale rapporto peso/potenza, elementi che le permisero di ottenere numerosi successi nelle competizioni locali.

Le critiche non mancano

Sebbene alcune critiche abbiano riguardato le tecnologie di sicurezza e comfort, ormai superate rispetto agli standard attuali, collezionisti e appassionati continuano a celebrare il valore storico di questa piattaforma. La Peugeot 104 dimostrò come un progetto ben studiato potesse adattarsi perfettamente sia all’uso quotidiano sia all’impiego sportivo, diventando un vero e proprio simbolo di sportività democratica.

L’eredità della Peugeot 104 è ancora oggi indelebile: la felice collaborazione tra Paolo Martin e Pininfarina ha dato vita a un modello capace di conquistare un pubblico giovane e dinamico, gettando le basi di quella filosofia delle piccole sportive che è diventata uno dei pilastri dell’identità del marchio francese. Tra memorabilia d’epoca e successi nei rally locali, la Peugeot 104 continua a rappresentare un esempio brillante di come visione progettuale e strategia commerciale possano trasformare una semplice utilitaria in un’icona di sportività e accessibilità.

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