La nuova Lexus LFA sta già facendo clamore: ritardi e problemi vari
Possibili ritardi per Lexus LFR e Toyota GT Concept: normative sulle emissioni potrebbero ridurre la potenza e spostare il debutto al 2026
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Il mondo delle Lexus ad alte prestazioni si trova di fronte a una nuova sfida, che mette alla prova non solo le capacità ingegneristiche del marchio giapponese, ma anche la sua abilità di adattarsi a un contesto normativo e tecnologico in continua evoluzione. Il successore della leggendaria Lexus LFA, un modello che ha segnato la storia delle supercar orientali, dovrà attendere ancora prima di poter sfrecciare sulle strade: la nuova Lexus LFR – conosciuta anche come Toyota GT Concept – vedrà il suo debutto posticipato, a causa di ritardi legati principalmente alle sempre più stringenti normative emissioni a livello globale.
Un progetto complesso
Secondo fonti interne alla Lexus, il progetto della tanto attesa erede della Lexus LFA subirà una revisione nei tempi di sviluppo: “Siamo costretti a ripensare i nostri tempi di sviluppo per adattarci alle nuove normative sulle emissioni, ma questo non farà che rendere la nostra nuova supercar ancora più straordinaria quando finalmente arriverà sul mercato”, dichiarano gli addetti ai lavori. Un messaggio che, se da un lato conferma la determinazione del brand, dall’altro sottolinea la complessità di portare avanti un progetto così ambizioso in un’epoca di cambiamenti epocali per l’industria automobilistica.
La rivista giapponese Best Car, fonte autorevole nel panorama delle indiscrezioni automotive nipponiche, ha svelato che il lancio della versione stradale della Lexus LFR potrebbe slittare dall’originario 2025 agli inizi del 2026, se non addirittura oltre. Un posticipo che non passa inosservato agli occhi degli appassionati e degli addetti ai lavori, che da tempo attendono di scoprire la nuova visione di Toyota e Lexus in materia di prestazioni e tecnologia.
Troppi ritardi
Alla base di questi ritardi c’è, in particolare, l’inasprimento delle normative emissioni nei principali mercati mondiali, con l’Europa a guidare la stretta sui limiti di CO2 e sulle tecnologie consentite. Questa situazione obbliga i tecnici giapponesi a rivedere in profondità le specifiche della vettura, incidendo anche sulle performance che inizialmente erano state annunciate: la nuova supercar avrebbe dovuto vantare una potenza di circa 700 cavalli, garantita da un innovativo sistema ibrido con motore V8 biturbo. Tuttavia, l’evoluzione delle regole potrebbe imporre compromessi e soluzioni tecniche differenti rispetto ai piani originali.
La versione stradale
Un elemento di curiosità, però, riguarda il fatto che, mentre la versione stradale della Lexus LFR è destinata a subire uno slittamento, le sue varianti da competizione sembrano invece rispettare il calendario prefissato. Il debutto nelle gare GT3 è confermato per la fine del 2025, con la partecipazione prevista a due dei campionati più prestigiosi dell’Asia: la Super GT Series e il GT World Challenge Asia. In queste configurazioni racing, la potenza della vettura sarà compresa tra i 500 e i 600 cavalli, in linea con le normative delle rispettive categorie, permettendo così a Toyota e Lexus di mantenere una presenza di rilievo nel motorsport internazionale.
La sfida per Toyota e Lexus non si limita, dunque, a realizzare un modello capace di raccogliere l’eredità della Lexus LFA – prodotta in soli 500 esemplari tra il 2010 e il 2012 e divenuta un’icona per collezionisti e appassionati – ma consiste anche nel dimostrare una straordinaria capacità di adattamento in una fase di transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e regolamentata.
Gli estimatori delle supercar giapponesi dovranno quindi armarsi di pazienza: il nuovo gioiello dell’ingegneria orientale arriverà sulle strade più tardi del previsto, ma promette di stupire per innovazione e prestazioni. Nel frattempo, ci sarà modo di consolarsi con le versioni da corsa della Lexus LFR, la cui presentazione è attesa per novembre, in tempo per la stagione 2026 che prenderà il via sui celebri circuiti di Okayama, in Giappone, e Sepang, in Malesia. L’attesa si fa sentire, ma la promessa è quella di un ritorno in grande stile nel segmento delle supercar, con una vettura destinata a ridefinire gli standard del settore.
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